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Valentino promuove il primo motore nuovo Yamaha: "La moto è più facile da guidare"

Il "Dottore" pensa che con il propulsore provato oggi la M1 sia diventata migliore sia in inserimento di curva che in accelerazione, anche se rimane ancora un po' il problema del calo della gomma posteriore.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Se il buon giorno si vede dal mattino, in Casa Yamaha possono iniziare a sperare. Le indicazioni arrivate dalla prima giornata dei test collettivi sono state positive, con Maverick Vinales che ha staccato il miglior tempo, ma anche con Valentino Rossi che ha detto di aver gradito il primo dei due nuovi propulsori che la Casa di Iwata ha portato per la due giorni di prove in Spagna. Questo primo motore, infatti, sembra aver migliorato il comportamento della M1.

"E' stata una giornata abbastanza positiva, prima di tutto perché abbiamo avuto poco tempo, ma siamo riusciti a fare una quarantina di giri. Sono riuscito a provare il primo motore nuovo che abbiamo, che era la cosa più importante, e mi sono trovato subito abbastanza bene. E' un motore un po' più dolce, per cercare di far scivolare meno le gomme, ed è anche un po' diverso a livello di freno motore. Non è male, perché sono stato piuttosto veloce e mi sono trovato bene: la moto mi sembra più facile da guidare. Avevamo un altro pochino di cose da fare, ma poi ha piovuto, anche se l'importante era provare quello" ha detto il pesarese, terzo a poco più di quattro decimi dal compagno di squadra.

Il progresso quindi c'è stato, anche se rimane ancora un po' il problema del calo della gomma posteriore dopo qualche giro: "La moto è un po' più facile perché il motore aiuta sia in entrata di curva che in accelerazione. Però quello che ho visto è che le gomme dopo qualche giro scivolano abbastanza e quello è il nostro problema più grande. Mi sembra che come primo giorno abbiamo fatto un piccolo miglioramento, ma ancora bisogna migliorare perché dopo qualche giro scivoliamo tanto. E' anche vero che la pista era molto sporca e le condizioni non erano fantastiche, però mi è sembrato un miglioramento nella via giusta, anche se c'è ancora del lavoro da fare".   

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Domani ci sarà da valutare l'altro motore portato dalla Yamaha. Per le novità di ciclistica invece bisognerà attendere il 2019: "Per prima cosa domani abbiamo un altro motore da provare. Per quanto riguarda il telaio e il forcellone, secondo me non sono quelli i nostri problemi. La moto da quel punto di vista lì va bene per me, ma sicuramente ci sarà qualcosa di nuovo l'anno prossimo. Non nei test di quest'anno però".

Il bilancio di giornata comunque sembra molto positivo, soprattutto perché ha visto un grande impegno da parte della Yamaha: "La sensazione è positiva non tanto per quello che hanno portato qua, ma per l'impegno che ci stanno mettendo. Da venerdì sono arrivati molti ingegneri e secondo me c'è l'approccio giusto. Secondo me questi due test sono cruciali per lavorare bene a febbraio. Io e Maverick quindi dobbiamo dare le indicazioni giuste, ma è un buon primo giorno".

Oggi poi il "Dottore" ha dato uno sguardo anche ai suoi pupilli dell'Academy, promuovendo a pieni voti il debutto di Franco Morbidelli, sesto all'esordio con la Yamaha Petronas: "Molto bene Morbidelli, mi sembra già molto a suo agio sulla moto. Anche psicologicamente è una bella spinta salire su una moto più competitiva. Può essere un aiuto avere un altro pilota che va forte, perché hai più dati e più idee su cui lavorare. Poi con Franco abbiamo un buon rapporto".

Ma è orgoglioso anche di Pecco Bagnaia, 11esimo con la Ducati Pramac: "Secondo me è andato molto bene anche Bagnaia, perché ha fatto 1'32"3 e l'ho visto guidare. Gli sono stato dietro e guida già forte. Penso che sarà già un bel problema l'anno prossimo. Ma pure Mir, sono già veloci".

Infine, ha sottolineato di essere soddisfatto anche per la nascita del nuovo test team, perché ritiene che Jonas Folger sarà una risorsa preziosa: "Il test team nella MotoGP moderna è molto importante, soprattutto che giri in Europa. Il nostro di solito lavorava in Giappone, ma là le piste sono molto diverse. Ed è molto importante avere un pilota come Folger, che ha talento ed ha già guidato la Yamaha, quindi la può portare al limite come i piloti ufficiali. Sono molto contento che siamo riusciti ad organizzarlo. Credo che Jonas oggi provato la moto con cui ho corso io domenica: questi due giorni a lui servono soprattutto per riprendere il feeling con la MotoGP, ma ci ha già dato delle indicazioni interessanti".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

 

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