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Taramasso: "Una gomma anteriore media in più a Misano"

L'azienda francese, reduce dall'ottima trasferta texana di Austin, ha modificato leggermente l'allocazione delle gomme anteriori per la seconda gara di Misano per venire incontro alle temperature più basse rispetto al mese scorso. Ne abbiamo parlato con il responsabile Piero Taramasso.

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Gold and Goose / Motorsport Images

Le buche e i dossi di Austin sono state un bel problema per i piloti della MotoGP, ma non per la Michelin, che è rientrata dal Texas con ottime risposte, riuscendo finalmente a battere anche uno dei pochi record sulla distanza di gara che appartenevano ancora ai predecessori della Bridgestone. Un segnale importante riguardo all'obiettivo stagionale di migliorare la costanza degli pneumatici, proprio in virtù delle tante difficoltà che hanno dovuto affrontare i piloti a causa di un tracciato in condizioni davvero pessime.

Lo sguardo ora è già rivolto a Misano, dove la classe regina farà ritorno per il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna a distanza di circa un mese da quello di San Marino e della Riviera di Rimini. Scelte confermatissime, visti gli ottimi risultati di settembre, ma con un'allocazione differente per quanto riguarda le gomme anteriori, pensata per fronteggiare delle temperature sulla carta leggermente inferiori.

Di tutto questo abbiamo chiacchierato con Piero Taramasso, responsabile racing per quanto riguarda il reparto moto della Michelin, che è partito proprio da un'analisi di quanto accaduto nel Gran Premio delle Americhe di due settimane fa.

"Diciamo che Austin è stata una prova difficile, perché faceva abbastanza caldo, inoltre la pista era piena di buche e dossi, quindi i piloti si affaticavano molto dal punto di vista fisico. Dopo pochi giri iniziavano già a perdere un po' di concentrazione e ad essere stanchi, quindi non è stato possibile fare dei run troppo lunghi fino al momento della gara. Per tutti, quindi, la difficoltà è stata quella di riuscire a fare le scelte giuste a livello di mescole, perché i dati non erano completi", ha detto Taramasso a Motorsport.com.

La scelta più aperta è stata quella sul posteriore...
"Sì, ma tutti quanti sono riusciti a trovare delle buone soluzioni. Sono state utilizzate tutte e tre le opzioni, anche se alla fine la soft forse è quella che ha dato le risposte migliori: è stata quella che hanno montato più piloti ed è stata anche molto costante. Come ho già detto più volte, la costanza delle performance è il nostro obiettivo per il 2021, quindi è stato un risultato importante. Non c'è stato un innalzamento dei tempi e infatti, nonostante le condizioni critiche della pista, è stato battuto il record della distanza di gara".

Sull'anteriore invece la scelta è stata più uniforme...
"Abbiamo avuto la conferma che Austin è un circuito che sollecita molto la gomma davanti e infatti tutti i piloti in griglia avevano scelto la dura. Per questo, per il futuro potremmo anche pensare a portare addirittura una soluzione un po' più rigida, perché i piloti più aggressivi hanno detto che iniziavano a sentire un pelino meno di sostegno nella parte finale della corsa. Ma la cosa non ci ha stupito, perché sappiamo che è una pista stressante per l'anteriore. Adesso abbiamo tanti dati preziosi, ma poi bisognerà vedere quanto saranno utili il prossimo anno, visto che dovranno rifare l'asfalto tra la curva 2 e la curva 10".

Nel weekend si è parlato tanto dei bump, ma anche del fatto che ci fossero tre tipi di asfalto differenti a seconda delle aree del circuito. Quale aspetto ha avuto più impatto per voi?
"Diciamo che le buche sono un problema soprattutto per le sospensioni della moto e per i piloti. Invece il fatto che ci fossero diversi tipi di asfalto, che offrivano diversi livelli di grip, ha un po' più di impatto sull'usura della gomma e sul feeling dei piloti. La differenza di asfalto si è notata soprattutto sul bagnato, i piloti infatti si sono lamentati principalmente in quelle condizioni. Poi comunque si sono abituati e sull'asciutto quindi non è stato un grande problema".

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Questo fine settimana si torna a Misano, dove il mese scorso avete avuto delle buone risposte, quindi le vostre scelte sono rimaste identiche...
"Le gomme che portiamo a Misano sono le stesse di un mese fa, perché avevano funzionato bene. In gara abbiamo visto che Bagnaia ha vinto con la soft al posteriore, ma che nella seconda parte c'è stata una bella rimonta di Quartararo con la media. Sappiamo quindi che queste due specifiche lavorano bene alla distanza e sono competitive. Le temperature dovrebbero essere un pochino più basse, ma non dovrebbero esserci sorprese, quindi penso che la scelta sarà sempre tra queste soluzioni".

Sull'anteriore, la gomma preferita era la stata la dura. Ti aspetti una ripetizione anche da questo punto di vista?
"Anche all'anteriore portiamo le stesse gomme della prima corsa di Misano, nella quale avevano usato tutti la dura. Se ci sarà più fresco, magari qualcuno proverà a fare la gara con la media, che è una gomma che conoscono bene, perché la portiamo praticamente su tutti i circuiti".

Pensando alle temperature, avete fatto una modifica a livello di allocazione per quanto riguarda gli pneumatici anteriori...
"La sola particolarità è che cambieranno le quantità delle gomme anteriori. Normalmente ne forniamo cinque di ogni mescola, ma durante l'incontro della Safety Commission della prima gara di Misano i piloti avevano manifestato delle perplessità legate alle temperature più basse previste per la seconda. In passato abbiamo già adottato la soluzione di aumentare la quantità delle gomme soft e ridurre quelle delle gomme dure, quindi è stata la nostra proposta iniziale. In questo caso però i team hanno preferito avere a disposizione più gomme medie e penso che sia una buona scelta, perché parliamo di un pneumatico che lavora bene in un range compreso tra i 17 ed i 40 gradi d'asfalto ed è apprezzato da tutti i costruttori. Dunque, l'allocazione di questo fine settimana sarà con cinque soft, sei medie e quattro dure".

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Credi che le temperature differenti potranno avere un impatto anche sulle gomme posteriori?
"Se farà più freddo, in teoria la soft dovrebbe funzionare meglio. Si era già comportata molto bene nella prima gara, perché Bagnaia non solo ha vinto, ma ha fatto anche il record della distanza di gara. Quindi ha già dimostrato di essere una gomma performante e costante, che potrebbe beneficiare di una temperatura più bassa e magari avere un piccolo vantaggio rispetto alla media".

In caso di pioggia invece come vi siete attrezzati?
"Abbiamo portato l'allocazione standard, con la media e la soft, anche se c'è una maggior quantità di gomme soft, proprio per il discorso della temperatura. In ogni caso, le previsioni meteo sembrano piuttosto buone per il weekend, anche con temperature leggermente più alte rispetto a quelle della media stagionale".

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