Test MotoGP Losail, Giorno 2: Rins e la Suzuki al top, stupisce Quartararo terzo!
La GSX-RR e lo spagnolo ormai sono sempre di più una presenza fissa nelle posizioni di vertice ed oggi hanno preceduto le due Yamaha di Vinales e del francese. Quarto Petrucci davanti a Marquez. Indietro Rossi e Lorenzo.
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo essere stato più volte secondi in questo pre-campionato, finalmente Alex Rins e la Suzuki si sono messi davanti a tutti nella seconda giornata dei test collettivi della MotoGP in Qatar, che ha riservato non poche sorprese, con diversi nomi che si sono inseriti in posizioni in cui non siamo abituati a vederli.
Se quella dello spagnolo ormai è una conferma, visto che molti lo indicano addirittura come un possibile outsider nella corsa al titolo, forte anche di una GSX-RR cresciuta davvero tanto negli ultimi mesi, la grande rivelazione di giornata (o della serata, visto l'orario) è senza ombra di dubbio Fabio Quartararo.
Il rookie francese è riuscito a staccare addirittura il terzo tempo con la sua Yamaha Petronas, alle spalle della M1 ufficiale di Maverick Vinales (che oggi ha provato un nuovo codone più snello) di appena tre decimi. Una prestazione con conferma che probabilmente la Casa di Iwata ci ha visto giusto decidendo di schierare una quarta moto in versione 2019 anche per lui.
Per i giapponesi è sicuramente un segnale importante essere riusciti a piazzare due moto nelle prime tre posizioni, ma l'altro lato della medaglia è che invece sono decisamente più attardate le altre due M1 di Franco Morbidelli e di Valentino Rossi: l'ex iridato della Moto2 è 13esimo a 0"9, mentre il "Dottore" si ritrova addirittura 19esimo a 1"2.
L'ultimo ad essere sceso sotto al muro dell'1'55" è Danilo Petrucci, che oggi ha provato anche un paio di soluzioni interessanti sulla sua Ducati. Per prima cosa, ha montato sulla sua Desmosedici GP lo splitter davanti alla ruota anteriore che ieri aveva testato Jack Miller (oggi 12esimo), ma poi anche una soluzione aerodinamica inedita, una sorta di carenatura per la gomma anteriore. Sarà interessante quindi sentire i suoi feedback questa sera.
Rispetto a ieri sembra aver fatto un passo avanti deciso Marc Marquez: lo spagnolo è arrivato molto vicino ad abbattere il muro dell'1'55", realizzando un 1'55"004 proprio quando montava la nuova carena che gli è stata portata dalla Honda. Il secondo tolto e la quinta posizione possono probabilmente fargli tirare un sospiro di sollievo riguardo alle difficoltà di cui aveva parlato ieri.
Più in difficoltà invece Jorge Lorenzo, che anche oggi non è riuscito a fare meglio del 18esimo tempo, confermando di avere ancora delle difficoltà di adattamento alla RC213V (ieri ha detto di dover lavorare ancora molto sull'ergonomia) e probabilmente un po' di dolore allo scafoide operato un mese fa. O almeno sembra dire questo il suo distacco di 1"1.
L'altra sorpresa di giornata è il sesto tempo di Aleix Espargaro, bravissimo a spingere l'Aprilia addirittura fino ad un tempo di 1'55"173. Una prestazione notevole, che gli ha permesso di distanziare di mezzo secondo il nuovo arrivato per la Casa di Noale, Andrea Iannone, che invece occupa la 16esima posizione. La cosa più importante è che, dopo un 2018 difficile, sembra che questa volta sia stata presa la strada giusta per lo sviluppo della RS-GP.
Bisogna scorrere invece la classifica fino all'ottava posizione per trovare la Ducati del vice-campione del mondo Andrea Dovizioso, che comunque con il suo 1'55"205 si è migliorato rispetto alla prestazione che aveva ottenuto ieri, ma si ritrova a sandwich tra le due Honda del Team LCR, con Takaaki Nakagami che a sorpresa è stato più veloce del suo caposquadra Cal Crutchlow.
A completare il quadro delle prime dieci posizioni c'è poi la KTM di Pol Espargaro, bravissimo a scendere fino a 1'55"247 con la sua RC16. Anche in questo caso la prestazione dello spagnolo è importante a livello di gerarchie interne alla squadra, visto che il decantatissimo Johann Zarco continua a faticare ad adattarsi alla moto austriaca ed anche oggi non è riuscito a fare meglio del 17esimo tempo, più lento di mezzo secondo rispetto al compagno.
Parlando di rookie, è importante sottolineare la crescita che sta mostrando un passo alla volta Joan Mir, oggi nella top 10 quasi per tutta la giornata e alla fine 11esimo con la sua Suzuki, ma solo a sei decimi dalla gemella del più esperto Rins che comanda. Il campione del mondo della Moto2 Pecco Bagnaia si è invece dovuto accontentare del 15esimo tempo con la Ducati Pramac, anche se il distacco di un secondo non è male per un esordiente.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Alex Rins | Suzuki | 1'54”593 | 47 |
2 | Maverick Vinales | Yamaha | 1'54”650 | 52 |
3 | Fabio Quartararo | Yamaha | 1'54”908 | 54 |
4 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'54”953 | 48 |
5 | Marc Marquez | Honda | 1'55”004 | 57 |
6 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'55”173 | 55 |
7 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'55”175 | 47 |
8 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'55”205 | 53 |
9 | Cal Crutchlow | Honda | 1'55”247 | 35 |
10 | Pol Espargaro | KTM | 1'55”255 | 44 |
11 | Joan Mir | Suzuki | 1'55”280 | 48 |
12 | Jack Miller | Ducati | 1'55”380 | 42 |
13 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1'55”556 | 52 |
14 | Tito Rabat | Ducati | 1'55”661 | 51 |
15 | Pecco Bagnaia | Ducati | 1'55”680 | 49 |
16 | Andrea Iannone | Aprilia | 1'55”698 | 38 |
17 | Johann Zarco | KTM | 1'55”716 | 60 |
18 | Jorge Lorenzo | Honda | 1'55”742 | 44 |
19 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'55”795 | 51 |
20 | Karel Abraham | Ducati | 1'55”951 | 51 |
21 | Miguel Oliveira | KTM | 1'56”274 | 51 |
22 | Bradley Smith | Aprilia | 1'56”866 | 63 |
23 | Hafizh Syahrin | KTM | 1'56”983 | 42 |
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