Vinales: "Con la Yamaha stiamo provando a fare una moto per me"
Il pilota spagnolo ha spiegato senza mezzi termini che in questo momento non gli interessa il lavoro che stanno facendo Valentino e Zarco, perché lui ha bisogno di una moto diversa per sfruttare il suo stile di guida.
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo aver faticato tantissimo ieri, Maverick Vinales ha ritrovato uno spiraglio di luce nella seconda giornata dei test collettivi della MotoGP a Buriram. Apportando alcune modifiche all'elettronica della sua Yamaha, lo spagnolo è riuscito a migliorare il feeling con la sua M1 nell'ultima mezz'ora, risalendo fino alla quarta posizione a poco più di tre decimi dalla miglior prestazione di Marc Marquez.
Più che la prestazione in sé, per il pilota di Roses però sembra essere importante aver ritrovato le sensazioni giuste in sella alla sua M1, ma soprattutto averla resa più "sua". Perché un tasto su cui ha battuto molto nell'incontro con i media di oggi è che gli interessa solamente rendere la moto più adatta al suo stile di guida, molto diverso da quello di Valentino Rossi e Johann Zarco, e che la Casa di Iwata lo sta aiutando in questo.
"Fino agli ultimi 30 minuti della sessione, onestamente, abbiamo fatto cambiamenti sulla moto per cercare di trovare la strada, ma poi è stato più facile di quello che ci aspettavamo. Abbiamo lavorato sull'elettronica, cercando di rendere la moto più facile soprattutto nella prima fase dell'accelerazione e sembra che sia migliorata. Dobbiamo confermare questa cosa, ma mi sono sento sentito più a mio agio nell'ultima mezz'ora. Dobbiamo continuare a lavorare, guardando solo a noi, cercando di rendere la moto confertevole almeno per me" ha detto Maverick.
Quando poi gli è stato chiesto se ha iniziato a superare i problemi incontrati in Malesia, ha aggiunto: "A Sepang abbiamo avuto alcuni problemi. Abbiamo iniziato a capire quali fossero, ma non possiamo ancora confermarlo. Però penso che se con le ultime modifiche mi sono sentito meglio fin dal primo giro, sicuramente domani le riproveremo con l'intenzione di confermarle".
Eccolo poi a spiegare che in questo momento non sta neanche guardando al lavoro del compagno di box, preferendo concentrarsi su se stesso: "Che lavoro sta facendo Valentino? Non lo so, davvero. Mi sono concentrato solo sul mio lato del box, sulla mia squadra. Cerco di lavorare sulla mia moto per adattarla al mio stile di guida, perché sembra essere molto diverso, e mi concentrerò su questo. Come ho detto, voglio rendere la moto adatta al mio stile e in questi due giorni eravamo andati molto male fino all'ultima mezz'ora di oggi".
Poi ha aggiunto: "Come ho detto oggi, ogni pilota è diverso. Ho provato ad andare per la mia strada, la mia Yamaha funziona per me, quindi è quello che voglio continuare a fare".
Le sue senzazioni non sono paragonabili neanche a quelle di Zarco ed è per questo che preferisce andare per la sua strada: "Sono differenti, perché guidiamo in maniera completamente diversa. Con la Yamaha ora stiamo provando a fare una moto per me: io non posso guidare la moto degli altri, perché non guido come loro. Ho bisogno di avere una moto per me e oggi siamo migliorati abbastanza con l'elettronica: è stato bello essere di nuovo veloci e credo che abbiamo anche lo spazio per migliorare ancora domani".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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