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Intervista

Valentino Rossi: "Corro in moto perché non avevamo i soldi per i kart 100, era destino"

Valentino Rossi, ai microfoni di Sky Sport, ha raccontato dei suoi inizi e di ciò che l'ha spinta a passare dai kart alle moto.

Valentino Rossi, Monster VR46 Kessel

Valentino Rossi, Monster VR46 Kessel

FotoSpeedy

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi è un vero e proprio simbolo del motociclismo moderno. Non c'è essere vivente sulla terra che non associ il suo nome alla MotoGP, eppure la sua carriera poteva essere molto diversa. Il Dottore, infatti, ha rischiato seriamente di non salire mai su una moto. Il motivo? Papà Graziano aveva paura.

A spiegarlo ci ha pensato lo stesso #46, che a margine della 12 Ore di Abu Dhabi ai microfoni di Sky Sport ha così dichiarato: "Graziano era un pilota di moto, poi ha avuto un incidente grave ed è diventato un pilota di macchine. Quando io avevo 6 anni lui correva con le auto. Lui aveva paura di farmi correre con le moto perché aveva avuto una carriera con molti infortuni e cadute, quindi lui mi parlava sempre di macchine o meglio go kart".

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Valentino ha poi raccontato come è nata quella deviazione sul percorso scelto dal padre che l'ha portato poi a diventare un pilota di moto: "Siamo arrivati ad un certo punto della mia carriera che avevo 10 anni e dovevo fare il salto di categoria e andare a correre con i 100, ci volevano molti soldi e Graziano mi ha detto che non ce l'avevamo. Nello stesso momento sono arrivate le mini-moto in Italia, quindi ho provato quelle, mi piaceva molto e quindi è stato un po' il destino. Va benissimo così. Con le macchine mi trovo bene, mi piacciono, vado anche abbastanza forte, però penso che con le moto vado un po' meglio".

Il Dottore però non ha mai mollato il suo primo amore: le auto. Infatti negli anni ha provato varie categorie ed è stato persino molto vicino ad un approdo in F1 con la Ferrari.

Il futuro per lui però sembra essere proprio su quattro ruote: "Non è un caso quello che faccio. Non salgo sulla macchina e comincio a guidare. Ho sempre speso del tempo della mia vita per andare forte con le auto, mi sono sempre allenato e ho provato tante macchine da corsa. Io nella mia testa ho sempre avuto l'idea fare qualche altro anno con le auto quando smetto con le moto perché, è vero che sono già vecchio anche per le macchine, però qualche altro anno lì ce l'ho. Abbiamo cercato tanto e secondo me l'Endurance è la categoria giusta. Ci sono delle belle macchine, questo tipo di gare mi sono sempre piaciute, quindi quando smetterò con le moto mi piacerebbe fare qualche anno a buon livello con le vetture".

 

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