Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Intervista

Vinales si stima: "Per quest'anno mi darei un voto tra 8,5 e 9"

In questa intervista concessa a Motorsport.com, Vinales ripercorre la stagione 2016 sua e della Suzuki, inoltre parla di quello che si aspetta dal 2017, quando passerà alla Yamaha.

Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Vinales è il pilota più giovane della griglia di partenza della MotoGP e sta facendo salti in avanti alla stessa velocità con cui guida la sua Suzuki. Quest'anno, il suo secondo nella massima categoria, ha fatto un grande passo avanti, al punto di riuscire a mettersi nella coda di Jorge Lorenzo nella lotta per il terzo posto nel Mondiale.

In questa intervista concessa a Motorsport.com, Vinales, che ha ottenuto la sua prima vittoria a Silverstone, dice di sentirsi pronto per la più grande sfida della sua carriera fino ad ora: iniziare la prossima stagione con l'obiettivo di conquistare il titolo, cosa che Valentino Rossi, suo compagno di squadra in Yamaha, non renderà facile.

Che voto dai alle tue performance individuali e alle prestazioni della moto in questa stagione?
"Considerando ciò che stiamo ottenendo e la nostra posizione nel campionato, mi darei un voto tra 8,5 e 9. E darei lo stesso alla moto. Siamo cresciuti insieme. Il nostro obiettivo di quest'anno era quello di finire sesti e io sono quarto, con la possibilità di finire terzo (è a 17 punti da Jorge Lorenzo)".

Cosa manca alla squadra per entrare a far parte delle top?
"Manca un po' di esperienza. Ogni gara ci sentiamo meglio e questo dipende dall'esperienza. Siamo stati davanti, lottanto, ma è difficile che vada sempre tutto bene quando arriva il momento".

Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP

Gold and Goose Photography

Da fuori, si ha la sensazione che la Suzuki sia una squadra diversa rispetto alle altre, più "fresca" e meno rigida...
"Direi che siamo come una famiglia e che questo crea un'atmosfera molto buona. Forse anche in altre squadre c'è questa bella sensazione, ma non si vede dall'esterno. Però è vero che siamo molto uniti".

Ti dispiace andare via?
"Non voglio dire che mi dispiace. All'inizio ho avuto molti dubbi, andare via era una decisione molto difficile. In ogni caso, dopo aver vinto un GP ed ottenuto diversi podi, non mi sento così male, perché in un modo o nell'altro ho restituito alla squadra la fiducia che ha riposto in me".

In quali aspetti sei migliorato di più a livello personale?
"Rispetto all'anno scorso, soprattutto nella guida, anche se questo è dovuto anche al passo avanti della moto. Ora posso spingere di più. Non è la stessa cosa avvicinarsi al weekend pensando 'vediamo cosa trovo', a farlo sapendo che, in condizioni normali, si può lottare per il podio. Ora vado a Phillip Island e penso di poter vincere, quindi guido al 200%. La motivazione non è la stessa se sai che invece devi lottare, ad esempio, per l'11esimo posto. Per me è molto importante sapere che posso vincere, perché mi fa sentire molto più a mio agio e concentrato".

Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP

Gold and Goose Photography

La Suzuzki era la squadra ideale per crescere?
"Se avessi potuto usare questa moto l'anno scorso, ora forse potrei guidare ancora meglio. Ma è anche vero che essere in grado di crescere ed imparare in pace, senza la pressione di dover ottenere dei risultati, probabilmente ti aiuta a fare meno errori. In ogni caso, il salto vero è quando cominci a battagliare costantemente contro i migliori, contro i più veloci. Se avessi avuto questa moto l'anno scorso, forse avrei potuto lottare per il titolo in questa stagione".

Nel pre-campionato hai ammesso di essere desideroso di imparare dai più veloci. Cosa hai appreso da loro?
"In particolare come lavorano le loro molto, questo è molto utile. Per esempio: in un fine settimana abbiamo avuto dei problemi in accelerazione e ci siamo concentrati su quello, ma in realtà frenavamo troppo troppo presto ed era in quello che perdevamo. Quando giri con i più veloci, puoi capire dove sei e cosa manca alla tua moto. Questo aiuta molto".

Avevi detto di essere anche curioso di sapere come fosse partire dalle prime posizioni in griglia, in particolare per le prime curve...
"Sto partendo abbastanza bene e immaginavo che sarebbe stato così. Bisogna essere abbastanza aggressivi e cercare di posizionarsi il più avanti possibile. Anzi, direi che probabilmente è la cosa più importante nella maggior parte delle gare".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP

Gold and Goose Photography

Quante volte ti hanno messo in guardia su quello che dovrai affrontare il prossimo anno in Yamaha, con Rossi come tuo compagno di squadra?
"L'unica cosa che cambierà è che sarò in sella alla Yamaha e che gli obiettivi saranno diversi. Un compagno di squadra è un punto di riferimento che ti dice qualcosa in più sul livello della moto. Ma è ovvio che lui è il primo che devi battere".

Non senti la pressione del fatto di dover sostituire Jorge Lorenzo e di doverti misurare con Rossi?
"Anche Aleix (Espargaro) è stato un rivale molto tosto, perché l'anno scorso era veloce ogni weekend, e quando succede questo devi sempre dare il 200%".

Qual è il prossimo passo che devi compiere?
"Devo entrare in un team con più esperienza, che è quello che mi manca. Tutta l'esperienza del team di tecnici che avrò il prossimo mi aiuterà molto. Ora so cosa vuol dire partire davanti e rimanere lì per tutta la gara".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente La Ducati c'è: la tripletta asiatica ora responsabilizza Lorenzo
Articolo successivo Ciabatti: "Se Stoner non ha corso in Austria, non lo farà più"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera