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Marchionne vuole in pista Alfa Romeo e Maserati

L'amministratore delegato del Gruppo Fiat vuole rilanciare l'attività sportiva di vertice

Sergio Marchionne non parla mai a vanvera. L'amministatore delegato del Gruppo Fiat ha rilasciato un'interessante intervista a Pino Allievi, firma di punta dei motori della Gazzetta dello Sport. Il manager in pullover era a Suzuka ed ha vissuto nei box della Ferrari il Gp del Giappone, ma non è stato il Cavallino rampante a monopolizzare l'attenzione della rosea. “Voglio in pista ad alto livello Alfa e Maserati”. Questo è in sintesi il messaggio che è stato lanciato da Marchionne ad Allievi parlando di una possibile partecipazione alla 24 Ore di Le Mans: “Perché noi abbiamo altri due marchi nel Gruppo Fiat, come la Maserati e l'Alfa Romeo, per i quali ci stiamo appunto chiedendo in che modo cominciare a coprire lo spettro dell'attività sportiva. Sarebbe imbecille non farlo, uno spreco. Si pensi solo a quello che ha fatto la Maserati con la MC 12, ad esempio...”. E Marchionne ha voluto essere preciso: “Certo, non possiamo mandarle a fare gare, come dire di campagna. Bisogna studiarci e lavorarci attentamente. Chi conosce bene queste cose è Montezemolo. Noi stiamo imparando...”. Il messaggio è chiaro: Marchionne non vuole lanciare programmi che possano confliggere con i piani sportivi del Cavallino, ma evidentemente punta in alto, compatibilmente con la disponibilità di budget. Buon segno, visto che l'Alfa “regina” delle corse turismo è uscita di scena dal WTCC per la mancanza di una vettura competitiva e se ne sono perse le tracce. La Maserati con la MC 12 ha letteralmente dominato il GT dacchè esiste il campionato FIA. Ora quel ciclo si sta chiudendo e va pensato un progetto tutto nuovo. C'era stato un interessamento del Gruppo all'Indycar per la fornitura di un motore in America alle gare come la 500 Miglia di Indianapolis, ma non se n'è fatto nulla, sebbene il mercato Usa sia molto interessante nelle prospettive di espansione, dopo l'accordo con la Chevrolet. La Fiat coltiva i rally con la Grande Punto e alleva i giovani piloti in Formula Abarth e in Formula 3, mentre la Maserati potrebbe anche proseguire il suo cammino nel Gran Turismo, ma Marchionne parla di campionati di vertice... E l'Alfa Romeo? Con un po' di fantasia creativa si potrebbero rinominare i motori V8 che la Ferrari fornisce ai clienti Sauber e Toro Rosso, regalando a costo zero un ritorno d'immagine in mondo-visione. Ma siccome Marchionne non vuole pestare i piedi a Montezemolo è più probabile che parta un progetto per una vettura Sport da schierare alla 24 Ore di Le Mans. Quando? Magari nel 2013, quando le regole della gara endurance dovrebbero favorire l'arrivo delle vetture ibride (la Toyota è già partita con lo studio della biposto) e la sfida che oggi è fra Audi e Peugeot potrebbe trovare una nuova protagonista. Non solo, ma dallo stesso progetto potrebbero nascere due vetture: una per Le Mans e l'altra, la gemella, per il campionato statunitense Alms. Un solo investimento (grosso, si parla di 100 milioni di euro!) per due categorie: l'Alfa Romeo alla maratona francese e la Maserati in America, o viceversa... Lo sviluppo dei sistemi ibridi sarebbe molto utile alla ricaduta sul prodotto di serie, specie nello sviluppo delle batterie. Per ora c'è solo una volontà, ma ci auguriamo che alle parole seguano i fatti. E come hanno imparato bene i sindacati in Italia, Marchionne non spende mai delle parole inutilmente...

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