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Formula Promotion: a Monza la prima di Galluzzi

Il vincitore è stato il più veloce fin dalle prove ufficiali sul tracciato brianzolo

E’ Monza a fare da teatro alla quarta prova del Trofeo FP Racing Free e non può certo essere considerata una tappa qualsiasi. Tutti, piloti, meccanici e addetti ai lavori che compongono il circus della Formula Promotion respirano aria di storia, di leggenda e vogliono essere protagonisti, ognuno nel proprio ruolo. Andrea Galluzzi ha nelle corde la vittoria, un inizio di annata in crescendo che trova nel circuito brianzolo l’aspirata apoteosi. Questo sin dalle prove di qualifica concluse con un tempo strepitoso che distacca di oltre un secondo Mario Neri, che lo affiancherà quindi nella prima fila dello schieramento. Dietro di loro saranno Marco Spadini e Nino Moriggia. Ginesi e Marcon chiudono il sestetto che si darà battaglia per la vittoria. Con il peso del gap tecnico, che li divide dai primi, subito dietro troviamo Parrotta, Borrelli e Cusi Andrea che comunque hanno la speciale classifica del Trofeo Di Bari e quindi sarà per loro un impegno da non sottovalutare. La partenza conferma le impressioni avute nelle prove, Galluzzi parte determinato, Neri questa volta ci sembra leggermente sorpreso, forse l’emozione dei quel lungo ed interminabile rettilineo davanti a se lo distrae, ma comunque mantiene la posizione ed il primo giro vede transitare tutte le vetture in modo speculare allo schieramento di avvio. Nel corso dei giri però non può certo mancare la bagarre che è caratteristica peculiare della categoria. “Zio” Spadini attacca i nipotini ed al terzo giro può gustarsi senza ostacoli il panorama della “pista magica”. Il palcoscenico è prestigioso, lo spettacolo interessante e quindi anche il “terzo” pilota Vrt vuole recitare una parte importante, Andrea Ginesi, giusto a metà gara, si porta in testa e al quarto giro sono già tre i piloti che si sono scambiati la posizioni di testa. Del gruppo dei sei anche Neri, Moriggia e Marcon non stanno certo a guardare, tutti sono nell’arco di un poco più di un secondo, giusto la distanza in metri che separa un’auto dall’altra, ma siccome è poco ecco che i piloti spesso sono appaiati in due o in tre nelle varie parti della pista. Nelle posizioni subito dietro Alessandro Michetti è alle prese con una vettura che non gli permette di esaltare le sue qualità, la vettura è quella danneggiata (eufemismo) a Imola da Ticchi e la messa a punto non è ancora perfetta, ma qui l’importante è esserci e Alessandro c’è. Difficoltà per Cusi Corrado e Maurizio Maraviglia, per loro è giornata da comprimari, negli spettacoli ci sono anche le comparse e oggi il ruolo disponibile è quello. Intanto i tre del Trofeo di Bari si scambiano continuamente le posizioni, il più determinato ci sembra oggi Borrelli, ci fosse un premio per il più combattivo sarebbe suo. Sarà comunque Domenico Parrota a prevalere, qui siamo a casa di Flavio e la sua nr 59 non può tradire proprio oggi. Andrea Cusi è secondo con Borelli “El Grinta” terzo, ma esistono anche le vittorie morali e oggi, ad Elio, nessuno gliela toglie. I primi attori intanto continuano a darsi battaglia, Galluzzi, superata la prima metà gara, torna in testa seguito da Neri a pochi millesimi, due giri e poi sarà Moriggia ed infine sarà Neri che porterà a cinque il numero dei piloti che si sono passati il testimone del comando. Lo farà prima di affrontare l’ultimo giro, ma oggi deve fare i conti anche con una precaria condizione fisica, Mario non vuole farsi infilare dagli avversari in favore di scia ma l’errore è dietro l’angolo e la “perfida parabolica” lo tradisce, sarà così solo sesto alla fine. Galluzzi ringrazia fortemente e va a vincere la volata con il suo compagno di squadra Spadini che nel frattempo ha superato Moriggia. Marcon è quarto e Ginesi quinto. A Galluzzi anche il giro più veloce e realizza un bel 13, il primo punteggio pieno della stagione, trasformando così la sua vittoria in trionfo. Adesso tutti sul “satellite” che sovrasta la pista per la premiazione, là sul podio, dove osano le “orme” dei grandi, vanno i vincitori di questa entusiasmante gara, ma con il cuore e l’anima sale tutta la splendida “famiglia” della Formula Promotion, della Predator’s e di Assominicar, di coloro che oggi sono qui e anche quelli che lo sono attraverso i nostri pensieri e gli stupendi ricordi che ci hanno lasciato.

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