Seconda pole consecutiva per Carl Edwards

Le Qualifiche della NASCAR Sprint Cup sono diventate territorio di caccia per Carl Edwards, il quale è riuscito a centrare la seconda pole position consecutiva. Questa notte il pilota del team Joe Gibbs Racing ha infatti ottenuto il miglior tempo assoluto nel turno che ha disegnato lo schieramento di partenza della Brickyard 400 sull'ovale di Indianapolis.

Edwards ha fermato il cronometro in 49"056, precedendo di appena 87 millesimi di secondo un altro specialista del giro secco in questa stagione, il pilota del team Penske, Joey Logano. La giovane punta di diamante del team statunitense è sempre tra i protagonisti delle Qualifiche, ma dovrà capitalizzare di più in gara, anche se nel corso di questa stagione ha mostrato di aver compiuto miglioramenti importanti.

David Ragan (Michael Waltrip Racing) è riuscito a issare la sua Toyota alle spalle della Ford di Logano. Il distacco dal pilota Penske è ridotto: 72 millesimi di secondo, ma ancor più ridotto è il vantaggio che gli ha consentito di cogliere il terzo posto nella partenza di domani nei confronti diTony Stewart (Stewart-Haas Racing), poco più di un centesmo di secondo.

Kyle Larson (Chip Ganassi Racing) e Kevin Harvick (Stewart-Haas Racing) sono i primi piloti a denotare un divario superiore al decimo di secondo. Entrambi si trovano comunque nelle posizioni alte della classifica e domani scatteranno rispettivamente dal quinto e al sesto posto dello schieramento. Alle loro spalle Clint Bowyer (Michael Waltrip Racing) e Dale Earnhardt Jr(Hendrick Motorsports), staccato di 20 millesimi dallo stesso Bowyer.

Kyle Busch, che domani vorrà presumibilmente cercare un clamoroso tris di successi dopo le vittorie colte negli ultimi fine settimana di gara della NASCAR Sprint Cup, scatterà nono, di poco davanti a Jamie McMurray (Chip Ganassi Racing), incaricato di chiudere la Top Ten. Molto attardato Denny Hamlin - diciassettesimo - così come Jeff Gordon, appena diciannovesimo. E' andata ancora peggio a Brad Keselowski, non solo fuori dai primi venti, ma addirittura trentunesimo.