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Valentino: "L'ultima occasione per il decimo titolo? Non lo so!"

Il "Dottore" è carico in vista dell'inizio della nuova stagione e crede molto nel potenziale della nuova Yamaha, specialmente del telaio. Stima Vinales, ma lo tiene d'occhio: "Può essere un candidato al titolo".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Yamaha MotoGP

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
La moto di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Subito dopo la conclusione della conferenza stampa di presentazione della Yamaha M1 2017, Valentino Rossi si è concesso ancora ai media italiani per una lunga intervista. Ecco i concetti che il "Dottore" ha approfondito in vista della stagione che inizierà con i test di fine mese a Sepang.

Quanto è importante il risultato di questa stagione anche in vista della prossima?
"Negli ultimi tre anni sono sempre arrivato secondo, quindi bisognerebbe trovare il modo di fare quel pelino in più. Il mio obiettivo è cercare di lottare per il campionato e cercare di essere in corsa dall'inizio alla fine, essendo competitivo tutte le domeniche. Vedremo nei test come andrà la moto in confronto alle altre, vedremo dove saranno i nostri avversari, la Honda, la Ducati e la Suzuki. Poi bisognerebbe cercare di partire subito bene e di fare il massimo. Intanto di anni ce ne sono sicuramente due e poi vediamo, però il risultato di quest'anno sarà molto importante per il futuro".

In ballo c'è sempre il famigerato decimo titolo. Credi che questa sia l'ultima occasione?
"Non lo so. Sulla carta è difficile dire se sarà più facile o più difficile. Dipende da me e dalla squadra. Cercheremo di arrivare pronti in Qatar e cercheremo di rimanere concentrati per tutta la stagione. Questo è molto importante, perché l'anno scorso sono stato veloce. Ero competitivo su tante piste diverse, in condizioni diverse, ma ho fatto qualche errore di troppo e siamo stati anche un po' sfortunati, quindi dobbiamo cercare di fare meglio".

La sensazione è di avere di fronte un Valentino molto diverso rispetto a quello dell'anno scorso...
"Il campionato dell'anno scorso è stato molto diverso da quello del 2015. Ho passato un inverno abbastanza sereno e tranquillo. Approccio a questa stagione con più serenità e tranquillità".

Durante la presentazione è stato mostrato un video in cui tu e Maverick giocavate a scacchi. C'è già una mossa da fare per sorprendere lui, ma anche gli altri?
Vinales è andato subito molto forte sia a Valencia che a Sepang quando siamo andati a provare. Sicuramente anche prima c'era Lorenzo che era fortissimo, ma credo che Vinales sia altrettanto forte. Per adesso la mossa non la sa nessuno, prima bisognerà cercare di capire quanto possiamo essere competitivi, ma soprattutto bisogna essere più vicini a livello di punti rispetto all'anno scorso per giocarsi il campionato".

Jarvis ha detto che il suo obiettivo è riportare tutti e tre i titoli alla Yamaha. Il suo discorso mette pressione?
"Negli ultimi anni il nostro team è andato piuttosto bene, perché siamo sempre stati competitivi con entrambi i piloti. Nel 2015 abbiamo vinto tutti i Mondiali e l'anno scorso abbiamo centrato il titolo team, quindi vuol dire che siamo stati la coppia che ha fatto più punti. Naturalmente il campionato più importante per tutti è quello piloti e poi c'è il costruttori. L'anno scorso siamo arrivati secondo e terzo, quindi bisognerebbe cercare di fare un po' di più. Per me intanto sarebbe importante cercare di vincere delle gare e di vincerne più dell'anno scorso. Quello sarà un buon obiettivo".

L'anno scorso Marquez ha fatto molti punti nelle prime gare, che sono su piste su cui la Yamaha di solito fa un po' fatica...
"L'anno scorso Marquez è stato molto bravo all'inizio della stagione, perché ha vinto due gare ed ha fatto pochi errori. Austin e l'Argentina solitamente sono due piste molto favorevoli a Marc ed alla Honda. Però secondo me anche noi possiamo dire la nostra e credo che sarà fondamentale fare tanti punti all'inizio per essere sempre lì. Le prime gare sono sempre molto importanti, perché poi è difficile recuperare".

