Valentino: "Rompere il motore è una delusione al quadrato al Mugello"
Il guasto sul propulsore della sua M1 dovrebbe essere stato lo stesso di Lorenzo nel warm-up. Il dubbio è che si tratti di un lotto difettoso a livello di montaggio o materiali, ma è convinto che la Yamaha individuerà il problema. Intanto è a -37.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La delusione è davvero enorme per Valentino Rossi. Nei primi giri della gara del Mugello aveva dato la sensazione che oggi non ce ne fosse per nessuno, ma al nono giro il motore della sua Yamaha si è ammutolito in mezzo ad una vistosa fumata bianca, insieme alla quale sono svaniti tutti i sogni di gloria.
Era da parecchi anni che al "Dottore" non capitava un guasto tecnico in gara, ma quello di oggi è pesante, perché ha permesso a Jorge Lorenzo e Marc Marquez di fare doppietta e scappare nel Mondiale. Il tutto proprio a casa sua, al Mugello.
"E' un grandissimo peccato ed una grande delusione. Quando si rompe la moto in gara è sempre una grande delusione, perché negli ultimi anni succede davvero raramente. E' una delusione al quadrato perché è successo proprio qui al Mugello, perché c'era tanta gente ed una bella atmosfera. Ma è un peccato perché oggi avevo un gran passo e potevo vincere la gara. Dalla pole era stato tutto più facile, ma soprattutto mi sentivo molto bene con la moto" ha detto il pesarese.
Questo è un boccone davvero amaro da digerire, anche perché pure Lorenzo ha avuto un problema simile, ma nel warm-up. La sfortuna quindi gli ha proprio girato contro oggi: "Oggi avrei lottato per vincere la gara ed era il nostro obiettivo, però si è rotto il motore. Credo che sia successo lo stesso problema che è capitato a Lorenzo questa mattina, solo che a lui è capitato nel warm-up e a me in gara. Questa è una battuta d'arresto che pago molto cara, perché oggi Lorenzo e Marquez hanno fatto primo e secondo, quindi per il campionato è abbastanza pesante. Dall'altra parte però resta la consapevolezza di essere competitivi, perché ero molto forte. L'unica cosa che possiamo fare ora è aspettare Barcellona e sperare di essere così forti anche lì".
Riguardo al guasto al motore, c'è il sospetto che questo potesse essere un lotto difettoso a livello di materiali o di montaggio: "Abbiamo controllato i dati e non dovrebbe essere stato un problema di temperatura. Io credo che sia un lotto di motori che è venuto male per qualche ragione, legata a qualche materiale o a qualche problema di montaggio. Se ne sono rotti due nello stesso giorno, quando erano otto anni che non si rompevano, quindi non è normale".
La cosa positiva è che i propulsori che devono essere ancora punzonati (al momento ne ha utilizzati 3 dei 7 a disposizione), devono ancora essere chiusi, quindi c'è possibilità di intervento: "Non dovrebbe essere un grande problema, perché la Yamaha controllerà, ma anche perché credo che noi abbiamo solo tre motori già chiusi. I motori sono congelati, ma non sono stati ancora punzonati, quindi credo che nei prossimi giorni capiremo cosa è successo".
Quando poi è stato paragonato ad una squadra di calcio che gioca bene, ma poi prende goal e perde, Vale ha detto di non vederla troppo così, anche se 37 punti da recuperare sono tanti: "Non provo frustazione, perché essere più veloce dell'anno scorso mi dà più gusto, perché non devo pensare a limitare i danni, ma posso fare la mia gara. E questo è tutta un'altra cosa. Alla fine poi ho sbagliato una volta, come hanno fatto Lorenzo e Marquez. Questa è una botta di sfortuna, perché si è rotto il motore. Sono passate sei gare, quindi un terzo di campionato, e ci sono 37 punti da recuperare. Questa è la notizia peggiore, però ora bisogna solo concentrarsi e cercare di andare forte per battere Jorge e Marc. Il campionato è ancora lungo, quindi vedremo".
Inoltre non si è voluto sbilanciare su quello che vede come l'avversario più temibile tra Lorenzo e Marquez in questo momento: "Sono due moto molto diverse la Honda e la Yamaha, ma comunque sono vicine: la Honda va un pochino meno in accelerazione, ma è meglio in frenata. Secondo me alla fine del giro non c'è così tanta differenza. Lorenzo è in forma, ma oggi potevo batterlo. Li metterei tutti e due sullo stesso piano, ma quando sei 37 punti indietro devi solo pensare a dare il massimo in ogni turno di prova ed arrivare pronto alla gara alla domenica".
Se non altro resterà il ricordo e l'emozione di aver visto il Mugello tutto giallo per lui: "Negli ultimi due anni sono riuscito a tornare sul podio qui ed è emozionante perché puoi festeggiare davanti ai tifosi. Però l'anno scorso e due anni fa sono arrivato terzo e non ero mai in lotta per la vittoria. Oggi invece potevo farcela e sicuramente avrei lottato fino all'ultimo giro. E' stato comunque molto emozionante vedere tutta questa gente. Il giro in cui mi sono andato a schierare è stato una grande emozione, perché il Mugello era veramente tutto giallo. Questi sono comunque sono dei bei momenti, anche se rimane la frustrazione della sfortuna".
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