Kyle Busch resiste all'attacco di
Brad Keselowski e va a vincere la gara che
gli era stata tolta nel 2012, quando era stato mandato in testacoda mentre era in testa proprio da Keselowski e così la vittoria era andata a
Marcos Ambrose.
Ambrose che invece ha avuto un inizio fantastico ed una fine di gara pessima quest'anno: partito dalla pole position e in testa per tutta la prima parte di gara, ha perso ogni possibilità di lottare per il primo gradino del podio durante l'ultimo round di pit-stop, quando il suo compagno di squadra
Aric Almirola è finito a muro per una foratura quando la maggioranza degli avversari aveva già fatto la sosta, e questo ha fatto crollare 13esimo Ambrose, che poi al restart è stato colpito e mandato in testacoda da
Max Papis (che
sostituiva Tony Stewart per questa gara) e poi centrato da
Brian Vickers , costringendolo al ritiro a sei giri dalla fine.
Questo botto è stato il secondo alla ripartenza da una safety car nell'ultima fase di gara, e ha seguito quello tra
Matt Kenseth e
Kasey Kahne, con il primo che ha mandato a muro alle
Esses il secondo, poi centrato dal suo compagno di squadra alla Hendrick
Dale Earnhardt Jr.
Alla fine tutto si è giocato in una gara "
super-sprint" di due giri, con Keselowski a provare di tutto per sopravanzare la Toyota della Joe Gibbs di Busch. Addirittura un ultimo disperato assalto all'ultima curva ha rischiato al pilota della Penske di perdere anche la seconda posizione a vantaggio di
Martin Truex Jr, quando la sua Ford è finita molto larga rispetto alla traiettoria convenzionale.
Anche
Juan Pablo Montoya è stato fregato dall'incidente di Almirola come Ambrose, e da quarto è crollato 12esimo, ma il colombiano è poi riuscito a risalire fino a quinto, dietro a
Carl Edwards e davanti a
Clint Bowyer, che partiva in prima fila.
NASCAR Sprint Cup - Watkins Glen - Gara
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