MotoGP, Yamaha batte Ducati 2-0: a Doha vince Quartararo
La Yamaha concede il bis a Losail, questa volta con Fabio Quartararo. Ancora una volta ci sono due Ducati sul podio e sono quelle di Zarco, leader del Mondiale, e di un super Martin. Vinales sbaglia nel finale e chiude quinto dietro a Rins. Storie tese tra Miller e Mir. Rossi manca la zona punti, è solo 16esimo.
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Losail era considerata una pista Ducati, ma la stagione 2021 della MotoGP è cominciata con due vittorie della Yamaha. Dopo il trionfo di Maverick Vinales nel Gran Premio del Qatar, in quello di Doha è arrivata la risposta di Fabio Quartararo, che in un certo senso ha "copiato" il successo del compagno di box.
Il pilota francese, infatti, non ha avuto una partenza particolarmente brillante e nelle prime fasi della corsa si era ritrovato addirittura attorno all'ottava-nona posizione. Memore di quanto la gestione della gomma fosse risultata fondamentale una settimana fa, ha aspettato però la seconda parte della corsa per piazzare la sua zampata.
Nel frattempo, era stata strepitosa la prova del rookie Jorge Martin, che ha fatto ricredere tutti quelli che credevano che la sua pole position fosse stata solo un caso. Il pilota della Ducati Pramac infatti ha condotto la corsa con autorità, tallonato dal compagno di squadra Johann Zarco, e si è inchinato ad "El Diablo" solamente quando mancavano cinque tornate alla bandiera a scacchi.
Anzi, ha anche provato una reazione ed era riuscito a rimettersi davanti sfruttando il motore della Ducati, ma poi nella parte guidata era fin troppo evidente che Quartararo ne avesse di più, che quindi una volta riconcretizzato il sorpasso si è involato verso la sua quarta vittoria in carriera in MotoGP.
Le due Ducati di Pramac invece hanno dovuto guardarsi le spalle dal ritorno dell'altra M1 di Vinales, ma ad un paio di giri dal termine Maverick ha commesso un errore, finendo lungo alla curva 16, e questo ha trasformato la lotta per il secondo posto in un derby interno alla squadra toscana, che alla fine ha premiato l'esperienza di Zarco.
Uno Zarco che con la seconda piazza d'onore consecutiva si toglie comunque una bella soddisfazione, perché lascia il Qatar da leader della classifica iridata, con 4 punti di margine sui due piloti della Yamaha. Martin invece non può che essere estremamente soddisfatto, perché alla seconda gara in MotoGP si è preso anche il primo podio (dedicato a Fausto Gresini) oltre alla pole, dimostrando di essere uno da dover tenere d'occhio da subito.
L'errore di Vinales ha scatenato una bella battaglia anche per la quarta posizione, nella quale alla fine l'ha spuntata la Suzuki di un Alex Rins questa volta più agguerrito fin dalle fasi parti della gara. Maverick invece è stato meno brillante di una settimana fa, anche se probabilmente senza quella sbavatura avrebbe potuto regalare una doppietta alla Yamaha.
Masticano amaro invece nel box rosso della Ducati, perché Pecco Bagnaia e Jack Miller non sono riusciti a fare meglio del sesto e del nono posto. Il piemontese sembrava aver gestito benissimo la corsa, portandosi in terza posizione a due terzi di gara, ma poi a 6 giri dalla fine ha commesso un errore, finendo lungo alla curva 1, e questo ha vanificato i suoi sforzi.
Più complicata la gara dell'australiano, che ha avuto delle storie tese con Joan Mir, settimo al traguardo: prima è stato il pilota della Suzuki a dargli una carenata tentando il sorpasso, poi "Jackass" gli ha restituito il favore sul rettilineo, con un gesto che non è parso esattamente fortuito, ma sul quale la Direzione Gara ha deciso di non prendere provvedimenti. Tensioni che sono sfociate anche in una discussione dopo la bandiera a scacchi.
Tra i due litiganti si è infilato Brad Binder, bravissimo con la sua KTM a riportare nel gruppetto di testa il trenino degli inseguitori nella seconda parte della corsa. Avrebbe invece meritato qualcosa in più del decimo posto Aleix Espargaro, che nella prima parte era stato addirittura quarto con la sua Aprilia. Il distacco dai primi però rimane ottimo, perché si parla solo di 5"3. Ora però per la nuova RS-GP serve una conferma anche su una pista diversa da Losail.
