Rossi: "Bella rimonta, ma siamo più o meno al livello del 2018"
Dopo aver concluso il GP del Qatar al quinto posto in rimonta, il "Dottore" ha lanciato l'allarme, spiegando che i problemi in accelerazione della Yamaha si amplificano in gara, proprio come lo scorso anno.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Ormai la cosa non dovrebbe più stupirci, anche se stavolta la cosa appariva davvero complicata. Eppure, ancora una volta, Valentino Rossi è riuscito a tirare fuori un coniglio dal cilindro alla domenica, dopo un weekend da dimenticare.
Sia chiaro, non è che ci sia troppo da festeggiare per un quinto posto, ma per come si era messo il fine settimana del GP del Qatar sembra quasi una manna dal cielo. Soprattutto se si considera che ieri quella del "Dottore" era la peggior Yamaha in griglia, in 14esima posizione, ma oggi si è piazzata davanti anche a quella del poleman Maverick Viñales.
Il pesarese quindi è soddisfatto della sua rimonta e del ritardo di appena sei decimi sul vincitore: "Sono contento, è stata una bella gara, soprattutto dopo un weekend in cui abbiamo sofferto tanto. Ho fatto una bella rimonta da dietro e mi sono divertito molto, perché ho fatto molti sorpassi. Nell'ultima parte di gara sono stato veloce e sono arrivato solo a sei decimi dalla vittoria, peccato solo che ci fossero quattro moto davanti a me, quindi ho fatto solo quinto. Però è un buon quinto posto per iniziare la stagione".
Nonostante il miglioramento trovato oggi, il nove volte iridato inizia a covare il serio timore che in realtà sia cambiato poco rispetto al 2018: "Da ieri abbiamo lavorato molto sul bilanciamento della moto, perché ero molto in difficoltà con la gomma davanti. Già dal Warm-Up le cose sono andate meglio e poi sono andate bene anche alla sera, perché la gomma ha lavorato bene e sono riuscito a spingere fino alla fine della gara per rimontare. Però secondo me siamo ancora più o meno al livello dell'anno scorso, se vogliamo arrivare più avanti, dobbiamo migliorare. Dobbiamo trovare il modo di essere più competitivi anche in qualifica".
E i problemi della M1 sono sempre quelli noti ormai da troppo tempo: "Rispetto alle altre moto ufficiali, perdiamo tanto in accelerazione e perdiamo tanto a livello di grip. E' su quello che dobbiamo lavorare".
Quando poi gli è stato chiesto come si spiega il fatto che oggi lui abbia fatto un passo avanti e che invece sia sprofondato Vinales, ha aggiunto: "Per me ieri è stato impressionante quello che ha fatto Maverick, perché ha fatto due giri capolavoro. Invece in gara abbiamo più problemi quando siamo in mezzo agli altri, perché le altre moto ufficiali riescono ad uscire meglio dalle curve ed hanno più accelerazione. Diventa molto difficile, perché così non ce la fai mai a sorpassare. Io sono riuscito a migliorare, quindi sono andato un po' meglio di lui. Ma ormai in MotoGP è così, può cambiare tutto da un turno all'altro. Da una parte sono contento, perché ho fatto una bella gara, ma sono anche preoccupato, perché il nostro livello è quello dell'anno scorso".
Infine, ha detto la sua su queste gare molto "strategiche", nelle quali i piloti devono aspettare ad attaccare per preservare le gomme: "Quelli davanti fanno un po' di strategia, ma non è una scelta. Non puoi sempre spingere al massimo. Però gli ultimi giri eravamo sull'1'55" basso, quindi siamo andati forte. Purtroppo se parti al massimo, lo paghi negli ultimi giri, quindi devi preservare le gomme. Fa parte del gioco, non so cosa si potrebbe fare per migliorare".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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