Yamaha presenta la M1 2019: la nuova arma di Rossi e Vinales è neroazzurra!
Valentino aveva anticipato che sarebbe stata una moto un po' interista ed effettivamente l'impatto sulla livrea di Monster Energy è importante. Sarà anche la moto del definitivo ritorno alla competitività per lui e Vinales?
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Scherazade Mulia Saraswati
Quella di oggi a Jakarta era una presentazione importante per la Yamaha. Non solo la Casa di Iwata è chiamata a riscattare un 2018 da incubo, ma c'era anche la curiosità di vedere la nuova colorazione della M1, visto che dopo tante stagione la Movistar si è fatta da parte come main sponsor, cedendo il passo alla Monster Energy.
L'attesa quindi era mirata soprattutto a capire come sarebbe cambiata la livrea con l'arrivo del marchio della bibita energetica, che in realtà era già presente anche in passato, anche se non in maniera così importante.
E bisogna dire che la rottura con il passato è importante e conferma quanto aveva anticipato Valentino Rossi ai microfoni di Fabio Fazio una settimana fa, quando aveva detto che la nuova M1 è un po' interista.
Se in passato il colore dominante era il blu, ora sulle carene c'è molto spazio per il nero: il cupolino è nero, così come il codone, e anche lateralmente c'è una grande banda nera sulla quale è posizionata la M verde fluo del nuovo main sponsor (che compare anche su codone e cupolino).
C'è poi una rottura con il passato anche per quanto riguarda l'abbigliamento dei piloti, perché sono neroazzurre anche le tute del "Dottore" e di Maverick Vinales.
Ora quello che bisognerà capire a partire da mercoledì, a Sepang, è se questa sarà anche la moto competitiva che cercano i due piloti per il riscatto in pista. Non bisogna dimenticare che a cavallo tra il 2017 ed il 2018 c'è stata una striscia negativa di ben 25 gare senza vittorie e in Giappone vogliono sicuramente evitare che accada nuovamente una cosa del genere.
Anzi, vogliono tornare a lottare per la vittoria su ogni circuito del Mondiale e quindi nel reparto tecnico hanno lavorato molto duramente su quelli che erano i punti critici della M1: il motore e l'elettronica. Se lo avranno fatto nel modo giusto, lo scopriremo solo tra qualche giorno.
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