Viñales esasperato: “Siamo nel mezzo del caos"
Maverick Viñales, decimo a Valencia, afferma si essere arrivato all'estremo di non chiedere nemmeno a Yamaha che piani ha per il prossimo anno per migliorare la moto.
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Ancora una volta, la domenica è stato il giorno peggiore del fine settimana per Maverick Vinales, che partiva dalla seconda fila per poi arretrare sempre di più. Il pilota Yamaha ha avuto la fortuna che Zarco e Nakagami, che gli erano davanti, sono caduti in gara. Altrimenti sarebbe finito più indietro della decima posizione finale.
Le brutte prestazioni delle Yamaha di Fabio Quartararo (caduto), di Vinales e di Valentino Rossi (12esimo), vengono messe ancora più in risalto dal fatto che Franco Morbidelli ha trionfato con il prototipo dello scorso anno, una M1 che per la maggior parte dei piloti della Casa di Iwata, ha dimostrato un rendimento migliore di quella del 2020.
Questa impressione, sempre personale, può in qualche modo giustificare i tre successi di Morbidelli e la sua seconda posizione in classifica che occupa prima dell’arrivo dell’ultimo appuntamento della stagione, in Portogallo questa settimana.
Negli ultimi sei gran premi, Vinales è riuscito ad accumulare solamente 44 punti e di fatto non sale sul podio dalla seconda gara di Misano, il 20 settembre. Tutto questo ha abbassato le sue aspettative fino al punto in cui, in questo momento, il suo obiettivo è finire come migliore dei piloti Yamaha equipaggiati del modello di M1 di quest’anno.
“Siamo lontani dalle altre moto; io faccio solo il mio lavoro provo a restare positivo. Non voglio pensare troppo a quanto andasse bene la moto del 2019. Non chiedo nemmeno, provo solamente a dare le informazioni migliori ed impegnarmi al massimo”, riassume lo spagnolo, che ultimamente si presenta ai circuiti il giovedì con il morale più o meno alto e, con il passare delle prove, pian piano lo perde. Domenica, al termine di tutto, dà la sensazione di voler solo tornare a casa.
“Non abbiamo avuto armi per lottare per il titolo. Incrocio le dita per l’anno prossimo. Per il bene di Yamaha, spero che cambino la moto, siamo nel mezzo del caos – aggiunge Vinales, che si identifica completamente nella frustrazione di Fabio Quartararo in questo momento – quello che è successo a Fabio è avvenuto a me nel 2017. Già sono quattro anni in cui le cose vanno nello stesso modo”.
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