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Valentino: "Vedo la Yamaha motivata e concentrata, ma deve continuare così"

Alla conclusione della prima giornata dei test in Qatar, il "Dottore" ha ribadito di gradire il nuovo approccio della Casa di Iwata, ma anche che bisogna continuare a darci dentro per raggiungere Honda e Ducati.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La Yamaha sembra aver ottenuto delle risposte positive dalla prima giornata dei test collettivi di MotoGP in Qatar. Maverick Vinales è stato il più veloce e Valentino Rossi si è piazzato in quinta posizione, ma è l'atmosfera di ottimismo che si respira di nuovo all'interno del box della Casa di Iwata che sembra aver cambiato tutto rispetto ai musi lunghi che si vedevano appena sei mesi fa.

Pur avendo incassato oltre mezzo secondo di distacco dalla M1 gemella, il "Dottore" ha tracciato un bilancio positivo di questa prima serata sotto ai riflettori di Losail, aggiungendo però che bisogna lavorare per trovare ancora un po' di grip al posteriore.

"E' stata una giornata abbastanza positiva, perché abbiamo lavorato bene e sono stato sempre piuttosto veloce. Solo con il secondo set di gomme non mi sono trovato molto bene, quindi non ero particolarmente veloce, però poi alla fine abbiamo messo la gomma soft ed abbiamo fatto dei giri abbastanza buoni. Abbiamo un po' di lavoro da fare, perché qui è importante il grip dietro, ma la moto si muove ancora un po' troppo. Però come prima giornata è stata abbastanza positiva" ha detto Valentino.

Il pesarese poi ha spiegato che il lavoro dei prossimi giorni sarà incentrato soprattutto sulla messa a punto del pacchetto che è stato deliberato a Sepang. E se c'è un punto debole, forse è una leggera carenza di velocità di punta rispetto ad Honda e Ducati.

"Rispetto al test della Malesia, qui stiamo facendo un lavoro molto diverso. A Sepang stavamo provando le cose che hanno fatto in Giappone quest'inverno. Qui non abbiamo niente di nuovo da provare, ma lavoriamo di più sul setting della moto, sia a livello di geometrie che di elettronica, perché la cosa più importante è prepararsi alla prima gara e quindi si lavora di fino".

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"Come ha detto anche Maverick, siamo un po' indietro a livello di velocità di punta, sia rispetto alla Honda che alla Ducati. Le sensazioni comunque sono piuttosto positive, perché stiamo lavorando nella direzione giusta e in Malesia abbiamo provato delle cose che ci hanno fatto migliorare un po'. Però la strada è ancora lunga".

Poi ha ribadito un concetto espresso più volte anche in Malesia, che in questo momento la cosa che gli piace di più è il nuovo approccio della Yamaha, aggiugendo però che questo atteggiamento dovrà continuare a lungo per riuscire ad agganciare i rivali più accreditati.

"Sono abbastanza contento. La mia idea è che dobbiamo lavorare tanto, perché negli ultimi due anni abbiamo accumulato molto svantaggio rispetto ad Honda e Ducati. Qualcosa è cambiato però nel corso dell'inverno, soprattutto nell'approccio della Yamaha. Li vedo motivati, concentrati, però il gap da diminuire non si chiude in tre mesi. Bisogna continuare a lavorare così forte per un anno e poi vedere. Però secondo me non è male: ad essere ottimisti mi aspettavo una situazione così. Poi bisogna anche dire che Sepang e Losail sono due piste su cui eravamo veloci anche l'anno scorso. Però la cosa più importante che mi piace è l'atmosfera del gruppo di lavoro, perché si tira tutti dalla stessa parte".

Il 9 volte iridato ha anche parlato di come si sta trovando con il suo nuovo coach Idalio Gavira: "Mi trovo molto bene con Idalio, ma me lo aspettavo, perché i nostri piloti dell'Academy erano tutti innamorati. Cadalora era molto concentrato anche sulla dinamica e sul setting della moto, mentre con Idalio ci concentriamo di più sulla mia guida, quindi è un lavoro un pochino diverso".

Infine, non si è sbilanciato troppo sulla prova chiesta oggi dalla Race Direction, che vuole sostituire la sanzione di cedere una posizione con una deviazione più lunga fuori dal tracciato.

"L'abbiamo provato ed è una cosa nuova. E' un po' difficile da fare, ma dicono che si perde più o meno tre secondi, anche se penso che potrebbe essere utile soprattutto per le classi più piccole. Diciamo che questo è più equo rispetto a restituire la posizione, dove quello che perdi dipende dal vantaggio che hai su chi ti segue".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Dettaglio della moto di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Dettaglio della moto di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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