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Valentino: "E' andata meglio del previsto: speravo in un settimo posto e ho fatto sesto"

Il "Dottore" è riuscito a limitare i danni su una pista ostica per la Yamaha, risalendo dal 14esimo posto in griglia al sesto. Le Ducati però ora sono vicine al suo secondo posto iridato: "Realisticamente, mi passeranno, ma proveremo a resistere".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, con il disegno del suo circuito ideale

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, con il disegno del suo circuito ideale

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, imbocca la pit lane nel modo sbagliato, dopo una rottura
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Fans of Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Un sesto posto può ridare un pochino il sorriso anche se ti chiami Valentino Rossi? A quanto pare sì, soprattutto se conquistato in rimonta dal 14esimo posto in griglia. Ovviamente il "Dottore" non ha fatto i salti di gioia al termine della gara di oggi al Red Bull Ring, ma rispetto al disastro della qualifica di ieri la sua Yamaha è riuscito a fare un buon basso avanti, che almeno ha tolto un pochino l'amaro in bocca.

"Alla fine sono abbastanza contento della gara, perché mi sono anche divertito. Il sesto posto era il massimo che potevo fare, perché partivo troppo indietro e poi il mio passo non era comunque niente di speciale. Sono partito bene e sono contento di essere riuscito a districarmi nelle prime due curve, perché quando parti là dietro è anche pericoloso. Poi ho fatto anche una bella gara e ho fatto anche diversi sorpassi" ha detto Valentino, raccontando il suo GP d'Austria.

Ancora una volta il warm-up ha permesso di trovare una chiave per migliorare la situazione, anche se non abbastanza per stare con Marc Marquez e le due Ducati, che su questa pista avevano davvero un vantaggio abissale.

"Stamattina abbiamo provato una modifica di set-up che mi è piaciuto subito. Non tanto perché mi ha reso più veloce, ma perché mi ha permesso di essere più costante con la gomma usata. Ho fatto una gara tutta con il mio passo e sono riuscito a rimontare. Nei miei calcoli speravo in un settimo o ottavo posto e invece ho finito sesto, quindi anche meglio del previsto. Sapevamo che su questa pista avremmo dovuto soffrire tanto, ma spero che nelle prossime gare riusciremo ad essere un pochino più competitivi".

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Con il risultato odierno, che ha visto Jorge Lorenzo vincere ed Andrea Dovizioso chiudere terzo, gli sono rimasti solamente 12 punti di vantaggio sul maiorchino e 13 sul forlivese (Marquez intanto è scappato a +59). Tenere dietro le due Rosse fino alla fine della stagione quindi non sarà per niente facile.

"Realisticamente, credo che le Ducati mi batteranno entrambe, perché ora sono vicine e sono più veloci. Però credo anche che su altre piste soffriremo meno. E' chiaro che a me piacerebbe sempre lottare per il podio e quasi su tutte le piste loro tre sono stati più veloci quest'anno, quindi sarà dura. Però ci dobbiamo provare e spero che nelle prossime piste, più guidate, possiamo essere più vicini".

La prossima tappa è a Silverstone, dove nel 2017 aveva battagliato per la vittoria quasi fino alla fine, cedendo solo nel finale a Dovizioso ed alla M1 gemella di Maverick Vinales.

"L'anno scorso quella di Silverstone è stata una delle gare più belle: sono partito in prima fila e sono andato davanti. Ho fatto 16 giri in testa e ad un certo punto ho anche pensato di vincere, poi però Dovizioso e Vinales mi hanno battuto. Noi possiamo essere veloci, ma bisognerà vedere se anche lì Marquez e le Ducati saranno più veloci dell'anno scorso".

Prima però ci sarà un test a Misano, nel quale però non si aspetta di trovare grosse novità da parte della Yamaha, nonostante le scuse arrivate ieri dai vertici di Iwata per questo momento di pesante crisi tecnica.

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"Purtroppo non credo, ma l'importante è cominciare a provare qualcosa. Misano sarà ancora più importante perché è la gara di casa. Ma non penso che in questi due test potremo fare una grande svolta. L'anno scorso a Misano non avevo corso perché mi ero fatto male, quindi sarebbe bello riuscire a fare un bel risultato anche per tutta la gente che verrà. Però prima di Misano pensiamo al test e a Silverstone".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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