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Valentino: "Qui la M1 2016 è sembrata davvero più forte della nostra"

Il "Dottore" motiva il decimo posto di Jerez con dei grandi problemi di trazione, legati probabilmente alla temperatura, che hanno mandato in crisi anche l'anteriore. La speranza è di trovare delle risposte nei test di domani.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing logo
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Jack Miller, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Nell'arco di appena 12 mesi, il tracciato di Jerez de la Frontera si è trasformato da terreno di conquista a terreno di disfatta per Valentino Rossi e la Yamaha. Lo scorso anno il "Dottore" dominò proprio a casa degli spagnoli, mentre oggi ha chiuso il GP di Spagna al decimo posto, staccato di oltre 38" dal vincitore Dani Pedrosa e poco meno da Marc Marquez, che ha completato la doppietta Honda.

E' chiaro quindi che nel box della Casa di Iwata qualcosa è andato storto, perché anche Maverick Vinales ha vissuto una domenica nera, riuscendo però a limitare un po' di più i danni con il sesto posto ed un distacco di 24". Ovviamente quindi la disamina del "Dottore" è partita proprio dalle difficoltà che hanno portato a questa "Caporetto".

"Abbiamo litigato tutto il weekend con lo spinning, perché in uscita dalle curve avevamo difficoltà ad avere una buona trazione. Dopo il warm-up di questa mattina, abbiamo cercato di modificare la situazione per aiutare un po' la moto in uscita, anche perché eravamo preoccupati per la durata della gomma media al posteriore. La dura avremmo fatto veramente fatica ad usarla, ma con la media sapevamo di essere al limite sulla distanza di gara" ha spiegato il pesarese.

Il ragionamento era logico, ma non ha portato i frutti sperati: "Purtroppo non ha funzionato. Anzi, abbiamo fatto peggio perché la moto era veramente difficile da guidare e siamo andati in crisi anche con l'anteriore. Gli ultimi cinque o sei giri mi ha cominciato a vibrare tantissimo la gomma dietro, quindi ho dovuto solo provare ad arrivare in fondo, perché la sensazione era davvero brutta, sembrava che si stesse rompendo tutto".

Le aspettative erano ben altre, ma a questo punto l'unica cosa che si può fare è voltare pagina e cominciare già a pensare al test di domani: "Weekend difficile, non ce lo aspettavamo perché qui negli ultimi anni siamo sempre stati veloci. Ora bisognerà cercare di capire il perché e già dai test di domani, per essere competitivi a Le Mans".

Volendo guardare al bicchiere mezzo pieno, Valentino è almeno riuscito a mantenere la vetta della classifica iridata, anche se con appena 2 punti su Vinales: "Questa è una cosa molto positiva dopo una gara così, che non è stata una zero, ma quasi, perché sono comunque davanti. Anche Vinales ha fatto molta fatica e mi ha guadagnato pochi punti. Il vero recupero lo hanno fatto le due Honda, che hanno dominato tutto il weekend. La cosa più preoccupante è che le Honda sono andate molto forte, mentre noi abbiamo faticato per tutto il weekend. Qui però le cose cambiano da un giorno all'altro, quindi domani magari andrà già meglio".

Ora poi sembra esserci un nuovo protagonista pronto ad inserirsi nella corsa al titolo: "Quest'anno Pedrosa è molto in forma e io l'ho sempre messo tra i candidati alla battaglia per il titolo. Arrivava da un altro podio e qui a Jerez va veramente forte. Dani però non va forte solo qui, quindi ora anche lui è pericoloso allo stesso livello di Marquez e Vinales".

Inevitabilmente è stato fatto un paragone con Johann Zarco, che è riuscito a portare la Yamaha Tech 3 ai piedi del podio, usando anche la gomma media all'anteriore. Secondo Rossi però non è un confronto semplice: "Zarco guida in modo diverso rispetto a me e Vinales ed anche come corporatura è più piccolino, quindi usa la moto in modo differente. Qui però è sembrato davvero che la M1 2016 sia andata più forte ed effettivamente avrebbe un senso, perché l'anno scorso avevo vinto e invece quest'anno abbiamo faticato tutti e due. Sicuramente domani valuteremo tutto il possibile per cercare di risolvere questa situazione".

Maverick Vinales si è lamentato soprattutto dell'anteriore, ma secondo il 9 volte iridato è soprattutto la temperatura molto alta ad aver mandato in crisi la M1: "Quello che è successo a Vinales è stato abbastanza impressionante, perché stamattina volava e pomeriggio era in difficoltà. C'è da dire che nel warm-up le Honda avevano le gomme usate, quindi forse con quelle nuove sarebbero comunque state davanti. 20 gradi in più sull'asfalto all'ora della gara però hanno fatto sicuramente una grandissima differenza ed abbiamo sofferto di più di quello che ci aspettavamo".

Non poteva mancare un accenno all'ex compagno Jorge Lorenzo, che oggi ha firmato il suo primo podio con la Ducati: "Io ho sempre detto che Lorenzo è senza dubbio uno dei più forti. In questo weekend ha guidato bene, è sempre stato davanti ed ha fatto una bella gara dove in teoria la Ducati doveva essere più in difficoltà. Questo ci insegna che si fa veramente fatica ad azzeccare i pronostici: prima bisogna mettere la moto in pista e vedere come si comporta".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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