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Azione legale della famiglia Ward contro Stewart

A distanza di un anno dalla morte del figlio, la famiglia non si arrende, ritenendo Stewart colpevole

Tony Stewart, Stewart Haas Racing Chevrolet

Action Sports Photography

Tony Stewart, Stewart Haas Racing Chevrolet
Kevin Ward Jr.
Tony Stewart, Stewart Haas Racing Chevrolet e Michael Annett, HScott Motorsports Chevrolet

La famiglia dell'ex pilota Kevin Ward jr, deceduto il 9 agosto del 2014 dopo esser stato investito dalla vettura di Tony Stewart sul tracciato di Canandaigua Motorsport Park di Syracuse durante una gara di contorno della NASCAR Sprint Cup, ha deciso di intraprendere un'azione legale nei confronti dello stesso Stewart, ritenendolo così responsabile dell'incidente avvenuto ormai un anno fa.

Ward, dopo un incidente di gara, era sceso dal suo mezzo e si era fiondato quasi in mezzo alla pista per inveire contro il pilota che lo aveva scaraventato fuori e gli aveva fatto terminare la corsa anzitempo. Stewart, che stava sopraggiungendo, lo ha travolto in pieno, uccidendolo. 

Dopo le prime indagini, la corte che ha seguito il caso ha ritenuto Stewart non colpevole perché non intenzionato ad uccidere il collega. La famiglia di Ward, però, la pensa diversamente e nelle ultime ore ha espresso il proprio pensiero tramite un comunicato ufficiale scritto dal proprio avvocato Mark Lanier, che rende nota la volontà di citare a giudizio Stewart per aver ucciso il figlio.

"Nostro figlio, che era la luce della nostra vita, ci manca immensamente ogni giorno. La nostra speranza è che Tony Stewart sia giudicato come causa della morte di Kevin e fargli vedere che ci sono conseguenze reali quando una persona toglie la vita a un'altra in maniera incauta. Kevin Ward sarebbe vivo oggi se Tony Stewart non fosse stato per le azioni pericolose e sconsiderate di Tony Stewart, il quale, alla fine, dovrà rispondere di quello che ha fatto". 

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