Kyle Busch trionfa ad Homestead ed è campione!
Un risultato che sembrava incredibile all'inizio dell'anno, visto che aveva saltato le prime 11 gare per infortunio
Foto di: NASCAR Media
Forse quasi tutti negli Stati Uniti facevano il tifo per Jeff Gordon, che ieri ad Homestead aveva la grande occasione di appendere il casco al chiodo da campione della NASCAR Sprint Cup per la quinta volta in carriera, invece la tappa conclusiva ha consegnato a Kyle Busch il primo titolo nella serie a stelle e strisce più importante. Ma non solo, perché è anche il primo a consegnare questo prestigioso alloro alla Toyota
Quasi un miracolo se si pensa che era stato costretto a saltare le prime 11 gare della stagione a causa della frattura di una gamba. Il pilota della Joe Gibbs Racing però è stato bravo a guadagnarsi comunque un posto tra i piloti della Chase for the Cup (per lui era stata studiata una deroga, perché gli bastava essere 30esimo per riuscirci) e poi a superare ogni singola fase, fino ad arrivare a firmare ieri notte il successo che gli è valso la corona di campione.
La gara di Homestead è partita con due ore di ritardo a causa della pioggia, ma poi una volta iniziate le ostilità è stato chiaro che Busch fosse quello messo meglio. La corsa infatti stava filando via liscia e lui si trovava secondo alle spalle di Brad Keselowski, mentre il più pericoloso dei suoi avversari, ovvero Kevin Harvick, si ritrovava una decina di secondi più indietro.
A rimescolare le carte ci ha pensato una caution arrivata nel finale a causa della presenza di alcuni detriti in pista, che ha permesso a tutti quanti di montare delle gomme nuove. Anche in questo caso Kyle però ha saputo far girare le cose a suo vantaggio: alla ripartenza ha superato con decisione Keselowski, operazione che poco più tardi è riuscita anche ad Harvick, ma solo quando lui ormai si era costruito un margine di sicurezza che ha poi mantenuto fino alla bandiera a scacchi.
Per quanto riguarda gli altri contendenti al titolo, Gordon si è dovuto accontentare della sesta posizione, ma l'ultima neutralizzazione gli ha almeno concesso di mettere una pezza ad una gara un po' anonima che gli avrebbe fatto chiudere la carriera fuori dalla top ten. Solo 12esimo invece Martin Truex Jr, che le ha provate davvero tutte, compresa una strategia alternativa, ma che questa volta non aveva proprio il ritmo per stare con i migliori.
Tornando a parlare della corsa, sicuramente ci deve essere un po' di rammarico per Keselowski, che ha chiuso solo terzo dopo aver comandato le operazioni per buona perte dei 267 giri previsti. Dietro al pilota della Penske hanno poi completato la top five il compagno di squadra Joey Logano e Kyle Larson. Un problema alla trasmissione ha invece attardato il poleman Denny Hamlin, alla fine solo decimo.
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