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Test MotoGP Qatar 2, Giorno 2: Vinales nella tripletta Yamaha

Le M1 hanno monopolizzato le prime tre posizioni con Vinales, Morbidelli e Quartararo, ma il record di Miller ha retto. La Ducati comunque è vicina con Bagnaia. Ancora bene l'Aprilia, quinta con Aleix Espargaro davanti alle due Suzuki. E risale la china anche Rossi, ottavo ma a sette decimi dalle altre Yamaha. Alex Marquez cade e si procura una microfrattura al piede destro.

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il record realizzato ieri da Jack Miller è rimasto imbattuto nella seconda giornata del secondo test collettivo della MotoGP in Qatar, ma ancora una volta sono state le Yamaha ed una Ducati a contendersi la vetta della classifica, in un duello che ha visto prevalere le M1.

Negli anni passati, Maverick Vinales ci aveva abituati ad essere uno specialista dei test, invece in questo 2021 ha dovuto attendere la penultima giornata per mettere tutti in fila con un 1'53"244 realizzato proprio negli ultimi dieci minuti. Il tutto dopo aver mostrato anche un ottimo passo nel corso della sessione.

Quella dello spagnolo però non è stata l'ultima zampata della serata, perché quasi a tempo scaduto è stato Franco Morbidelli a portare in seconda posizione la sua Yamaha Petronas, fermandosi a soli 79 millesimi dal capolista. Entrambi hanno così beffato Fabio Quartararo, che aveva quasi copiato il tempo che ieri gli era valso la seconda piazza, ma con il suo 1'53"398 ha comunque partecipato alla tripletta Yamaha. La Casa di Iwata, tra le altre cose, ha anche portato al debutto un nuovo parafango molto interessante.

A fare da "spettatore" al duello tra le due M1 c'è Pecco Bagnaia. Il pilota della Ducati aveva già mostrato un passo molto interessante nei giorni scorsi, ma oggi è riuscito anche a piazzare un time attack di alto livello, chiudendo ad appena un paio di decimi dalla vetta. Questa volta invece è stato meno brillante il suo compagno Jack Miller, che si è dovuto accontentare dell'11esimo tempo a 1"1, ma probabilmente non ha fatto una vera e propria simulazione di qualifica.

Continua a stupire però anche l'Aprilia, con Aleix Espargaro che oggi ha issato la RS-GP in quinta posizione, accreditato di un ottimo 1'53"640. La nuova creatura della Casa di Noale sembra sempre di più avere tutte le carte in regola per diventare la grande rivelazione di questo 2021. O almeno sembra avere il potenziale per fare qualcosa di importante nelle prime due gare della stagione a Losail.

Se ieri avevano avuto qualche difficoltà da questo punto di vista, oggi hanno fatto uno step importante dal punto di vista del time attack entrambi i piloti della Suzuki, che si sono andati attestare in sesta ed in settima posizione, riuscendo entrambi finalmente ad ingrangere il muro dell'1'54". In 1'53"827, il campione del mondo Joan Mir precede di appena 33 millesimi la GSX-RR gemella di Alex Rins.

Rispetto a ieri, Valentino Rossi è riuscito a fare un grande passo avanti: Anche se per appena 7 millesimi, anche lui ha finalmente abbattuto il muro dell'1'54" in 1'53"993 e in questo modo si è piazzato agevolmente nelle posizioni di testa, chiudendo ottavo. Se si vuole trovare un neo a questa giornata è il gap dalle altre tre M1 di sette decimi, ancora un po' troppo ampio.

Nella top 10 poi c'è spazio anche per l'altra Ducati di Johann Zarco, ma soprattutto per la Honda di Pol Espargaro. Oggi lo spagnolo è incappato nella sua prima caduta in sella alla RC213V, ma poi non si è perso d'animo e per diversi minuti si era anche preso la vetta della classifica. Ma soprattutto ha mostrato un ritmo niente male, riuscendo a completare un buon run con diversi giri sul ritmo dell'1'54".

In casa Honda però non è stata una giornata particolarmente fortunata, soprattutto per l'infortunio di Alex Marquez: lo spagnolo è stato vittima di un highside alla curva 9 e all'inizio sembrava non si fosse fatto nulla, infatti era stato riportato ai box come passeggero sulla KTM di Iker Lecuona (era stata esposta la bandiera rossa). Tuttavia, i successivi accertamenti hanno evidenziato una microfrattura del quarto metacarpo del piede destro.

Quella di Alex non è stata la sola caduta in casa Honda, perché a terra c'è finito anche il collaudatore Stefan Bradl, che già non era particolarmente in forma dopo la scivolata di ieri. Ma non è il solo, perché all'elenco si è aggiunto anche Jorge Martin, che però si è consolato con un 14esimo tempo che gli è valso la palma di miglior rookie, anche se per appena 14 millesimi ai danni di Enea Bastianini. Tra l'altro, ad un paio d'ore dal termine si erano portati entrambi nella top 10, respirando per la prima volta l'aria dell'alta classifica. Più attardato invece Luca Marini, 20esimo e mezzo secondo più indietro.

A livello di time attack continuano a fare una grande fatica le KTM ed oggi il più veloce tra i piloti delle RC16 è stato Brad Binder, anche se non è andato oltre al 16esimo tempo in 1'54"691. L'unica buona notizia è che Danilo Petrucci è riuscito ad allinearsi alle prestazioni dei piloti ufficiali, perché è stato appena due decimi più lento del sudafricano ed uno rispetto a Miguel Oliveira che lo precede.

In coda al gruppo poi troviamo anche Lorenzo Savadori, che sta pagando un problema ad una spalla, che gli impedisce di essere troppo competitivo nonostante una Aprilia davvero veloce. Per lui oggi c'è stata anche una scivolata ed il 23esimo tempo a fine giornata.

I tempi a fine giornata

Pos Pilota Moto Tempo Giri
1 Maverick Vinales Yamaha 1'53”244 58
2 Franco Morbidelli Yamaha 1'53”323 62
3 Fabio Quartararo Yamaha 1'53”398 52
4 Pecco Bagnaia Ducati 1'53”444 53
5 Aleix Espargaro Aprilia 1'53”640 56
6 Joan Mir Suzuki 1'53”827 37
7 Alex Rins Suzuki 1'53”860 44
8 Valentino Rossi Yamaha 1'53”993 52
9 Johann Zarco Ducati 1'54”056 71
10 Pol Espargaro Honda 1'54”103 65
11 Jack Miller Ducati 1'54”347 58
12 Takaaki Nakagami Honda 1'54”348 52
13 Stefan Bradl Honda 1'54”427 45
14 Jorge Martin Ducati 1'54”483 42
15 Enea Bastianini Ducati 1'54”505 38
16 Brad Binder KTM 1'54”691 56
17 Alex Marquez Honda 1'54”692 36
18 Miguel Oliveira KTM 1'54”735 48
19 Danilo Petrucci KTM 1'54”895 49
20 Luca Marini Ducati 1'55”022 53
21 Yamaha Test 1 Yamaha 1'55”080 40
22 Iker Lecuona KTM 1'55”195 40
23 Lorenzo Savadori Aprilia 1'55”754 40
24 Yamaha Test 3 Yamaha 1'55”831 12
25 Sylvain Guintoli Suzuki 1'56”006 57
26 Dani Pedrosa KTM 1'56”706 29
27 Michele Pirro Ducati 1'56”732 24
28 Yamaha Test 2 Yamaha 1'57”409 53
29 Takuya Tsuda Suzuki 1'58”437 24

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