Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Taramasso soddisfatto: "Ad Assen il tempo di gara è stato abbassato di 18 secondi"

Il responsabile della Michelin ha sottolineato le ottime prestazioni ottenute nel GP d'Olanda, oltre a presentare per Motorsport.com la prossima tappa del Sachsenring, dove faranno il debutto stagionale le gomme asimmetriche anteriori.

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Gold and Goose / Motorsport Images

L'ultimo sforzo prima della meritata pausa estiva. E per le gomme si tratta di uno sforzo di quelli importanti. Il Sachsenring, sede del GP di Germania di MotoGP, è uno dei circuiti più ostici per gli pneumatici e ne sanno qualcosa in casa Michelin, perché si sono preparati per il nono round portando per la prima volta in questa stagione le gomme asimmetriche anche all'anteriore. Del resto, la conformazione molto particolare del tracciato tedesco lo impone quasi senza scampo, come ha spiegato a Motorsport.com il responsabile del settore due ruote dell'azienda francese, Piero Taramasso.

"Per un fornitore di gomme, il Sachsenring è uno dei circuiti più impegnativi, forse è secondo solo a Phillip Island. Anche se è il più corto del calendario e non è velocissimo, ha comunque delle particolarità, che lo rendono quasi unico. A partire dal fatto che ha dieci curve a sinistra e solamente tre a destra. Questo vuol dire che le gomme sono molto stressate sul lato sinistro ed è una cosa da tenere in considerazione" ha spiegato Taramasso.

Leggi anche:

Caratteristiche che vi avranno imposto delle scelte particolari per questo weekend...
"Sull'anteriore riproponiamo le soluzioni dell'anno scorso, perché erano state utilizzate tutte e tre in gara. La maggior parte dei piloti aveva scelto le medie, ma c'era anche chi aveva utilizzato le soft e le dure. In questo caso parliamo di gomme asimmetriche, quindi con delle mescole diverse a destra e a sinistra. E' la prima volta in questa stagione che abbiamo delle gomme asimmetriche all'anteriore e poi le ritroveremo anche a Phillip Island e a Valencia".

Per il posteriore invece?
"Anche le gomme posteriori saranno tutte asimmetriche, ma in questo caso abbiamo confermato solamente due tipologie di mescole rispetto al 2018. Una è l'equivalente della soft e l'altra della media dell'anno scorso, che però quest'anno saranno rispettivamente la media e la dura. La scelta è stata quindi di rinunciare alla dura che avevamo l'anno scorso, visto che in gara non l'aveva utilizzata nessuno, e rimpiazzarla nell'allocazione con una nuova soft, anche perché parliamo di una pista che è stata riasfaltato nel 2017 e quindi dovrebbe offrire un buon grip. Per questo non ci aspettiamo problemi di usura o di spinning, anche se dovremo stare attenti alle temperature, perché stando molto in piega sulla sinistra, le gomme hanno la tendenza a scaldarsi molto. Questa gomma più morbida potrebbe essere utile soprattutto al mattino, con la temperatura più bassa, perché di solito ci può essere uno sbalzo termico importante al Sachsenring: alla mattina ci possono essere anche 12 gradi e poi al pomeriggio più di 30".

Visto il discorso delle temperature, andiamo incontro ad una gara d'attesa?
"Quello lo scopriremo solo durante il weekend. Sicuramente avremo un'idea più chiara sabato, ma senza dubbio parliamo di una pista davvero impegnativa per le gomme, perché le moto stanno tanto tempo in piega. Poi i rettilinei sono davvero corti, quindi la gomma non ha mai tempo per 'riposarsi' ed è sempre sotto stress. Visti i risultati dell'anno scorso e l'esperienza delle stagioni passate comunque siamo sereni. La cosa buona è che le previsioni meteo poi sembrano scongiurare il rischio di pioggia. Questo vuol dire che i piloti potranno lavorare tranquillamente sulla messa a punto e che quindi arriveranno pronti alla gara".

