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La “Forze VI” a idrogeno stupisce sul Nordschleife!

Con Jan Lammers alla guida, la vettura degli studenti dell'università TU Delft ha girato in meno di 11 minuti

Jan Lammers, Forze VI

Jan Lammers, Forze VI

È stata la prova del nove e allo stesso tempo una prova d'orgoglio per gli studenti olandesi dell'università TU Delft, coraggiosi responsabili della costruzione della prima vera vettura da corsa alimentata ad idrogeno: un giro sul Nordschleife, la versione più lunga del Nürburgring, alla caccia di un record di percorrenza sul giro e della definitiva verifica di competitività dopo lo shake down avvenuto a Zandvoort con il giovane Leo van der Eijk alla guida.

Con l'ex pilota di Formula 1 Jan Lammers al volante, la "Forze VI" ha infatti affrontato 176 impegnative curve e completato la celebre pista tedesca della lunghezza di oltre 21 km in meno di 11 minuti. Mai prima d'ora un veicolo da competizione spinto da una cella a combustibile di idrogeno aveva completato il circuito dell'Eifel così velocemente, manifestando chiaramente le potenzialità di questa tecnologia e il posto che potrà riservarsi nel settore dello sport e dell'industria automobilistica.

L'olandese, che ha all'attivo 23 Gran Premi di Formula 1 disputati effettivamente e 41 presenze in prova con Shadow, Ensign, ATS, Theodore e March fra il 1979 e il 1992, ha avuto belle parole per la squadra corse sua connazionale creata all'interno del Politecnico di Delft: “È davvero stimolante vedere e sperimentare come questi laureandi abbiano progettato e costruito un 'oggetto' che funziona così bene, ancora di più se si considera l'alto livello tecnologico che contiene. Mi tolgo il cappello davanti a loro".

La "Forze VI" è stata congegnata da un gruppo di oltre 50 studenti iscritti alla Delft University of Technology, che ha sede nell'omonima municipalità dei Paesi Bassi di 98.655 abitanti situata nella provincia dell'Olanda Meridionale. Insieme, hanno dedicato due anni e mezzo del loro tempo per fabbricare una vettura da corsa elettrica a idrogeno, mezzo unico nel suo genere. "Il nostro giro di pista al Nürburgring, che è stato coronato da successo, è un motivatore enorme per tutta la squadra", ha detto il leader dei laureandi Menno Dalmijn. "Il circuito non è soprannominato 'Inferno Verde' per niente, in quanto spinge tutte le auto da corsa molto vicino ai loro limiti assoluti. Con i dati raccolti sul giro, l'analisi del nostro staff aiuterà il team a raggiungere livelli di potenza ancora più elevati con la vettura, che finora è stata guidata soltanto a metà potenza (100 kW, ndr)".

Il focus del Formula Zero Team Delft, così si chiama l'équipe scolastica neerlandese, è stato lo sviluppo delle tecnologie a idrogeno fin dal “lontano” 2008. Nei prossimi anni, i ragazzi puntano a uno scontro testa a testa sulle piste con i motori a combustione in diverse gare, coltivando l'obiettivo finale di partecipare alla 24 Ore di Le Mans utilizzando soltanto l'idrogeno.

La "Forze VI" ha raggiunto sul Nordschleife la velocità massima di 160 chilometri l'ora, ma gli studenti olandesi ritengono che sia in grado di andare molto di più forte. Con alcune ottimizzazioni e modifiche, la macchina sarà teoricamente in grado di spingersi a una velocità massima di 220 km/h, raggiungendo i 100 chilometri l'ora da ferma in soli 4 secondi. "E la parte migliore della faccenda è che l'unico 'scarto' della nostra macchina è stato… acqua pura, il che significa aver girato con un'impronta di carbonio pari a zero", ha aggiunto Menno Dalmijn parlando con electricautosport.com.

Nella cella di carburante, l'idrogeno e l'ossigeno vengono fatti reagire tra loro a determinate condizioni. La cella utilizza i gas per produrre direttamente elettricità, con un rendimento di circa il 60 per cento. Senza nessun'altra conversione, l'energia elettrica prodotta alimenta direttamente i motori elettrici. Per questi motivi, la tecnologia ha un vantaggio enorme rispetto alle auto elettriche con batterie: l'autonomia. Analogamente alle macchine a benzina, i serbatoi di idrogeno possono essere riforniti in pochi minuti, il che consente viaggi sulla lunga distanza in modo altamente pratico.

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