Test di Valencia, Day 2: Vinales incanta ancora, Lorenzo sulla Ducati 2017
Maverick Vinales si ripete e riporta la sua Yamaha davanti a tutti nell'ultimo giorno di test invernali a Valencia. Marquez secondo con la Honda 2016, mentre Dovizioso mostra il potenziale della nuova Ducati. Rossi 7° davanti a Lorenzo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Se due indizi fanno una prova, siamo in presenza di quella regina: Maverick Vinales ha impiegato appena due turni di prove invernali per sposare in pieno la Yamaha M1. Anche nell'ultima giornata di test al "Ricardo Tormo" di Valencia, il pilota spagnolo ha centrato il miglior tempo assoluto.
Per lui si tratta del secondo exploit consecutivo in appena due giorni, alla prima presa di contatto con la nuova moto e il nuovo team, per giunta. Un segnale forte: la MotoGP potrebbe aver trovato un altro talento in grado di lottare in pianta stabile per il titolo a partire dal prossimo anno. Ma ora avrà il compito di confermarsi anche nei prossimi test.
Vinales ha fermato il cronometro in 1'29"975, l'unico rider in grado di scendere sotto il muro dell'1'30". Davvero impressionante il run con cui ha abbassato il proprio riferimento fino a centrare il miglior tempo e a mettersi alle spalle Marc Marquez. Proprio il campione del mondo in carica della MotoGP ha condotto la classifica per gran parte della giornata.
Marquez ha lavorato ancora sulla comparazione delle due moto a sua disposizione. Il suo miglior crono - più lento di 196 millesimi rispetto a quello di Vinales - è stato ottenuto con la Honda RC213V 2016 ma con il motore evoluto. Strepitoso il passo mostrato da Marc in un run piuttosto lungo fatto a metà pomeriggio, con un gran numero di giri in cui è riuscito a far segnare in maniera precisa 1'31"1 con gomma usata. Dani Pedrosa ha invece fatto un bel passo avanti rispetto a ieri chiudendo in quinta posizione, staccato di 7 decimi da Vinales. Dani ha svolto il medesimo lavoro di Marquez.
Sorrisi in casa Ducati. Andrea Dovizioso sembra aver già trovato un ottimo feeling con la Desmosedici 2017 perché è con quella che ha ottenuto il terzo tempo della giornata. Il forlivese ha portato avanti il lavoro di comparazione tra la moto 2016 e quella nuova, ma, stando a quanto ammesso dallo stesso box Ducati, la 2017 sembra poter garantire modifiche che nella progenitrice era ormai impossibile fare e che riesca a raccordare meglio le curve. "Desmodovi" ha chiuso a 4 decimi dal miglior tempo di Vinales, ma anche i suoi run con gomma usata sono stati interessanti.
Giornata piuttosto complessa per la Suzuki. Partiamo dal principio. Alex Rins e Andrea Iannone sono finiti entrambi a terra questa mattina alla Curva 12. La caduta di Andrea ha convinto la Direzione Gara a esporre la bandiera rossa per sistemare le barriere rovinate dalla GSX-RR numero 29, che le ha addirittura superate per finire nel prato retrostante. La sosta è durata un'ora e mezza per sistemare nuove protezioni davanti al muretto nella via di fuga.
I veri problemi per la Suzuki sono arrivati dalle condizioni fisiche dei due piloti. Se Iannone se l'è cavata con una forte contusione al gomito destro (trattata con ghiaccio nell'arco della giornata), Rins è stato costretto ad andare in ospedale. Allo spagnolo è stata riscontrata la compressione delle vertebre lombari T8 e T12. Dovrà stare a riposo per un mese. Iannone è però rientrato in pista e ha centrato un grande quarto posto, staccato da Dovizioso di un decimo e mezzo.
Detto del quinto posto di Pedrosa, ottimo passo avanti anche per Cal Crutchlow, sesto con la Honda RC213V del team LCR. Il britannico sta provando nuove soluzioni al serbatoio, al telaio e nei test 2017 avrà la medesima moto di Marquez e Pedrosa, così come ha ammesso lo stesso Lucio Cecchinello.
Stesso tempo di Crutchlow per Valentino Rossi. Il "Dottore" ha provato sia la moto 2016 dotata di motore evoluto e la M1 2017, che invece presentava la nuova ciclistica. Valentino ha però denotato anche oggi cose che della M1 non gli piacciono, così come ha fatto palesemente notare in un suo rientro ai box guardando la gomma posteriore. Non una buona giornata per il 9 volte iridato, se consideriamo il mero dato cronometrico: sono 7 i decimi che lo separano dal nuovo e meno esperto compagno di squadra. Sicuramente però Rossi ha svolto un lavoro differente da Vinales, impegnato solo a conoscere la moto.