Buona anche la gara di Enea Bastianini, che ha sfiorato la seconda top 10 consecutiva, chiudendo 11esimo davanti ad un Franco Morbidelli che ha vissuto una domenica piuttosto travagliata con la sua Yamaha Petronas. Il suo compagno Valentino Rossi purtroppo non è riuscito a risalire quanto avrebbe sperato dalla 21esima casella dello schieramento di partenza ed ha chiuso subito fuori dalla zona punti, alle spalle delle due Honda di Pol Espargaro e Stefan Bradl, ed alla KTM di Miguel Oliveira, via via arretrato dopo una partenza a dir poco prodigiosa che l'aveva portato dal 12esimo al quinto posto.
Purtroppo gli altri piloti di casa nostra sono tutti nelle posizioni di rincalzo: Luca Marini ha chiuso 18esimo, giusto davanti a Danilo Petrucci, mentre Lorenzo Savadori chiude il gruppo 20esimo.
Cla | Pilota moto | Moto | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | km orari | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Fabio Quartararo
|
Yamaha | 22 | 42'23.997 | 167.4 | 25 | ||
2 |
Johann Zarco
|
Ducati | 22 | 42'25.454 | 1.457 | 1.457 | 167.3 | 20 |
3 |
Jorge Martin
|
Ducati | 22 | 42'25.497 | 1.500 | 0.043 | 167.3 | 16 |
4 |
Alejandro Álex Rins Navarro
|
Suzuki | 22 | 42'26.085 | 2.088 | 0.588 | 167.3 | 13 |
5 |
Maverick Ruiz Viñales
|
Yamaha | 22 | 42'26.107 | 2.110 | 0.022 | 167.3 | 11 |
6 |
Francesco Bagnaia
|
Ducati | 22 | 42'26.639 | 2.642 | 0.532 | 167.3 | 10 |
7 |
Joan Mir Mayrata
|
Suzuki | 22 | 42'28.865 | 4.868 | 2.226 | 167.1 | 9 |
8 |
Brad Binder
|
KTM | 22 | 42'28.976 | 4.979 | 0.111 | 167.1 | 8 |
9 |
Jack Peter Miller
|
Ducati | 22 | 42'29.362 | 5.365 | 0.386 | 167.1 | 7 |
10 |
Aleix Espargaró Villà
|
Aprilia | 22 | 42'29.379 | 5.382 | 0.017 | 167.1 | 6 |
11 |
Enea Bastianini
|
Ducati | 22 | 42'29.547 | 5.550 | 0.168 | 167.1 | 5 |
12 |
Franco Morbidelli
|
Yamaha | 22 | 42'29.784 | 5.787 | 0.237 | 167.1 | 4 |
13 |
Pol Espargaró Villà
|
Honda | 22 | 42'30.060 | 6.063 | 0.276 | 167.0 | 3 |
14 |
Stefan Bradl
|
Honda | 22 | 42'30.450 | 6.453 | 0.390 | 167.0 | 2 |
15 |
Miguel Ângelo Falcão de Oliveira
|
KTM | 22 | 42'32.925 | 8.928 | 2.475 | 166.9 | 1 |
16 |
Valentino Rossi
|
Yamaha | 22 | 42'38.243 | 14.246 | 5.318 | 166.5 | |
17 |
Takaaki Nakagami
|
Honda | 22 | 42'40.238 | 16.241 | 1.995 | 166.4 | |
18 |
Luca Marini
|
Ducati | 22 | 42'40.469 | 16.472 | 0.231 | 166.4 | |
19 |
Danilo Carlo Petrucci
|
KTM | 22 | 42'40.776 | 16.779 | 0.307 | 166.3 | |
20 |
Lorenzo Savadori
|
Aprilia | 22 | 43'02.772 | 38.775 | 21.996 | 164.9 | |
Alex Marquez
|
Honda | 12 | 23'15.262 | 10 Laps | 10 Laps | 166.5 | ||
Iker Lecuona
|
KTM | 12 | 23'16.255 | 10 Laps | 0.993 | 166.4 | ||
Guarda i risultati completi |
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