Questo è anche il primo "back to back" della stagione, perché siamo reduci dalla gara di Assen, nella quale c'è stato il ritorno alla vittoria della Yamaha con Vinales...
"Quello di Assen per noi è stato un buon weekend. Abbiamo fatto dei buoni tempi fin da venerdì ed è stato battuto anche il record di velocità di punta su questa pista da Dovizioso. Il sabato poi avevano tutti già una buona messa a punto, Yamaha e Suzuki in particolare, ed abbiamo battuto per quattro volte il record della pista. In gara c'era un po' più di vento, che ha dato fastidio ai piloti, oltre a portare un po' di sabbia in pista, quindi non è stata una gara velocissima rispetto al ritmo visto nelle prove, ma il tempo della distanza di gara è stato comunque abbassato di 18 secondi rispetto all'anno scorso. Questo vuol dire che abbiamo migliorato le nostre performance e in generale i piloti erano soddisfatti. C'è stato anche qualche pilota che non è riuscito a mettere a punto la moto, come ad esempio Miller, però Assen è uno di quei circuiti su cui è praticamente impossibile andare forte se non sei completamente a posto, perché ci sono tante buche, ma anche diverse curve veloci nelle quali è fondamentale avere stabilità all'avantreno. E' una pista su cui è veramente un attimo perdere tre o quattro decimi al giro".

Le Ducati hanno faticato più del solito in gara, ma la sensazione è proprio che hanno faticato a trovare il giusto compromesso quando si è altata la temperatura...
"La cosa sorprendente è che venerdì erano andati bene, ma sono stati veloci anche sabato mattina nella FP3. E' vero però che c'erano più nuvole e quindi la temperatura era più bassa, quindi con quelle condizioni riuscivano ad esprimersi al meglio. A partire da sabato pomeriggio, quando si è alzata la temperatura, hanno sofferto un po' di più".

Un altro che ha faticato tanto è stato Valentino Rossi...
"Valentino ha sofferto parecchio fino al Warm-Up, poi ha trovato un buon setting e in gara stava andando meglio. In quei pochi giri che ha fatto è riuscito a fare un 1'34"0 che comunque lo ha messo tra i primi sei nella classifica dei giri pù veloci della gara. Forse un po' tardi, ma quindi sembra che anche lui avesse trovato la strada giusta, anche se poi ha avuto l'incidente con Nakagami e si è ritirato".

Sono diversi comunque i piloti che hanno accusato un calo di grip generato dall'innalzamento della temperature. E' un fenomeno che si fa sentire molto ad Assen?
"Diciamo che è una tendenza generale di tutte le piste, è abbastanza normale che il grip cali quando sale la temperatura. Proprio perché la tendenza è quella di surriscaldare le gomme e i motori, ma anche i piloti fanno più fatica dal punto di vista fisico. Però ci sono certi circuiti su cui questa cosa è più accentuata ed Assen è uno di questi".

Una cosa curiosa è che in gara la gomme media è stata quasi ignorata al posteriore, ma c'è anche chi ha usato soft...
"La media l'ha usata solo Nakagami. La maggior parte dei piloti ha usato la dura, perché è quella che offriva maggiore stabilità e quindi forse dava anche un po' più di fiducia. Quelli che hanno scelto la soft invece lo hanno fatto perché rallentava meglio la moto. Offriva un vantaggio in frenata, inoltre un maggiore grip iniziale. L'esempio di questo sono le due Suzuki, che sono partite entrambe benissimo. La media è stata scartata perché di fatto non dava nessun vantaggio, perché non garantiva più stabilità della soft e neanche più grip della dura. Garantiva solo un po' più di costanza nei tempi".

Tra quelli che hanno usato la soft c'è anche Marc Marquez, che solitamente si indirizza verso le gomme più dure. Ti ha stupito questa cosa?
"Non sono rimasto stupito per due ragioni: fin dall'inizio del weekend ha sempre detto che la soft lo aiutava a fermare la moto. La seconda è che la Honda oggi non è più la moto dell'anno scorso o di due anni fa, che era molto aggressiva sulla gomma posteriore. Oggi anche loro possono permettersi di adottare le gomme morbide".

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Omino Michelin

Omino Michelin

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Michelin logo

Michelin logo

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Léna Buffa

Un dipendente Michelin al lavoro

Un dipendente Michelin al lavoro

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin usati

Pneumatici Michelin usati

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Membri del team Michelin al lavoro

Membri del team Michelin al lavoro

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

14

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Marquez insegue la decima al Sachsenring, ma avverte: "Anche ad Austin ero favorito..."
Articolo successivo Rossi: "Devo capire se i cambiamenti fatti ad Assen saranno buoni per la Germania"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera