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Tartari allunga le mani sulla Formula Promotion

Il leader del campionato vince a Franciacorta e allunga sul rivale Bassi

Se sapete che cos’è la noia è perché non siete mai stati ad una gara della Formula Promotion con le Predator’s assolute protagoniste. La gara di Franciacorta è il sogno di ogni tifoso, tutto come ai play-off, scontro diretto ed eliminazione, un quarto di gara e la metà dei partenti già fuori, per un altro invece è il cartellino rosso, anzi la bandiera nera, a farlo tornare ai box e per un altro ancora è la pompa della benzina che lo lascia sul tracciato. Ma andiamo con ordine sfogliando tra i molti appunti che ci ha costretto una gara densa di avvenimenti, pronti via con Mario Neri che parte più sul pronti che sul via, almeno così decide il direttore di gara che gli affibbia un drive-trough, Mario non vede la segnalazione, ma vede la successiva bandiera nera che lo costringe ai box. Tartari è subito dietro di lui ma a fianco ha Spadini. Cusi arriva dalle retrovie, tutti insieme nella stessa curva non ci stanno e ha farne le spese è Spadini che quest’anno somma un costo al km altissimo, se in tre delle cinque gare è riescito a fare in totale qualche centinaio di metri. E’ subito Safety Car. Il primo giro vede quindi Davide Tartari in testa, segueto dalla sorpresa della giornata Alberto Ticchi che conferma le ottime prove della mattinata. Terzo Bassi, tenutosi prudentemente lontano dalla bagarre essendo l’unico che può insidiare il primato in classifica generale a Tartari. Seguono poi Carrillo, Ginesi e Marcon, Cusi e Neri che nel frattempo sono rientrati e inseguono. Proprio Cusi, forse con un eccesso di foga, tenta un doppio sorpasso su Ginesi e Carrillo: la manovra riesce con il primo ma con il secondo finisce con Carrillo nella sabbia e Cusi al box con tre ruote. Ancora Safety-Car e finalmente anche il cronista può riposarsi. Davanti il trio Tartari, Ticchi, Bassi ha fatto il vuoto, potrebbe finire così ma Bassi si ricorda che deve recuperare se vuol sperare ancora nella vittoria del campionato supera quindi Ticchi e cerca di avvicinare il rivale di classifica. E’ in questa fase che registra il suo personale giro più veloce, non riesce però a guadagnare tanto da impensierire Davide, ma deve guardarsi dal ritorno di Ticchi che non si accontenta di quello che sarebbe il suo primo podio e vuole guadagnarne un gradino. Ormai quest’ultimo calpesta l’ombra di Bassi, ma improvvisamente la sua macchina si ammutolisce, manca poco più di un giro, sarebbe l’ultimo di un giornata da ricordare, è sarà purtroppo così ma per un ben diverso motivo. Riceve i ringraziamenti di Marcon che trova un insperato podio, quarto è Ginesi con l’ultima vettura del parco-macchine circolante in pista e quinto lo sconsolato Ticchi. Al sesto e settimo posto Cusi e Carrillo ormai da tempo ai box. Giornata finale a Varano il 13 di novembre: con queste premesse, chi se la perde?

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