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Taramasso: "Valentino con le slick in Q1 a Le Mans? Bella mossa, ma azzardata"

Presentando l'appuntamento del Mugello, il responsabile della Michelin è tornato anche su quanto accaduto a Le Mans, sottolineando il coraggio del "Dottore" nel fare una scelta che ha pagato, ma che poteva essere rischiosa.

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Courtesy of Michelin

Questo fine settimana la MotoGP fa tappa al Mugello per il GP d'Italia, una gara importante per tutti gli appassionati italiani, nella quale i piloti di casa nostra ci tengono sempre molto a fare bene. Il saliscendi toscano è un tracciato molto tecnico e racchiude molte insidie non solo dal punto di vista della guida.

Rappresenta una bella sfida anche per chi come la Michelin deve realizzare gli pneumatici delle moto della classe regina, come ha spiegato a Motorsport.com il responsabile Piero Taramasso, assicurando però che l'azienda francese ha delle soluzioni molto collaudate da portare in pista nel weekend.

"Il Mugello è una pista tosta, impegnativa e molto tecnica. C'è un rettilineo molto lungo, ci sono delle frenate molto forti, come ad esempio la San Donato, poi ha un profilo saliscendi con tante curve in sequenza. Per questo è un tracciato molto tecnico ed impegnativo per le gomme, perché lavorano parecchio sia l'anteriore che il posteriore, quindi il pneumatico deve offrire sia un buon grip che una buona stabilità" ha detto Taramasso per introdurre il tracciato immerso nelle colline della Toscana.

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Che tipo di scelte ha fatto la Michelin per il Gran Premio d'Italia?
"Al posteriore abbiamo le stesse mescole dell'anno scorso: i piloti erano contenti di quelle che avevamo portato, perché vedevano una differenza marcata tra la morbida, la media e la dura. All'anteriore invece abbiamo confermato la stessa morbida e la stessa media del 2018. L'unica novità sarà la dura, perché si tratta della nuova mescola che abbiamo sviluppato durante i test, che si pone a cavallo tra la media e la vecchia dura, quindi è più accessibile per più piloti".

Si tratta quindi della stessa dura che avevate in allocazione anche a Le Mans?
"Sì, l'avevamo portata anche in Francia, ma non c'è stato modo di utilizzarla perché le temperature erano troppo basse. Ora dobbiamo vedere che tipo di meteo troveremo al Mugello, perché lì può essere fresco al mattino, ma poi diventare davvero caldo quando si alza il sole e ci possono essere delle condizioni molto diverse tra la mattina ed il pomeriggio. Comunque riteniamo che le specifiche che porteremo dovrebbero coprire ogni tipo di condizione".

Ultimamente in Italia abbiamo avuto a che fare con pioggia e forti temporali. Le previsioni per il weekend però al momento sembrano buone...
"Negli ultimi 15 giorno so che il clima non è stato dei migliori al Mugello. Poi possono arrivare dei temporali improvvisi, anche molto violenti. Speriamo però che il meteo possa essere favorevole per dare vita ad un bel Gran Premio, perché al Mugello c'è sempre un grande pubblico, quindi il sole sarebbe davvero la ciliegina sulla torta".

Le gomme che portate questo fine settimana, sono le stesse che hanno già utilizzato i test team quando hanno girato qualche settimana fa?
"Sì, sono le stesse mescole che abbiamo proposto nei test, anche se in quel caso non hanno potuto provarle davvero bene, perché c'è sempre stato freddo, nebbia ed anche un po' di pioggerellina che bagnava e non bagnava la pista. Ma ribadisco, siamo tranquilli".

 

Parlando di test, per voi ha avuto un impatto di qualche tipo il divieto imposto alle squadre di fare test privati con i piloti titolari o vi bastano i dati raccolti dai collaudatori?
"Essendo già la quarta stagione per noi in MotoGP, avendo più esperienza, anche il lavoro dei collaudatori ci fornisce dei buoni dati, quindi non c'è un grande impatto. Poi comunque anche se sono tester, parliamo di piloti come Pirro per la Ducati, Bradl per la Honda, Kallio e Pedrosa per la KTM. Sono piloti di alto livello, quindi anche le loro informazioni sono preziose sia per noi che per i team".

