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Valentino: "Alla fine ero un po' cotto, ma anche la M1 scivolava troppo"

Il "Dottore" pensa che il quinto posto al rientro dalla frattura di tibia e perone sia un grande risultato, ma aggiunge che è innegabile che in questo momento la Yamaha sia indietro rispetto a Ducati e Honda nel finale di gara.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Appena qualche giorno fa c'era anche chi dava del matto a Valentino Rossi solo per l'idea di voler provare ad andare a correre a Motorland Aragon, con la gara che si sarebbe disputata a soli 24 giorni dalla frattura rimediata in allenamento a tibia e perone.

Più lo si vedeva in sella alla sua Yamaha però è più però si è capito che il "Dottore" non era venuto in Spagna solamente per fare presenza. Ieri ha centrato l'accesso diretto alla Q2 e poi una strepitosa prima fila. In gara oggi ha lottato per il vertice per diversi giri e poi ha portato a casa un bel quinto posto, nella scia della M1 gemella di Maverick Vinales.

Un risultato che ha sorpreso lo stesso campione di Tavullia: "Sinceramente, non sapevo veramente se sarei riuscito a guidare, quindi è stato un grande risultato. Ogni giorno è andata meglio e già partire in prima fila è stata una grande soddisfazione. Da venerdì a sabato sono stato meglio con la gamba, invece oggi ho sofferto un po' lo stress di ieri, quindi avevo abbastanza male".

"In ogni caso è stata una bella gara, perché sono riuscito a partire bene e a stare sempre davanti. Fino ad un certo punto ho lottato per la vittoria con Lorenzo e Marquez, poi nella seconda parte di gara sapevo di dover soffrire un po' di più, anche per la gomma. Noi patiamo sempre la perdita di grip al posteriore negli ultimi giri. Però non me l'aspettavo di poter finire così nella Top 5" ha aggiunto, rivolgendo subito lo sguardo al futuro: "Adesso però è un momento molto importante e dobbiamo lavorare molto perché mi piacerebbe arrivare alla tripletta asiatica in buone condizioni per cercare di lottare per il podio".

Poi ha ribadito in un certo senso di essere lui stesso sorpreso della rapidità con cui è riuscito a recuperare: "Sicuramente ho ancora tanta voglia di correre e questo è molto importante. Credevo che fosse fondamentale rientrare qui, ma ho preso tutto con molta calma. Alla fine è stata la scelta giusta, anche se forse era un po' rischiosa. Poi sono contento anche perché a livello di DNA il mio corpo mi ha permesso di recuperare velocemente".

Tant'è vero che ha lasciato intendere che probabilmente non è stata solo la gamba a costringerlo a rallentare nel finale: "Io un po' per la gamba ho sofferto. Ero un po' cotto ed è normale, però nella seconda parte di gara facciamo fatica perché la moto scivola un po' troppo".

Poi è entrato un po' di più nel dettaglio di quelle che sono le difficoltà della sua Yamaha: "Secondo me la nostra moto è molto competitiva soprattutto in qualifica, ma soffriamo la seconda parte di gara, perché la Honda e la Ducati hanno trovato qualcosa a livello di elettronica che li mette in vantaggio rispetto a noi. Purtroppo è più importante la loro superiorità negli ultimi giri che la nostra in qualifica. Farei volentieri a cambio".

Secondo lui è normale quindi che anche Vinales si sia lamentato di un problema abbastanza simile: "Quando le cose non vanno come devono andare, si va tutti un po' in confusione. Ieri aveva fatto la pole e poi oggi in gara gli altri andavano più forte, quindi è stata una delusione, anche perché Maverick sperava di recuperare punti. Ma è una questione tecnica, perché ora negli ultimi giri gli altri vanno più forte".

Quando poi gli è stato chiesto se pensa che sia più importante il quinto posto di oggi o il quarto in Germania del 2010, ha detto: "Non saprei, perché nel 2010 in Germania stavo peggio, perché avevo male anche alla spalla, quindi avevo fatto una bella gara. E' vero che ora il livello in MotoGP è molto più bilanciato tra tutti, mentre invece qualche anno fa le moto ufficiali avevano più vantaggio. Diciamo che le metto sullo stesso piano".

Infine, riguardo alla corsa al titolo, non ha nascosto di vedere come grande favorito Marc Marquez: "Marquez nelle ultime gare sta dimostrando di essere veramente molto veloce in tutte le condizioni, quindi sarà difficile batterlo. Però tutto può succedere e Dovizioso quest'anno ha dimostrato di poter vincere. Però è dura, perché Marc mi sembra quello che va più forte".

Va detto poi che Valentino ha commentato anche le lamentele di Dani Pedrosa per la sua manovra difensiva sul rettilineo opposto, ma di quella vi parleremo a parte in un altro articolo...

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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