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Valentino: "A 5 giri dalla fine ci ho creduto, ma Dovi era più veloce"

Il "Dottore" ha centrato l'obiettivo del podio, ma ancora una volta ha pagato il calo della gomma posteriore nel finale della corsa. Per questo, anche se è solo a -26, continua a credere che sia difficile portare a casa il titolo.

Podio: il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team, il secondo classificato Maverick Viñal
Il secondo qualificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il terzo qualificato Cal Crutchlow, Team LCR Honda, il secondo qualificato Valentino Rossi, Yamaha F
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il secondo qualificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Non è bastata una grande gara oggi a Silverstone per permettere a Valentino Rossi di centrare la sua seconda vittoria stagionale. Il "Dottore" è scattato benissimo dalla prima fila e si è portato al comando, rimanendo davanti per ben 17 dei 20 giri in programma per il GP di Gran Bretagna.

Ancora una volta però nei giri finali ha dovuto fare i conti con il calo della gomma posteriore della sua M1, quindi si è dovuto inchinare alla Ducati di Andrea Dovizioso ed alla moto gemella di Maverick Vinales, che aveva deciso anche di calzare una mescola più morbida.

Il ripresentarsi di questo problema, seppur più lieve, lo tiene sempre piuttosto cauto riguardo alle sue possibilità iridate, anche se ora, complice il ritiro di Marc Marquez, è più vicino alla vetta, a -26 da Dovizioso.

"Tutti i weekend è una sorpresa, perché non sappiamo mai se saremo competitivi e come andrà la moto. Durante i test di Misano abbiamo fatto dei passi avanti con il degrado della gomma dietro. C'è da dire che prima dell'Austria, che è stata una gara molto negativa, a Brno siamo andati molto forte e senza l'errore con il flag to flag ero veloce. Quindi in due delle ultime tre gare siamo stati competitivi. Non siamo lontani e naturalmente daremo il massimo per provarci, però rimango abbastanza scettico per il Mondiale, anche perché sono quarto" ha detto subito dopo la conferenza stampa di oggi.

"Ho questo problema negli ultimi giri, sappiamo cos'è, ma ci vuole un po' di tempo per risolverlo perché non è così facile. Magari se ci riusciamo prima della fine dell'anno, più che per il Mondiale mi piacerebbe lottare per la vittoria come oggi o per il podio" ha aggiunto.

Riguardo alla gara di oggi, a cinque giri dalla fine aveva anche iniziato a crederci, perché era riuscito a gestire abbastanza bene le gomme, ma nel finale purtroppo non ha potuto fare nulla per replicare agli attacchi di Dovizioso e Vinales.

"Mi sarebbe piaciuto partire dietro a Marquez o dietro a Crutchlow, perché mi sarei fatto un po' 'portare' da loro, ma naturalmente quando speri queste cose, poi succede sempre il contrario. E' andata bene così, intanto perché quando sei davanti stai lontano dai guai. Poi non ho tirato al 100%, nel senso che ho cercato di guidare forte, ma in maniera dolce e senza far pattinare troppo la gomma posteriore, perché sembra che quest'anno bisogna fare così".

Comunque ero a posto, perché il mio passo mi permetteva di stare davanti e con il passare dei giri prendevo anche confidenza. C'è mancanto poco e a cinque giri dalla fine ci ho creduto, perché avevo anche pensato che Dovi sarebbe stato più attendo sapendo che Marquez era fuori, ma era troppo più veloce alla fine. Stiamo parlando veramente di poco, perché io ho dovuto rallentare tre o quattro decimi, ma mi ha fregato".

Come detto, oggi c'è stato anche il ko di Marc Marquez, tradito dal motore della sua Honda. Un episodio che ha ricordato a Valentino quello che era successo a lui al Mugello lo scorso anno. Secondo lui comunque lo spagnolo ha la scorza dura e resta uno dei favoriti per il titolo.

"Capisco la sua delusione, perché è successo anche a me l'anno scorso ed è una cosa che ti fa disperare, perché sai che molto probabilmente le altre non si romperanno mai. La caduta intanto sai che è colpa tua e che poi può capitare anche agli altri. La rottura del motore negli ultimi anni succede pochissimo, quindi sono tanti punti che vanno via, ma Marc rimane comunque il favorito insieme a Dovi".

Anche se l'obiettivo dichiarato è stato raggiunto, perché era il podio, veder sfuggire una vittoria dopo aver comandato fino a tre giri dalla fine lascia sempre un pizzico di rammarico. Però c'è anche la consapevolezza di aver fatto il massimo con il pacchetto a disposizione oggi.

"Se sono un po' deluso è perché probabilmente ho fatto una gara al di sopra di quello che mi sarei aspettato. Però domani sarò sereno perché io ho dato il massimo, non ho fatto nessun errore e più di così oggi non potevo fare. Dobbiamo migliorare tecnicamente per avere quel pelino in più che ci manca negli ultimi giri. Spero di dare il mio apporto alla Yamaha, perché insieme possiamo fare uno step".

Ora la speranza è di ritrovarsi di nuovo a battagliare con Dovizioso anche nella prossima gara, che è quella di casa a Misano. Magari questa volta facendo finire il duello in un altro modo...

"Sarà bello per l'Italia, perché io, la Ducati e Dovi siamo quelli che hanno più tifosi. Dovremmo fare un'altra bella gara, perché al Mugello non sono riuscito a salire sul podio, quindi darò il massimo per farlo a Misano. Speriamo magari di potercela giocare all'ultimo giro, magari ancora con Dovi".

Anche perché lui si diverte quando è in bagarre con il pilota della Ducati: "Io mi trovo bene con lui, perché abbiamo rispetto reciproco e lui è un pilota leale, nel senso che è aggressivo, ma mai troppo. E' un buon avversario".

E al ducatista ha dedicato anche il suo ultimo pensiero, dicendo che probabilmente è arrivato il suo momento: "Diciamo che dopo tanti anni che non vinceva, gli ho detto che adesso mi sembra che ci abbia preso gusto. Un pochino mi ha stupito, però ha sempre avuto una grandissima dedizione al lavoro ed anche talento, quindi sembra essere arrivato il suo momento".

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