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Vinales convinto: "Arriverò alla prima gara molto meglio dell'anno scorso"

Maverick Vinales ha concluso la tre giorni di test di MotoGP a Sepang con il quinto tempo, primo tra i piloti che non guidano una Ducati.

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing

Il pilota spagnolo della Yamaha si è sempre distinto per essere molto veloce nei test pre-campionato, ma questa volta ha trovato davanti a sé il muro rosso eretto dalle Ducati.

Sono ben quattro infatti le Desmosedici GP che si sono infilate davanti a Vinales nella giornata conclusiva dei test, anche se con il quinto tempo assoluto Maverick è stato il primo degli "altri".

A differenza del compagno di squadra Valentino Rossi, che non si è sbilanciato troppo nei suoi commenti, il pilota di Roses si è detto abbastanza soddisfatto alla conclusione della tre giorni malese.

"Abbiamo fatto un passo avanti con il freno motore, che era una delle cose di cui mi lamentavo di più. Ma ci sono altre cose da sistemare".

Le richieste di Vinales arrivano da lontano e il freno motore è sempre stato un punto su cui ha insistito fin dal suo arrivo in Yamaha nel 2017.

"Il freno motore aiuta molto a frenare la moto, anche con il pieno" ha aggiunto, ricordando che uno dei suoi handicap è proprio la prima parte della gara.

Mentre Valentino ha detto che se la gara fosse domani, sarebbe preoccupato, Vinales si sente più pronto rispetto ad un anno fa.

"Arriverò alla prima gara molto meglio rispetto all'anno scorso. Abbiamo una nuova struttura e non vedo l'ora che sia il momento di cominciare".

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Vinales ha avuto anche modo di fare una simulazione di gara, conclusa con riscontri positivi. Lo spagnolo, che oggi ha completato un totale di 79 giri, ha fatto 20 giri consecutivi con il ritmo del 2'00" basso, in mezzo ai quali ha infilato anche cinque passaggi sull'1'59".

"Nella simulazione di gara mi sono sentito molto a mio agio, anche ero molto stanco quando l'ho finita. Ci siamo concentrati molto sul miglioramento dell'accelerazione e credo che l'abbiamo ottenuto" ha spiegato.

Riguardo al dominio Ducati di oggi, ha detto: "Fare il miglior tempo oggi era impossibile per come sono andate le Ducati".

Nel suo long run ha avuto modo di girare anche insieme a Valentino: "Sono stato dietro a Valentino ed è stato utile perché mi ha permesso di vedere alcune cose".

Tra un paio di settimane si torna in pista per il secondo ed ultimo test collettivo della stagione, che si terrà in Qatar dal 23 al 25 febbraio.

"L'obiettivo per il Qatar è di migliorare l'elettronica, l'erogazione della potenza ed il freno motore. Dobbiamo tenere i piedi per terra e lavorare sodo".

"Abbiamo migliorato il nostro potenziale, ma ci manca ancora qualcosa" ha insistito.

Il problema su cui deve lavorare ancora la Yamaha è il consumo delle gomme: "Penso che siamo sulla buona strada per risolvere, ma c'è ancora del lavoro da fare. In Qatar proveremo ad essere le moto da battere, anche se gli altri sono tutti molto competitivi".

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