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Valentino: "Le Michelin non ti perdonano se sbagli"

Il "Dottore" ha interroto ad Austin una striscia senza ritiri che durava da Aragon 2014 con una caduta dopo tre giri. Ora è a 33 punti da Marquez, ma secondo lui le gomme francesi hanno riportato grande imprevedibilità in MotoGP.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Mirco Lazzari

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Terzo posto in griglia per Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Terzo posto in griglia per Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Il GP of the Americas di quest'anno rappresenta una sorta di gara storica per Valentino Rossi, anche se in senso negativo. Proprio in Texas, con una scivolata alla curva 2 dopo appena tre giri, si è fermata una striscia di risultati che lo vedeva prendere punti da ben 24 gare. L'ultimo ritiro, infatti, risaliva addirittura al GP di Aragon del 2014.

Per lui la gara di Austin si era messa subito in salita, a causa di un problema alla frizione in partenza: "Sono dispiaciuto, perché era stato un weekend positivo e pensavo di poter fare una bella gara. Ho avuto un problema in partenza perché ho bruciato la frizione, quindi nei primi due giri ho cercato di andare piano per non perderla del tutto. Però ero lì e mi sembrava che la frizione stesse smettendo di slittare".

Tra le altre cose, oggi la procedura di partenza è stata piuttosto lenta, ma il "Dottore" non pensa che questo possa aver inciso sul suo inconveniente: "Per qualche ragione che non sappiamo, quest'anno abbiamo qualche problema in più con la frizione. Forse è il nuovo software, con la mappatura di partenza o con quella del freno motore. Anche in Argentina la frizione è stata vicina a slittare. Però è anche vero che il commissario con la bandiera è stato molto lento a lasciare la pista e c'è voluta una vita prima che si accendesse il semaforo rosso. Però siccome in quei frangenti sei con la frizione completamente tirata, non credo che sia quello il problema".

Poi al terzo giro ecco il patatrac, anche se al pesarese non era parso di aver fatto nulla di diverso dal solito: "Iniziavo ad avere un buon feeling con la moto, poi sono arrivato alla curva 2 e sinceramente mi è sembrato di averla fatta come al solito, ma evidentemente ho fatto qualcosa di sbagliato. Probabilmente sono entrato più stretto, ho preso la buca e sono caduto".

Anche lui ha sottolineato la fine di una lunga striscia positiva, ma anche il fatto che quest'anno le gomme Michelin non perdonano il minimo errore: "Non sbagliavo in gara da Aragon 2014, quindi da un campionato e mezzo. Con le Bridgestone avevo molta sicurezza sul davanti: anche se facevi un errore, magari perdevi tempo, ma riuscivi a non cadere. Le Michelin sono diverse, perché sono molto performanti e sono divertenti, ma se sbagli non ti perdonano, quindi è più facile cadere".

Ora quindi si ritrova già a 33 punti dal leader Marc Marquez, ma la MotoGP quest'anno ha riscoperto le cadute, quindi nulla è perduto: "Sicuramente nei test Marc aveva fatto più fatica, ma questo è un campionato diverso, perché fino all'anno scorso non cadeva quasi mai nessuno. Nel 2015 sono caduto tre volte in 18 gare e quest'anno son già finito per terra tre volte, ma abbiamo fatto solo tre gare. Anche Lorenzo è scivolato diverse volte e questo vuol dire che ora sull'anteriore bisogna stare un po' più attenti, perché se sbagli cadi. Quindi è un campionato diverso, perché bisogna cercare di portare sempre dei punti a casa. Marquez è stato bravo perché è riuscito a non sbagliare e a vincere, quindi ha molto vantaggio".

Quando poi gli è stato chiesto se questo campionato strano potrà favorire la sua rimonta, il nove volte iridato però ha preferito non sbilanciarsi: "La cosa importante è lavorare bene sulla moto e cercare di migliorare il pacchetto per sfruttare queste gomme. Andiamo a Jerez, si torna su piste molto diverse, però non so neanche io cosa succederà".

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