Tecnica Ducati: dalle ali a Sigma al correttore d'assetto?
La Desmosedici GP20 non convince nel giro secco, ma i tecnici di Borgo Panigale hanno lavorato sodo per analizzare le diverse soluzioni aerodinamiche che permetteranno di avere una veste diversa a seconda della conformazione della pista. E in arrivo c'è anche un correttore d'assetto a comando idrulico.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La Desmosedici GP20 è un laboratorio di soluzioni in continua evoluzione. Andrea Dovizioso nella lista dei tempi dei test a Sepang non ha mai impressionato nell’arco dei tre giorni, ma ha svolto un lavoro di messa a punto certosino insieme ai compagni di marchio per far crescere l’arma che avrà il compito di contrastare il passo nel mondiale a Marc Marquez e alla Honda.
Lo staff tecnico diretto da Gigi Dall’Igna continua a sfornare soluzioni aerodinamiche che cambiano il volto (e il comportamento) della Rossa giorno dopo giorno. Rispetto alla moto che è stata presentata a Palazzo Re Enzo a Bologna si osservano diversi cambiamenti che evidenziano quale sia la cura della veste aerodinamica.
Danilo Petrucci, Ducati Team
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Convogliatore di flusso con più portata
Il convogliatore di flusso (ormai è davvero improprio chiamarle alette) ai lati del cupolino è diventato più grande con una maggiore portata di aria all’interno della struttura biplana che ha una forma più squadrata, mentre in precedenza era più arcuata. Anche l’elemento superiore, di forma quasi triangolare, segue la colorazione grigia dello sponsor Lenovo, mentre nella versione base si arcuava leggermente verso il posteriore.
Ducati Desmosedici GP20: si osservano parti di carena con le alette a forma di Sigma
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Anche gli strumenti aerodinamici ai lati della carena hanno diverse configurazioni, capaci di creare più o meno carico nell’anteriore. Il profilo ha una forma a Sigma, ma se la versione vecchia aveva tre elementi più un soffiaggio, l’ultima dispone solo di due pezzi con una diversa sciancratura laterale. Si tratta di modifiche che orientano il flusso in modo diverso e possono essere state studiate per piste dalle caratteristiche molto diverse.
Ducati Desmosedici GP20: si noti la vistosa presa d'aria dei freni anteriori
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Lo snorkel per i freni
Non passa inosservata anche la presa d’aria a snorkel che alimenta la pinza anteriore dei freni: questa novità (ha mostrato qualcosa di simile anche l’Aprilia RS-GP 2020) lavora in combinazione con la carenatura inferiore del cerchio. È interessante notare come la superficie di questo raddrizzatore di flussi sia aumentata rispetto allo scorso anno, rivelando una corda maggiorata.
Ducati Desmosedici GP20: ecco le due carenature dei cerchi a mezzaluna
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Cresce la mezzaluna
La tendenza è di “vestire” il cerchio riducendo gli effetti negativi delle turbolenze che si creano con la ruota in movimento: così è possibile ripulire almeno parzialmente la scia assicurando una portata d’aria meno turbolente verso i radiatori , migliorando il raffreddamento del motore.
Dovizioso ha utilizzato anche la mezzaluna in carbonio posteriore che ingloba ora la piccola presa che è stata aperta per raffreddare la pinza posteriore.
Ducati Desmosedici GP20: ecco la chiavetta dell'HoleShot sulla piastra della forcella
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A quando il corretto d’assetto?
L’attenzione non è puntata solo alle questioni aerodinamiche. C’è la consapevolezza che, mentre gli avversari come Yamaha e Aprilia stanno mettendo a punto il proprio HoleShot per migliorare il comportamento della moto in partenza che un inibitore dell’impennata, la Ducati stia lavorando a un sistema più sofisticato che porterà alla delibera di un vero e proprio correttore di assetto comandato idraulicamente, con le due sospensioni che saranno interconnesse…
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