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Vinales: "In gara avevo poco grip, dobbiamo capire perché"

Dopo aver stupito fino alle qualifiche, la Suzuki si è un po' persa in gara e Maverick si è dovuto accontentare del sesto posto, staccato di circa 15" dal vincitore. Lo spagnolo però vede grandi margini di crescita per la GSX-RR.

Maverick Vinales, Team Suzuki Ecstar MotoGP

Foto di: Suzuki MotoGP

Maverick Vinales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Vinales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Vinales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Vinales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Vinales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP

Maverick Vinales e la Suzuki avevano creato tantissime aspettative alla vigilia del GP del Qatar. Lo spagnolo e la GSX-RR erano stati protagonisti dei test invernali e nelle qualifiche di Losail era arrivata un'ottima prima fila. Il confronto con i 22 giri della gara però è stato più duro del previsto, perché l'ex iridato della Moto3 si è dovuto accontentare della sesta posizione, distanziato di circa 15" dal gruppetto con cui contava di battagliare per il podio.

A rovinare la sua domenica ci si è messa una partenza poco brillante, che nelle prime fasi lo aveva visto scivolare fino alla settima posizione. Poi alla sua Suzuki è mancato ancora un po' di spunto sul rettilineo per riuscire a superare la Honda di Dani Pedrosa che lo precedeva.

"Purtroppo per me è stato impossibile sorpassare Dani, perché andava più forte di me sul rettilineo. Ci mettevo tutto il rettilineo a coprire il gap, ma poi lui scappava subito di nuovo. Comunque resta una gara importante perché ci ha permesso di raccogliere tanti dati e perché sembra che abbiamo tutto per essere veloci, ma dobbiamo migliorare ancora" ha spiegato Maverick.

Ma non è tutto, perché la sua GSX-RR ha patito anche un inatteso e repentino calo di grip al posteriore: "Il problema è che durante la gara avevo davvero poco grip e mi sentivo molto poco a mio agio sulla moto. Questo è strano perché nel warm-up le sensazioni erano davvero ottime, quindi dovremo guardare bene i dati per capire cosa è successo. Lavorerò duramente in vista dell'Argentina, perché alla fine ho preso solo 14 secondi anche se mi sentivo davvero a disagio sulla moto, quindi penso che sia possibile fare meglio".

Il "Rookie of the Year" della passata stagione comunque resta convinto che la strada imboccata sia quella giusta, quindi guarda con ottimismo all'Argentina: "Sicuramente dobbiamo provare a trovare più grip al posteriore in gara e magari utilizzare anche il nuovo cambio full seamless che qui a Losail abbiamo provato solamente nelle libere e in qualifica. Purtroppo al momento riusciamo a fare il tempo solo per qualche giro, ma dopo 22 la musica cambia. Comunque sono sicuro che se troveremo più grip lotteremo con i migliori".

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