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Valentino si gode il nuovo approccio Yamaha: "Ora andiamo tutti nella stessa direzione"

Il "Dottore" si è detto soddisfatto dell'atmosfera nel box e della voglia di migliorare degli ingegneri. Anche il nuovo motore sembra comportarsi bene, ma manca sempre qualcosa in accelerazione. Sepang però forse non è la pista ideale per capire se i problemi sono risolti.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Dettaglio della moto di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, casco per i test
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, casco per i test
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

La Yamaha era probabilmente la squadra che aveva più occhi puntati addosso nella giornata di apertura dei test collettivi di MotoGP a Sepang. La Casa di Iwata ha annunciato solo un paio di giorni fa di aver rinnovato sensibilmente la sua struttura interna e la speranza di Valentino Rossi e Maverick Vinales era che questo si tramutasse in uno step anche dal punto di vista delle prestazioni della M1.

Il primo impatto è stato tutto sommato positivo, con lo spagnolo terzo ed il "Dottore" sesto, a poco più di quattro decimi dal leader Marc Marquez. Anche le sensazioni in sella alla nuova moto sono state positive, anche se per il momento il pesarese non sembra intenzionato a sbilanciarsi troppo.

"Il primo giorno è stato abbastanza positivo perché ho avuto un buon feeling con la moto fin dall'inizio e sembra che anche con la gomma usata, che è il nostro punto debole, non siamo male. Oggi abbiamo provato qualcosa che ha migliorato un po' le prestazioni, ma dobbiamo continuare a lavorare perché abbiamo bisogno di qualcosina in più. Comunque sono abbastanza contento, perché ieri ho parlato molto con gli ingegneri ed hanno delle buone idee, c'è una buona atmosfera. Inoltre cercano di migliorare la cosa giusta" ha detto a caldo Valentino.

Come detto, è soprattutto l'approccio positivo a convincere il #46: "A Valencia e a Jerez avevamo delle piccole cose, non molte. Qui abbiamo cose più importanti e sono felice del modo in cui abbiamo parlato con gli ingegneri e con Maverick, perché andiamo tutti nella stessa direzione. Siamo d'accordo sui punti deboli della moto e ora dobbiamo lavorare per risolverli".

Il problema è che a Sepang la M1 è sempre stata competitiva, quindi non è il banco di prova ideale per capire se i problemi siano stati risolti o meno: "Qui eravamo stati veloci, quindi abbiamo dei dati interessanti con cui confrontarci. Dall'altra parte è anche vero che poteva essere importante provare su una pista dove eravamo più in difficoltà. Quest'anno ci saranno solo due test, qui ed in Qatar, che comunque sono due piste dove siamo sempre andati forte. Anche se andremo fortissimo, non bisognerà essere super ottimisti, bisognerà aspettare di vedere come andiamo sulle piste dove abbiamo avuto più problemi. Però in generale il feeling con la moto è buono".

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Negli ultimi mesi si è detto spesso che una delle chiavi per risalire è scegliere il motore giusto. A quanto pare questa scelta è già avvenuta, perché Rossi ha rivelato di avere a disposizione una sola specifica in Malesia, che comunque si comporta bene: "A Jerez avevamo due motori che erano abbastanza simili, qui la Yamaha me ne ha dato uno solo e mi ha detto: 'questo è il tuo motore'. A me va bene però perché mi piace, non abbiamo tanti dubbi in questo senso. Dobbiamo però lavorare in accelerazione, soprattutto con il grip, soprattutto con le gomme usate. Quello è il nostro obiettivo per questo inverno".

In pista ha avuto modo di incontrare una Ducati e ritiene che la Rossa abbia mantenuto parte del suo vantaggio in accelerazione: "Ho seguito la Ducati ed è molto forte in accelerazione come sempre. E' come se loro riuscissero ad accelerare un pochino di più. Penso che sia una questione di grip, anche se sappiamo che la Ducati di motore va molto forte e alla fine del rettilineo ha sempre tre o quattro km/h in più rispetto agli altri. Però credo che abbiano qualcosina anche a livello di grip e noi su quello dobbiamo lavorare".

Franco Morbidelli, oggi 12esimo, invece lo ha visto un pochino più in difficoltà rispetto alle prime due uscite con la Yamaha a novembre: "Morbidelli lo avevo visto molto bene sia a Valencia che a Jerez, molto meglio rispetto al 2018 con la Honda. Invece oggi qua gli sono stato un po' dietro e l'ho visto un pochino più in difficoltà. In Spagna mi sembrava più a suo agio, però è solo il primo giorno. Sicuramente quest'anno sarà molto più competitivo rispetto all'anno scorso con la Honda privata".

La Michelin ha portato anche alcune novità, anche se non troppo radicali. Valentino le proverà a partire da domani però: "Abbiamo delle gomme da provare sia davanti che dietro, ma le proveremo domani. Oggi abbiamo lavorato più per noi, ma penso che alcune soluzioni sulla carta possano essere interessanti, quindi sono curioso di provarle".

Un'altra novità è la piattaforma inerziale standard, ma anche su questo fronte il nove volte iridato non ha riscontrato grosse differenze: "Ora dobbiamo usare quella uguale per tutti, ma non ho notato nessuna differenze, in meglio o in peggio".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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