Facendo un passo indietro a Le Mans, abbiamo visto una gara in cui praticamente tutti, Honda comprese, hanno montato la gomma soft sia all'anteriore che al posteriore...
"Il weekend è stato positivo per noi. Venerdì, quando c'era più caldo, abbiamo visto tanti piloti lavorare con due gomme medie e sembrava una soluzione che funzionava bene sia a livello di tempi sul giro che di costanza sul passo. Il sabato la pioggia che andava e veniva ha trasformato tutto quasi in una lotteria, nella quale era fondamentale azzeccare il momento per mettere le slick o le gomme da pioggia. Però devo dire che le rain si sono comportate bene anche in queste condizioni complicate. Quando è stato il momento della gara faceva parecchio freddo, quindi la scelta migliore per tutti è stata di andare su due gomme morbide, perché era la mescola che funzionava meglio in quelle condizioni, anche per le Honda. Era la prima volta che Marquez usava la soft all'anteriore, visto che lui ha una guida molto aggressiva. Aveva già usato delle mescole morbide in passato, ma non in questa specifica. Però Marc sa gestirla, perché sente molto bene la gomma e infatti è anche riuscito ad andare via e a vincere. Dietro di lui però abbiamo visto anche un po' di bagarre tra le Ducati, è stata una bella corsa e le gomme hanno retto bene fino alla fine, quindi è stata una domenica soddisfacente sia per noi che per i piloti".

Quando ci sono delle condizioni particolari come sabato a Le Mans, nelle quali non si capisce bene se la pista sia da gomme da asciutto o da bagnato, che tipo di informazioni riuscite a dare alle squadre sul "crossing point"?
"E' difficile indicare un tempo di crossing point, possiamo dare solo una stima, perché noi vediamo il rettilineo e magari la prima curva, ma non sai mai con esattezza come siano le condizioni nel resto della pista. Noi come indicazione sappiamo che se i piloti sono più lenti del 10% rispetto ai tempi con l'asciutto, vuol dire che la performance delle gomme da bagnato è buona. E' molto difficile calcolare un crossover time, anche perché dipende molto anche dalla sensibilità del pilota. Per esempio, per piloti come Marquez e Miller arriva prima che per altri, perché sono quelli che riescono a scaldare di più le gomme in quelle condizioni e che magari si prendono anche qualche rischio in più. Quello che noi possiamo fare è provare a consigliare i piloti su quali gomme usare in base alle condizioni della pista e magari utilizzare una pressione un po' più alta se si esce con le slick, perché così è più facile scaldare la gomma. Ma si può valutare anche di alzare la temperatura delle termocoperte. Sono tutti suggerimenti che diamo per fare in modo che il pilota abbia più fiducia".

Per fare un esempio, Valentino Rossi in Q1 è stato l'unico ad iniziare il turno con le slick: era un azzardo o glielo avreste consigliato?
"Diciamo che è stato un rischio. E' stato azzardato e io personalmente non lo avrei fatto, infatti ho fatto i complimenti a Valentino. Era un rischio importante, ma lui è riuscito a trovare il momento giusto in cui non c'era troppa pioggia. E' stata una bella mossa, perché poi ha cominciato a piovere più forte, ma azzardata. Alla fine però ha pagato, quindi tanto di cappello".

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Omino Michelin

Omino Michelin

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Michelin Technical Team

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Foto di: Michelin Sport

Michelin logo

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Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

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Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

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Foto di: Michelin Sport

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Léna Buffa

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Michelin Sport

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Foto di: Michelin Sport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Foto di: Michelin Sport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Foto di: Michelin Sport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Foto di: Michelin Sport

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