Occhi puntati su Jorge Lorenzo perché oggi il neo ducatista è sceso in pista con la Desmosedici 2017. L'approccio del maiorchino è stato piuttosto buono e il team si è subito dichiarato soddisfatto del tipo di lavoro impostato dal tre volte iridato in MotoGP. Il crono è simile a quello mostrato ieri, ma il suo approccio ha subito colpito il team. Oggi ancora grande lavoro sulla posizione sulla moto, che non risulta perfetto nonostante il grande lavoro dei suoi meccanici sin dai primi minuti di ieri. Jorge alla fine si è dovuto accontentare dell'ottavo posto, a 3 decimi da Dovizioso.
Chi invece può sorridere e, per certi versi, un po' a sorpresa, è Aprilia. Aleix Espargaro ha portato la moto di Noale in nona posizione, a 9 decimi dalla vetta. Strepitoso l'approccio del pilota di Granollers, che si è subito trovato alla grande sulla 1000 italiana. Romano Albesiano ha ammesso: "Siamo stupiti. Sta andando fortissimo e non si è lamentato di nulla. Ci ha confermato che la moto non ha difetti, ma solo ambiti in cui possiamo migliorare. I crono mostrano quanto si sia adattato bene alla nuova moto". Da segnalare che Sam Lowes non ha girato oggi per precauzione. Dopo la caduta di ieri ha avvertito dolore al collo e il team ha preferito fermarlo.
Jonas Folger è stato ancora il miglior rookie in classifica, precedendo per 7 centesimi il compagno di squadra e due volte campione del mondo di Moto2 Johann Zarco. Il team Tech3 può sorridere, perché i due debuttanti sono a 1" dalla vetta con una moto mai guidata sino a ieri. Davvero grandi i miglioramenti fatti dai due in appena 24 ore. Scott Redding continua a prendere confidenza con la Ducati 2016 e si è fermato in 13esima posizione alle spalle di un Jack Miller in crescita.
La prima KTM è quella di Pol Espargaro, 17esimo e staccato di 1"8 da Vinales. Più in difficoltà Bradley Smith, 20esimo a 2"5 dalla vetta, ma ancora non in perfette condizioni fisiche.
Pos. | Pilota | Team | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Maverick Viñales | Movistar Yamaha MotoGP | 1:29.975 | 76 |
2 | Marc Márquez | Repsol Honda Team | 0.196 | 78 |
3 | Andrea Dovizioso | Ducati Team | 0.468 | 61 |
4 | Andrea Iannone | Team SUZUKI ECSTAR | 0.624 | 51 |
5 | Dani Pedrosa | Repsol Honda Team | 0.711 | 41 |
6 | Cal Crutchlow | LCR Honda | 0.734 | 63 |
7 | Valentino Rossi | Movistar Yamaha MotoGP | 0.734 | 69 |
8 | Jorge Lorenzo | Ducati Team | 0.769 | 66 |
9 | Aleix Espargaró | Aprilia Racing Team Gresini | 0.910 | 61 |
10 | Jonas Folger | Monster Yamaha Tech 3 | 0.973 | 63 |
11 | Johann Zarco | Monster Yamaha Tech 3 | 1.040 | 61 |
12 | Jack Miller | Marc VDS Racing Team | 1.094 | 59 |
13 | Scott Redding | OCTO Pramac Yakhnich | 1.143 | 48 |
14 | Álvaro Bautista | Pull & Bear Aspar Team | 1.211 | 69 |
15 | Héctor Barberá | Avintia Racing | 1.269 | 59 |
16 | Michele Pirro* | OCTO Pramac Yakhnich | 1.841 | 40 |
17 | Pol Espargaró | Red Bull KTM Factory Racing | 1.878 | 70 |
18 | Tito Rabat | EG 0,0 Marc VDS | 1.943 | 61 |
19 | Loris Baz | Avintia Racing | 2.186 | 52 |
20 | Bradley Smith | Red Bull KTM Factory Racing | 2.563 | 59 |
21 | Eugene Laverty | Aprilia Test Team | 2.593 | 57 |
22 | Karel Abraham | Pull & Bear Aspar Team | 2.724 | 41 |
23 | Takuya Tsuda | Suzuki Test Team | 3.330 | 77 |
24 | Alex Rins | Team SUZUKI ECSTAR | 3.786 | 5 |
Sam Lowes | Aprilia Racing Team Gresini | - |
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments