Il percorso di rientro in
MotoGp per la
Suzuki sembra molto più lungo del previsto. La Casa di Hamamatsu, impegnata in questi giorni nei primi test a porte aperte con la
MotoGp sulla cui evoluzione vi scriviamo da tempo, ha appena dichiarato apertamente che il rientro in
MotoGp avverrà nel 2015! Sì, questa suonerebbe proprio come una bella doccia fredda per gli appassionati del marchio e per l’ambiente della classe regina, bisognosa mai come oggi di Case impegnate direttamente nella massima serie.
Lo stringato comunicato stampa diffuso da
Suzuki riporta testualmente: "
Dopo due anni dalla sospensione delle attività iniziata nel 2012, La Suzuki Motor Corporation ha deciso di partecipare con il proprio test team ai test collettivi che si terranno sul Circuito di Catalunya in Spagna. Sulla scorta di ulteriori test di sviluppo che si terranno su circuiti in Giappone e non, la Suzuki tornerà a partecipare al Campionato MotoGP nel 2015".
Viene da domandarsi quali siano i motivi che spingono la
Suzuki ad aspettare un altro anno intero prima di far debuttare la moto in gara. Possibile che lo sviluppo della moto, che in realtà non si è mai arrestato, poiché già nella primavera del 2012, a pochi mesi dal ritiro dalle gare, la
Suzuki MotoGp era già in pista, sia così indietro da imporre ancora un anno di test?
Se così fosse, però, la
Suzuki non avrebbe nessun interesse a scoprire le sue carte così in anticipo portando la moto a
Montmelò dopo i test a porte chiuse a
Motegi, perché il ritorno di immagine potrebbe essere indubbiamente negativo. Ma allora, perché dichiarare ancor prima di far girare la moto insieme alle altre
MotoGp, che si tornerà alle gare solo nel 2015?
Le ipotesi plausibili sono due: o la
Suzuki vuol mettere le mani avanti, preannunciando che la moto è ancora da sviluppare in modo da limitare i danni nel caso in cui le prestazioni in pista non siano all’altezza delle concorrenti, oppure la Casa di Hamamatsu vuole politicamente far leva sulla
Dorna che, come sappiamo, non ha previsto un posto in griglia nel 2014 per la
Suzuki, a meno che non decida di partecipare attraverso un’altra squadra già iscritta al campionato.
In tutti e due i casi, ovviamente, se i test di questa settimana dovessero rivelare che la
Suzuki 1000 MotoGp è già competitiva nei confronti delle avversarie, ci sarebbe tutto il tempo per un ripensamento, sia da parte della Casa che da parte della Dorna, per trovare un posto in griglia alla quattro cilindri in linea giapponese.
Beh, già questa però è una notizia interessante, poiché significherebbe che la casa di Hamamatsu ha abbandonato il progetto del quattro cilindri a V che spingeva la GSV 800 fino al 2011, in favore di un motore più vicino alle esigenze dei prodotti stradali. Ma allora, visto quello che stanno facendo anche
Honda e Yamaha, non ce ne sarebbe abbastanza per attendersi presto una nuova revisione del regolamento tecnico di MotoGp e CRT? Vi terremo aggiornati nei prossimi giorni.
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