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Zarco si ispira a Lorenzo per la sua sfida in Ducati

Per la sua prima stagione in sella alla Ducati dell'Avintia Racing, il francese si ispirerà al percorso fatto da Jorge Lorenzo con la Ducati.

Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3, Jorge Lorenzo, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Lo scorso anno è stato quasi un ottovolante per Johann Zarco. Dopo il passaggio alla KTM, il francese non è riuscito ad adattarsi alla moto e il rapporto con il team si è fatto sempre più teso. A quel punto, ha chiesto di terminare il suo contratto in maniera amichevole al termine della stagione, ma la Casa austriaca ha deciso di appiedarlo a sei gare dal termine della stagione, sostituendolo con Mika Kallio.

Anche se in un primo momento aveva manifestato interesse per un ritorno in Moto2 o per un ruolo da tester in MotoGP, per lui è arrivata un'altra occasione dalla Honda LCR, che gli ha offerto di sostituire l'infortunato Takaaki Nakagami nelle ultime tre gare della stagione.

Il ritiro di Jorge Lorenzo sembra potergli addirittura spalancargli le porte della HRC, ma alla fine la Honda ha deciso di puntare su Alex Marquez e per Zarco si è aperta la possibilità Avintia. Dopo un primo attacco ("Voglio andare in un top team e Avintia non lo è"), l'ex campione del mondo della Moto2 si è scusato ed ha firmato con la Ducati per correre nel suo team satellite nel 2020.

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Consapevole del fatto che la Ducati non è una moto semplice, Zarco ha deciso di usare Jorge Lorenzo come fonte d'ispirazione e come esempio per provare a fare bene. "L'esempio di Lorenzo è molto positivo per me" ha dichiarato in un'intervista rilasciata a Motosprint.

"Perché ha uno stile di guida particolare. E' uno stile unico, così pulito e preciso, che non può essere veloce senza le sensazioni giuste. E' sempre stato senza mezze misure, o era lento o vinceva con la Ducati. Questo mi fa pensare che gli ingegneri della Ducati siano riusciti ad adattarsi a lui".

Nonostante un inizio ovviamente al di sotto delle aspettative, Lorenzo ha conquistato tre vittorie nella seconda metà del suo secondo anno con la Casa di Borgo Panigale, al Mugello, a Barcellona ed in Austria.

Questo ha dato un po' di speranza a Zarco: "Questo è il punto di forza della Ducati. Sono in grado di andare nella direzione del pilota, mentre in Honda, dove hanno un pilota forte come Marc, sono più conservatori. La Ducati ha aperto più possibilità con Dovizioso, Petrucci e Miller che sono saliti sul podio. Ecco perché devo solo lavorare sulle mie motivazioni, sulla mia determinazione e sulla mia velocità".

Sebbene in due stagioni abbia guidato la Yamaha, la KTM e la Honda con risultati altalenanti, Zarco ha spiegato che la sua ultima avventura del 2019 gli è servita per ritrovare fiducia. "Con quello che ho sofferto alla KTM, sono stato felice di recuperare il feeling con la Honda" ha detto. "Era rischioso, ma se non fossi stato in grado di andare forte su una moto con cui Marquez vinceva, significava che forse era meglio smettere. Un po' come è successo a Lorenzo".

"Non so perché non si sia sentito a suo agio con la Honda, forse a causa dei problemi fisici, e capisco la sua decisione di ritirarsi. Io non ho ottenuto un podio con la Honda, ma non sono stato lento. Quindi la sfida con la Ducati non mi spaventa. Ovviamente non ho potuto fare bene con la KTM, ma non hanno nemmeno una moto in grado di vincere le gare. Lorenzo ha un po' sofferto, ma poi ha vinto con la Ducati. E in generale molti piloti con stili diversi sono riusciti a fare bene con la Desmosedici. Questo mi dà fiducia" ha concluso.

Gallery: 12 piloti che si sono "riciclati" come collaudatori in MotoGP

Casey Stoner - Honda y Ducati
Tras su prematura retirada, el bicampeón de MotoGP ejerció de probador primero de Honda y de Ducati después.
Dani Pedrosa - KTM
Después de toda una vida ligado a Honda, cuando abandonó la competición aceptó la propuesta de KTM para ser su probador.
Randy de Puniet - Suzuki y KTM
Tras un breve paso por el WorldSBK, el francés fue uno de los encargados de llevar el desarrollo de Suzuki y KTM en su vuelta a MotoGP.
Stefan Bradl - Honda
Honda confía en el ex campeón de Moto2 para desarrollar la RC213V.
Bradley Smith - Aprilia
Smith compagina su participación en MotoE con sus labores como probador de Aprilia desde 2019.
Jonas Folger - Yamaha
El Síndrome de Gilbert obligó a Jonas Folger a retirarse temporalmente de la competición. Tras recuperarse, aceptó la propuesta de ser probador de Yamaha.
Sylvain Guintoli - Suzuki
El ex campeón del WorldSBK es uno de los probadores de Suzuki desde que dejó el campeonato de las motos derivadas de serie.
Michele Pirro - Ducati
El italiano compite en el CIV de Superbike, realiza algunos wild cards en MotoGP y es el probador de Ducati.
Hiroshi Aoyama - Honda
En sus últimos años como piloto, Aoyama ejerció de probador de Honda.
Mika Kallio - KTM
Junto a Dani Pedrosa, Kallio forma un equipo de pruebas de lujo para KTM, disputando además varios grandes premios cada año.
Nobuatsu Aoki - Suzuki
El ex piloto ha formado parte del equipo de pruebas de Suzuki desde hace años tras dejar la competición.
Franco Battaini - Ducati
El veterano italiano llevó el peso del desarrollo de la Ducati a principios de esta década.
¿Acepatará Jorge Lorenzo la propuesta de Yamaha?
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