Vinales: "Ho dei dubbi: devo ragionare di giorno in giorno e di giro in giro"
Nonostante si sia piazzato in prima fila, Maverick Vinales ammette che i problemi che ha sofferto nella terza sessione di prove libere di questa mattina non gli consentono di guardare alla gara con la fiducia che vorrebbe.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Lo spagnolo, che nonostante le difficoltà incontrate in questa prima parte di stagione è secondo nel Mondiale, a 36 punti dal leader Marc Marquez, è riuscito a riprendersi da una situazione complicata, dopo che stamattina non era riuscito a migliorare il suo tempo di ieri, mancando l'accesso diretto alla Q2.
Nella Q1, il pilota della Yamaha è riuscito a passare per un soffio, grazie al messaggio che gli ha inviato sul dashboard la sua squadra, per segnalargli che Tito Rabat avrebbe potuto eliminarlo sfruttando la sua scia.
Superato quel momento di difficoltà, Vinales ha trovato il modo di tirare fuori dal cappello un grande giro che lo ha collocato al terzo posto in griglia in una gara che però potrebbe essere molto combattuta.
Nonostante abbia preso atto di questa situazione critica, il catalano non osa più dire di pensare di aver risolto i problemi di trazione che le Yamaha del team ufficiale si trascinano ormai dall'anno scorso.
Il test della scorsa settimana a Barcellona ha lasciato un ottimo sapore in bocca, ma la terza sessione di questa mattina ha creato di nuovo delle domande nella testa di Maverick.
"Il terzo turno di libere è stato molto strano. Non avevo affatto un feeling positivo, quindi è difficile mantenere la fiducia. Ho dei dubbi, quindi devo ragionare di giorno in giorno e di giro in giro" ha riassunto Vinales.
"La cosa positiva è che rispetto a Le Mans il comportamento della moto è al contrario, andiamo peggio al mattino che al pomeriggio, quindi andiamo bene quando c'è più caldo" ha aggiunto il pilota di Roses, consapevole che domani la temperatura potrebbe essere intorno ai 30 gradi.
"A Barcellona mi sono sentito molto bene nel test. Quando la moto funziona, posso guidare bene e spingere in ogni curva. La percorrenza di curva è dove si capisce se si va forte o no, perché è lì che si fa il tempo" ha concluso il pilota della Yamaha.
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