Zarco: “Voglio restare in MotoGP, ma potrei tornare in Moto2”
Dopo l’addio a KTM, il pilota francese cerca delle alternative per la prossima stagione, ma ogni porta sembra essere chiusa.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La notizia che ha sconvolto il paddock al termine del Gran Premio d’Austria è stato l’addio anticipato di Johann Zarco a KTM. Il francese, che dall’inizio della sua avventura con la Casa austriaca non è mai riuscito ad ottenere risultati soddisfacenti, ha deciso di rescindere il contratto con un anno di anticipo, lasciando a fine 2020.
È un salto nel vuoto per il pilota transalpino, che al momento non ha un’opzione per la prossima stagione. Zarco dunque resterebbe a piedi, ma si sta già muovendo per tornare in sella già nel 2020. Non è facile, perché vorrebbe salire su una moto competitiva, che gli permetta di lottare per le posizioni di testa. Ma i sedili sono tutti occupati, ad eccezione di Jack Miller (che potrebbe essere confermato in Pramac) e di Takaaki Nakagami (che attende il rinnovo con LCR).
A questo punto si potrebbe presentare l’ipotesi di ritornare in Moto2, opzione che il francese non scarta totalmente, anche perché non ha moltissime alternative: “Al momento non c’è un piano B, ma ci sto lavorando. Sulla carta, sono tutti sistemati per il 2020. Ho tante persone intorno a me e stiamo riflettendo. Inoltre, grazie all’esperienza, ho molti contatti nel paddock, potrebbero esserci delle soluzioni. La Moto2? Anche quella è un’opzione. Diciamo che ci potrebbero essere un piano A, B, C e magari anche D. È ancora tutto molto fresco, l’annuncio è stato dato lunedì. Nello stesso tempo devo continuare ad allenarmi, per questo c’è un tempo per prendere decisioni ed uno per allenarsi”.
Il desiderio di Johann Zarco è comunque quello di restare nella classe regina, tornando però a competere per le posizioni di testa: “L’obiettivo è quello di lottare per il titolo, ma attualmente sento che anche nei prossimi due anni non ne avrei avuto la possibilità, così ho deciso di rescindere il contratto. L’idea per il 2020 è di correre in MotoGP, essere su una moto di buon livello non per ritrovare il modo di guidare, perché quello c’è sempre, ma perché voglio lottare per le posizioni di testa ed avere la possibilità di competere per il campionato”.
Lottare per le posizioni del podio e, meno che mai, per il titolo non gli era però permesso in KTM, con cui non si è mai sentito a suo agio, arrivando anche a risentirne fisicamente e psicologicamente: “Ho sofferto veramente tantissimo. Ad ogni gara mi dicevo che la prossima sarebbe andata meglio, ma dopo otto mesi mi sono reso conto che guidare è la cosa che amo di più. Però se non posso farlo adeguatamente e con il sorriso, scendo dalla moto scontento e frustrato. Ad un certo punto ho deciso di uscire da questa situazione, così ho chiesto a KTM di poter smettere con loro l’anno prossimo e ne abbiamo parlato con molta sincerità”.
“Ne ho parlato con la mia famiglia – prosegue Zarco parlando della decisione presa sul suo futuro – Nessuno mi ha spinto a farlo, perché significherebbe rinunciare ad uno stipendio buono, lasciare una certezza quando non si ha un’alternativa. Ma ad un certo punto bisogna anche rendersi conto della situazione psicologica in cui si versa. Essere infelici su una moto? Non è questo il motivo per cui corro. Credo di fare il miglior lavoro del mondo, guido una moto, è questo ciò che amo. Quando mi alleno sono una persona contenta, ma gli altri non mi vedono felice quando scendo dalla moto. Bisogna essere in armonia con se stessi ed ora già mi sento meglio”.
Ma cosa succederà da ora a fine stagione? Il pilota di Cannes non ha dubbi, continuerà a correre perché è ciò che ama fare e per una questione di rispetto verso il team: “La stagione non è finita, sono stato molto onesto con KTM, finisco la stagione perché sono un pilota professionista. Io stesso non avrei nessun vantaggio a fermarmi ora. Andare a 300 km/h tutti i fine settimana resta sempre un beneficio e fa imparare molto. Comunque, ho avvertito una sensazione di pace con me stesso quando ho chiuso questo capitolo, potendone parlare chiaramente con i vertici di KTM. Se non altro, questa cosa mi aiuterà a lavorare con meno pressione da qui a fine stagione”.
“Non ci saranno problemi in questa seconda metà di campionato, i rapporti saranno tranquilli, ho detto al team che non ho nulla contro di loro, semplicemente non accetto di essere relegato nelle retrovie quando potrei fare di meglio. Ne ho già dato prova, ma non voglio adagiarmi su ciò che ho fatto. Ho un gran desiderio di lottare con i piloti davanti fino a che ho questo ritmo ed avere la motivazione di poter stare con loro, tornando al vertice già nel 2020, invece di preparare la prossima stagione in vista del 2021”.
Intanto, Johann Zarco è già proiettato per Silverstone, dove promette di dare battaglia pur con i pochi mezzi che ha: “Mi rende ancora più affamato, perché al momento non ho nulla da perdere. Non sento la pressione, ma è umano: quando improvvisamente si ha il coltello dalla parte del manico, si acquistano delle energie che si credevano difficili da trovare”.
Informazioni aggiuntive di Léna Buffa
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments