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Telaio Yamaha: Vinales teme di dover scegliere il male minore

Lo spagnolo oggi ha avuto di nuovo delle difficoltà, sottolineando che il telaio 2016 e 2017 hanno caratteristiche differenti: bisognerà scegliere quello su cui è possibile limare più rapidamente i punti deboli.

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Ieri Maverick Vinales aveva chiuso la prima giornata dei test collettivi di Valencia di MotoGP davanti a tutti, ma oggi il pilota spagnolo è tornato ad avere di nuovo delle difficoltà in sella alla sua Yamaha, piazzandosi quinto a sei decimi dal battistrada Marc Marquez.

Il problema è che lo stesso pilota spagnolo fatica a darsi una spiegazione per questo: "Oggi abbiamo perso tre-quattro decimi al giro con la stessa moto. C'è ancora qualcosa che non capiamo e su cui dobbiamo lavorare, per decidere quale telaio scegliere ed essere certi della nostra decisione".

Tra ieri ed oggi ha fatto parecchie prove comparative, utilizzando il telaio 2016 e quello 2017, ma anche il motore 2017 e la base del 2018. Secondo Maverick però è ancora presto per trarre delle conclusioni su quale possa essere il pacchetto migliore.

"Abbiamo bisogno di fare più test. Ieri è andata bene, ma oggi la giornata non è stata così buona, quindi è difficile prendere una decisione in questo momento. Dobbiamo continuare a lavorare e a fare delle verifiche. Solo quando avremo fatto due o tre giornate positive potremo prendere delle decisioni, ma adesso è molto difficile".

Le prove comparative quindi andranno avanti anche nei test di fine mese in Malesia, dove spera di trovare anche la pioggia per curare il vero tallone d'Achille della M1.

"In Malesia inizierò con la moto con cui avevo corso lì, perché mi ero sentito abbastanza bene in qualifica, quindi è un buon punto di riferimento. Poi andremo avanti con le prove che abbiamo fatto qui, comparando i telai ed il motore, perché Sepang è una pista più adatta ai test rispetto a Valencia. Spero anche che piova almeno un giorno, perché abbiamo bisogno di provare sul bagnato".

Lo spagnolo ha dato anche qualche indicazioni su quali sono i punti di forza dei due telai, spiegando praticamente che la Casa di Iwata dovrà fare una scelta su quale possa essere il "male minore": "Con la 2017 ho una trazione migliore e più accelerazione, mentre con la 2016 mi sento meglio sull'anteriore. Alla fine il discorso è che se scegliamo la 2016 dobbiamo lavorare sull'accelerazione, se invece optiamo per la 2017 dobbiamo lavorare sulla frenata e la velocità in curva. Dobbiamo decidere quale può essere la strada più veloce per essere competitivi. Con la 2016 mi sento più a mio agio, perché posso portare più veloce in curva e riesco a girare meglio. Vediamo però, perché non è mai facile prendere una decisione solo in un giorno".

QUando gli è stato chiesto se esiste la possibilità che lui e Valentino Rossi possano varare soluzioni differenti, ha detto: "E' difficile, perché le sensazioni sono abbastanza simili. E' difficile prendere delle strade diverse. Quello che posso dire è che cercherò di prendere la mia strada, quella più adatta al mio stile di guida. Vediamo come andranno i due giorni di test in Malesia".

Così come non sembra preoccuparlo il fatto che Johann Zarco continui ad essere veloce e ad esaltare la M1 2017: "Abbiamo stili di guida diversi e, come ho detto più volte, è sempre difficile confrontare le sensazioni dei piloti in moto".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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