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Valentino preoccupato: "I tecnici Yamaha faticano tanto con l'elettronica"

Al "Dottore" è piaciuto il tracciato di Buriram e crede che ora la M1 sia ok a livello di telaio, ma che manchi ancora qualcosa a livello di elettronica: "In accelerazione sia le Honda che le Ducati sono più veloci di noi".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
La moto di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il casco di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

La tre giorni di test in Thailandia non è iniziata in maniera particolarmente esaltante per la Yamaha. La migliore delle M1 è stata quella di Valentino Rossi, che nel giorno del suo 39esimo compleanno si è dovuto accontentare solamente dell'ottavo tempo.

Come lui stesso ha sottolineato, il distacco dalla vetta è di soli tre decimi, ma è altrettanto vero che davanti a lui ci sono tre Honda e tre Ducati, che secondo lui in questo momento hanno un evidente vantaggio in accelerazione, dovuto ad uno sfruttamento migliore dell'elettronica.

"La prima sensazione non è male. La pista intanto è tenuta molto bene, è molto pulita e quindi c'è un buon grip. Le curve sono abbastanza belle e mi sembra divertenti. Mi trovo abbastanza bene con la moto, anche se il livello è altissimo e siamo tutti lì. Io sono a tre decimi, ma sono ottavo. Quindi c'è tanto da lavorare, soprattutto con le gomme usate" ha detto a caldo il "Dottore".

Se non altro, il tracciato di Buriram gli è piaciuto più di quanto si sarebbe aspettato dal ricordo della visita di qualche anno fa: "Mi ha sorpreso in positivo, nel senso che ero stato qui nel 2015 e questa pista me la ricordavo molto simile all'Austria, con molti rettilinei e molte curve strette. Fortunatamente quando guidi la moto, il feeling che hai è molto più simile all'Argentina, che è una pista che mi piace molto. Tecnicamente è una pista abbastanza facile ed è per questo che siamo tutti attaccati, quindi c'è molto da lavorare".

Se a livello di telaio c'è la convinzione che la M1 abbia fatto un passo avanti, sull'elettronica secondo il 9 volte iridato c'è ancora tanto da fare: "La moto mi ha dato un buon feeling e mi trovo abbastanza bene in tutte le fasi per quanto riguarda il telaio, però dobbiamo lavorare tanto per l'elettronica, perché in accelerazione sia le Honda che le Ducati sono più veloci di noi. E' dura perché oggi sono dietro a tre Ducati, pur avendo Lorenzo dietro. Iniziano ad essere in molti quelli che vanno forte e se si vuole lottare per il podio bisogna fare uno step".

Tra le altre cose, il pesarese non sembra convinto che possa essere trovata una soluzione in tempi brevi: "Personalmente sono abbastanza preoccupato, perché mi sembra che i nostri tecnici stiano facendo veramente tanta fatica con questa centralina della Magneti Marelli. La cosa bella dell'elettronica è che non parliamo di un telaio, di un forcellone o di un motore. E' una questione di numeri, quindi magari i problemi li risolvi anche in un giorno, ma non è così facile".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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