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Valentino: "La Yamaha ha creduto alla centralina unica, gli altri la fanno funzionare come quella libera"

Il "Dottore" ha spiegato che secondo lui la Casa di Iwata è stata troppo soft nell'approccio alla centralina unica rispetto alla concorrenza, ma che piano piano si sta riallineando, quindi spera che la vittoria non sia troppo lontana.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il secondo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il secondo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Podio: il secondo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il secondo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Si può essere contenti dopo 19 gare senza vittorie? A sentir parlare Valentino Rossi alla vigilia del weeekend di Brno, dove la MotoGP torna in pista dopo la pausa estiva, si direbbe di sì. La Yamaha sembra finalmente aver trovato la strada da seguire per uscire dal tunnel e nelle ultime gare la M1 ha dato la sensazione di avvicinarsi al gradino più alto del podio.

In Germania il "Dottore" ha centrato il suo miglior risultato stagionale, chiudendo secondo e quindi si presenta al via della seconda parte di stagione occupando la piazza d'onore anche nel Mondiale, anche se distaziato curiosamente di 46 lunghezze dalla Honda di Marc Marquez. Il morale comunque è buono perché la sensazione è che manchi davvero poco per tornare a vincere e perché la M1 a Brno era stata competitiva anche nel 2017.

"Nelle ultime gare sono andato sempre abbastanza forte, soprattutto la gara del Sachsenring è stata positiva, perché ho fatto il mio miglior risultato stagionale. Però bisognerebbe cercare di diventare più competitivi e di migliorare l'ultimo pezzettino che ci manca per lottare per la vittoria. Però è anche molto importante lavorare bene durante il weekend per essere veloci alla domenica. L'obiettivo anche qua è cercare di salire sul podio" ha detto Valentino.

"L'anno scorso è stato un bel weekend: andavo forte ed ho fatto il secondo tempo dietro a Marquez di un decimo. In gara c'è stato il 'flag to flag' e io sono rientrato con un giro di ritardo, quindi ho mancato il podio. Per questo mi piacerebbe salirci quest'anno" ha detto.

QUando poi gli è stato chiesto se essendo alla decima gara della stagione non ci sia il timore che questo pezzettino debba essere aspettato fino alla fine dell'anno, ha detto: "Speriamo di no, nel senso che fortunatamente nell'ultimo periodo si è mosso qualcosa e stanno lavorando, anche se ci vuole un po' di tempo. Quest'anno stiamo comunque andando bene, perché siamo secondo e terzo in campionato. Il grande peccato in questo momento per me, per Vinales e per la Yamaha è che non vinciamo da un sacco di gara. Io sono abbastanza sicuro di cosa ci manca per fare l'ultimo steppettino, ma per farlo ci vuole un po' di tempo. Speriamo di essere competitivi per lottare per il podio in tutte le gare in questa seconda parte di stagione".

Il pesarese ha assicurato che nel box non si sente più pressione per i tanti mesi senza vittorie: "Io sono qua e continuo a correre per cercare di vincere. Anche se vinco, alla gara dopo mi piacerebbe rifarlo di nuovo, quindi più il tempo passa e peggio è. Però non è un grande problema. Nella squadra non si sente una pressione in più, perché tutti lavorano forte ed abbiamo fatto comunque delle belle gare quest'anno. Ci manca quel pelino per riuscire a vincere".

Ma forse è dovuto anche al fatto che pure lui vive più serenamente la cosa rispetto al passato: "Adesso sono più fortunato: quando ero più giovane, se facevo terzo ero disperato, mentre ora sono anche contento, quindi me la godo di più. Però la voglia di vincere è sempre quella, quindi bisogna cercare di fare sempre il massimo per stare tranquilli".

Infine, il 9 volte iridato non si è nascosto quando gli è stato domandato in cosa ha sbagliato la Casa di Iwata secondo lui: "La Yamaha ha sbagliato nell'approccio alla nuova centralina unica, perché è stata fatta dagli organizzatori del campionato per cercare di diminuire l'elettronica e il gap tra le moto ufficiali e quelle satellite, quindi avere delle gare più combattute. La Yamaha ci ha creduto, invece gli altri hanno trovato il modo di far funzionare questa come quella libera. La Honda e la Ducati hanno un approccio un po' più aggressivo, mentre la Yamaha è sempre più tranquilla ed è su questo che dobbiamo cercare di spronarla".

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

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