Oggi sembri più felice dell'arrivo di Vinales in Yamaha di quanto non lo fossi di quello di Lorenzo nel 2008. E' così? Può essere più facile la convivenza con Maverick dopo gli ultimi anni difficili con Jorge?
"Rispetto al 2008 sono cambiato molto io, ora sono più grande, poi ci si abitua a quando arriva un compagno di squadra molto forte. E' difficile, ma è anche bello perché ci sono tante motivazioni in più. Per quanto riguarda i rapporti, io sono sempre andato abbastanza d'accordo con Maverick e credo che sia un po' più facile che con Lorenzo. Anche se da quando sono tornato in Yamaha, prima della fine del campionato 2015, anche con Lorenzo c'era un rapporto buono. Poi abbiamo avuto un pochino di problemi nell'ultimo anno".

Quanto sarà importante l'esperienza accumulata l'anno scorso con le gomme Michelin?
"L'anno scorso le gomme sono la cosa che hanno fatto di più la differenza rispetto al passato. Ci hanno dato un campionato più movimentato da vedere, perché hanno vinto tanti piloti diversi. Weekend per weekend la situazione può cambiare e sarà sicuramente così anche quest'anno. La Michelin sta lavorando, soprattutto sull'anteriore, dove bisogna fare un po' meglio, ma il feeling con le gomme è piuttosto buono e saranno importanti anche quest'anno".

In Spagna si parla molto di Vinales come del nuovo avversario di Marquez più che di Valentino, non ti fa un po' strano?
"Penso che tra Vinales e Marquez ci sia una rivalità molto grande, perché hanno più o meno la stessa età e soprattutto sono cresciuti correndo contro nelle moto piccole. Credo che questa sia una bella cosa per il campionato e che sarà una bella sfida tra loro. Ognuno cerca di pensare per sé, per fare il massimo. Poi per Vinales penso che sia un grande avversario Marquez, così come Lorenzo, così come lo sono io. Credo che siamo tutti sullo stesso piano e che non ci sia uno in particolare".

L'anno scorso la Yamaha era parsa la moto più competitiva all'inizio dell'anno, poi la Honda ha recuperato molto. Pensi che la situazione sarà diversa quest'anno?
"Di solito anche la Yamaha migliora durante la stagione, sia per il buon lavoro che fa il team, ma anche per il materiale che ci portano. L'anno passato purtroppo non siamo riusciti a fare questo step. L'anno scorso poi ha fatto molto la differenza l'elettronica, perché all'inizio la Honda era molto in difficoltà con quella, poi quando sono riusciti a metterla a posto hanno fatto un grande step. Credo che questa sarà una stagione diversa, ma che comunque sarà importante il lavoro che ognuno farà sul suo software. E' vero che il cervello della moto è lo stesso, ma ognuno può fare delle modifiche, che possono aiutare soprattutto per gli ultimi dieci giri della gara, quindi credo che tutti lavoreranno molto su questa cosa. Dunque, speriamo di riuscire a fare un buono step da questo punto di vista".

Meregalli ha detto che avete cambiato diverse cose tra il test di Valencia, nel quale non eri parso troppo contento, e quello di Sepang. Cosa è cambiato a livello di feeling e sulla moto?
"Nel test in Malesia abbiamo avuto delle indicazioni più precise ed anche più positive sulla moto nuova. Soprattutto sul telaio abbiamo avuto un buon feedback ed abbiamo capito che lavorandoci un po', perché è diverso da quello del 2016, può avere un buon potenziale. Abbiamo fatto delle prove comparative e sia io che Maverick abbiamo deciso di usare la moto 2017. Però sarà molto importante vedere come vanno le cose nei prossimi tre giorni insieme agli altri, con in pista anche Honda, Ducati e Suzuki nelle stesse condizioni per capire il livello di tutti".

Hai detto che Maverick deve essere considerato un contendente al titolo. Puoi approfondire un po' questo argomento, spiegandoci perché lo pensi?
"Penso che Maverick possa essere un candidato per il titolo, perché è un pilota veloce e di grande talento, ma soprattutto perché è un pilota pronto per lottare per il titolo della MotoGP. Ha già alle spalle due anni in MotoGP e l'anno scorso con la Suzuki ha vinto ed ha fatto anche qualche podio. In campionato ha finito quarto, non troppo distante da Lorenzo, quindi credo che quest'anno con la Yamaha potrà essere più competitivo e lottare per il campionato".

Informazioni aggiuntive di German Garcia Casanova ed Oriol Puigdemont

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