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Amaduzzi pronto per l'esordio nella NASCAR Whelen

Il pilota italiano farà il suo debutto ad Hickory, dove ha già avuto modo di testare la sua Chevy

Il debutto di Davide Amaduzzi nell'americanissima NASCAR Whelen è ormai alle porte. Dopo i positivi test di febbraio scorso sull'ovale dell'Hickory Motor Speedway nel Nord Carolina con il team LFR e la sua Chevy Impala numero 11 , Amaduzzi ha definito tutti i dettagli di una stagione che sarà si di apprendistato, ma già in ottica futura. Con una pianificazione molto ragionata in funzione di una nuova fase della carriera del pilota italiano tutta made in USA. La scelta di effettuare la prima gara dove sono stati effettuati i test fa parte di una programmazione più diretta verso la massimizzazione delle forze che nel disperderle su troppi ovali. "Le novità sono già troppe. Abbiamo deciso di saltare le prime gare per essere il più pronti possibile. Non mi aspetto che sia facile. Anzi. Mi aspetto sarà durissima e che dovrò davvero soffrire tanto. Ho già visto i miei punti di forza e quelli deboli. Dove dovrò lavorare di più e rapidamente. La prima gara mi darà la misura di quanto dovro lavorare. Se duramente o durissimamente. Qui non scherza nessuno. E le cose che penso più mi daranno pensiero saranno i restart a gomme fredde e le qualifiche di un solo giro con gomma nuova. Ma un inizio deve esserci. Ed è il momento giusto". Davide tornerà nelle prossime settimane in territorio statunitense dove affronterà un nuovo test preparatorio alle fasi di gara più difficili: "Lavoreremo sul fare linee alte sullo sporco, dove ci si trova se si subisce un sorpasso o se lo si deve fare all'esterno. E la linea esterna può essere un amica preziosa per guadagnare posizioni. O la più infida insidia che ti spara nel muro... Bisogna sapere come affrontarla. E non è uno scherzo davvero. Ma anche il trovare subito la velocità ed il ritmo è una cosa su cui lavorare. Qui al via tutti si lanciano come se tu avessi le gomme caldissime...ma sono fredde! E le prime curve non sono sensazioni piacevolissime...". Amaduzzi farà poi un altro test il 4 di maggio ed il 5 maggio, il vero start stagionale: "Il 5 maggio sarà una data che segnerò nel mio personale calendario dei successi. mai avrei pensato un giorno di ritrovarmi su una vettura Nascar. E' una esperienza che ora voglio portare avanti con il massimo della carica e dell energia possibile. Questa attesa dai primi test al debutto mi ha caricato ancora di più. Era un periodo necessario per capire tante cose del mondo Nascar. Un vero universo motoristico a parte. In questo periodo ho "studiato" a scuola di Nascar. Ho cercato di capire come lavorano, come ragionano, come si prendono le prime fasi di gara,come si fa ad accettare di stare davanti e poi in un colpo solo in 40esima posizione...poi magari finire nella top 5. A capire cosa per loro conta e cosa non conta nulla. Cosa piace e cosa offende... Perchè qui non sarà una nuova categoria dopo le mille in cui o corso. Sarà nuova vita. In tutto e per tutto. E già ora devo ringraziare tante persone che mi stanno "istruendo". Senza fare nessun nome per ora...ma sono già diversi. Mi sento già a mio agio al 100% e sento che la scelta drastica compiuta è quella giusta per me e per il mio momento attuale. Voglio che possa essere anche il mio futuro. Spetta a me dimostrare di meritarlo. Il 5 maggio quando calerà la bandiera verde e si scatenerà l'inferno attorno a me, dovrò dimostrare di non temerlo. Di non avere paura di nessuno. Ma di saper rispettare tutti. Perchè qui conta davvero. E anche per me, anche e sopratutto nella vita di tutti i giorni. Non vedo l'ora di risalire in macchina,di sentirmi mancare il fiato su quei banking con una macchia a destra ed una a sinistra che mi schiacciano tra loro. E magari non potermene curare perchè in scia ad un altra con un altra che mi spinge dietro. Non vedo l ora di sentire quella sensazione che ti fa stringere e contrarre i muscoli prima di entrare in 3 in una curva pensando che poi non sarò così sicuro di uscirne senza qualche botta... Voglio vivere emozioni nuove e scariche di adrenalina esagerate che troppo mi mancano. Sentire il rombo assordante di 35 motori V8 che urlano quasi a limitatore... Ho voglia di sentirmi non solo in un ovale, ma in un arena...pronto non ad una corsa automobilistica ma ad una vera sfida corpo a corpo... Perchè quando vivi queste emozioni,quando vedi queste battaglie a contatto continuo ed a velocità folli, ti viene davvero da credere in quello che e' diventato lo slogan della massima serie Yankye: Nascar...e tutto il resto e' solo un gioco..."

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