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Valentino ancora duro: "Yamaha si scusa con noi? Bene. Ma sarebbe più importante che migliorasse la moto!"

Rossi risponde alle scuse della Yamaha arrivate questo pomeriggio. Il "Dottore" non è nemmeno riuscito a superare la Q1 e domani partirà in 14esima posizione.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Una Qualifica che definire deludente sarebbe riduttivo ha bloccato Valentino Rossi in 14esima posizione assoluta, una delle peggiori prestazioni del "Dottore" da quando corre per il team Yamaha ufficiale.

E' accaduto oggi al Red Bull Ring, sede del Gran Premio d'Austria, con Valentino che è stato costretto a prendere parte alla Q1 dopo non essere riuscito a chiudere entro le Libere 3 nella Top 10 complessiva.

Per il talento che ha Rossi, qualificarsi per la Q2 poteva sembrare un'apparente formalità, invece le difficoltà tecniche e di elettronica che sta attraversando ora Yamaha lo ha fermato al termine della prima parte delle Qualifiche.

Al termine delle prove ufficiali, Valentino ha provato ancora una volta ad analizzare quali siano i problemi che attanagliano le M1 ufficiali.

"Fino al 2015, quando i nostri ingegneri giapponesi hanno lavorato con la centralina giapponese, erano molto bravi. Come elettronica eravamo a posto. I problemi sono iniziati quando abbiamo dovuto usare la centralina unica Magneti Marelli. Sembra che loro facciano fatica a dialogare con questo software. Quindi forse è questo il problema".

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Le prestazioni dei piloti di Iwata sono state così deludenti da indurre i vertici del team a scusarsi con loro. Le M1 sono in grave crisi di elettronica e al Red Bull Ring mancano d'accelerazione. Honda e Ducati sono molto più prestazionali, tanto da aver inflitto alle M1 ufficiali oltre 1".

"Ho saputo ora che la Yamaha si è scusata con noi. L'abbiamo presa positivamente questa cosa, data la situazione. Io li ringrazio. E' una cosa bella. L'importante però non sono tanto le scuse, quanto mettere a posto veramente la moto. Ci vorrebbero risultati presto, perché da quel punto di vista siamo molto in ritardo. Ducati e Honda hanno fatto certe mosse molto prima di noi e sarà complicato recuperare terreno. Sarebbe bello però vedere qualcosa. Le scuse... sì, grazie, ma sarebbe bello fare un bello step prima della fine dell'anno".

Valentino cerca poi di rendere meno amara la giornata del suo team affermando che l'attuale base della M1 è ottima. Con un'elettronica differente e sviluppata in maniera più efficace lui e Vinales potrebbero tornare a lottare per il vertice. "Secondo me la base attuale di questa moto, assieme a un'elettronica che funziona come quelle di Honda e Ducati, non ha nulla da invidiare alle altre. Dovremmo migliorare lì e secondo me dovrebbe bastare. Ma dovremo vedere".

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