Valentino: "Siamo in questa situazione da un anno esatto. Tutti sono migliorati, tranne noi"
Il "Dottore" si è detto deluso al termine della giornata odierna in cui ha terminato le Libere 2 del GP di Germania al 17esimo posto. "Dopo Assen siamo tornati al nostro livello. E' stata un'eccezione che conferma la regola", ha detto amaro.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Una giornata dai due volti quella di Valentino Rossi e della Yamaha. Il campione di Tavullia ha ottenuto il terzo tempo assoluto nelle Libere 1 disputate questa mattina, mentre nel pomeriggio è sprofondato addirittura in 17esima piazza. Al momento si trova infatti fuori dalla Q2 delle Qualifiche del Gran Premio di Germania 2018.
"E' stata una giornata un po' strana", ha subito affermato il "Dottore". "Stamattina ero andato anche bene, ero terzo. Invece oggi pomeriggio ho fatto molta più fatica. Secondo me, purtroppo, il piazzamento non realistico è il terzo posto di stamattina, ma non è nemmeno realistico il 17esimo di questo pomeriggio, possiamo fare meglio".
"Oggi pomeriggio ho cercato di lavorare con le gomme usate per provare il passo gara e sapevo di essere un po' indietro. Ma il mio passo gara non era nulla di che devo dire. Poi abbiamo provato qualcosa per migliorare l'accelerazione della moto ma anche con la gomma nuova mi aspettavo di fare un salto più grosso, invece non è stato sufficiente. E' vero che siamo tutti viciniperò sono molto indietro. Dovrò fare meglio domani. Speriamo di essere più competitivi".
Valentino ha cercato di analizzare quanto visto nel corso della giornata in pista. Com'era prevedibile, a svettare anche nelle parole del 9 volte iridato è Marquez, poi, alle sue spalle, le due Ducati ufficiali.
"Quello che va più forte di tutti è Marquez, è quello che ha più grip, che ha più ritmo. Subito dopo le due Ducati ufficiali di Lorenzo e Dovizioso. Poi Petrucci, Marquez e altri piloti. Noi, secondo me, possiamo provare a inserirci in quel gruppo. Però ho paura che come spesso capita quest'anno, Marquez e le due Ducati ufficiali saranno difficili da battere. Però siamo lì e ci proveremo sicuro".
"Secondo me Assen è stata l'eccezione che conferma la regola. Ormai la situazione è molto chiara, così come i valori in campo. Le Ducati ufficiali e Marquez vanno più forte e noi abbiamo dei problemi. Noi andiamo a seconda delle piste e a seconda del grip che offrono le piste. Se ce m'è possiamo dire la nostra ed essere più competitivi. Lottare per il podio. Al Sachsenring siamo tornati nella media di quest'anno. Speriamo solo che la pista migliori un po' per essere più vicini".
Il 39enne di Tavullia ha poi parlato della situazione in cui imperversa Yamaha da ormai un anno. Nessun dito puntato nei confronti della Casa di Iwata, ma nelle sue parole è stato possibile scorgere delusione e una sorta di rassegnazione per la stagione in corso.
"Secondo me siamo in questa situazione dalla pausa estiva dello scorso anno, dunque è un anno esatto. Gli altri hanno fatto miglioramenti, mentre noi non molto. Abbiamo provato qualcosa ma non le cose giuste, infatti siamo sempre nella stessa situazione dopo un anno. Yamaha alle nostre richieste risponde sì, ma cosa vuol dire sì? Per tornare veloci ci vuole qualcosa che faccia davvero la differenza".
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