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Taramasso: "Rins? Gomme che scoppiano sono parole spropositate!"

Il responsabile della Michelin ha risposto all'attacco del pilota della Suzuki, che dopo la gara di Brno aveva detto di avere il timore che la sua gomma posteriore esplodesse, ma ha fatto anche il punto della situazione in vista del Gran Premio d'Austria.

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Gold and Goose / Motorsport Images

Dopo la pausa estiva, la MotoGP ha riacceso i motori a Brno con il Gran Premio di Repubblica Ceca che ha visto l’ennesimo trionfo di Marc Marquez. Una gara particolare, resa insidiosa dalla pioggia caduta a più riprese nel corso del weekend, che ha ridotto di parecchio il grip offerto dal saliscendi ceco, che già di per sé non è noto per essere eccelso.

Dopo la gara, diversi piloti si sono infatti lamentati di aver accusato un forte spinning, ma c’è anche chi è andato un po’ sopra alle righe. E’ questo il caso di Alex Rins, che per giustificare il sorpasso subito nel finale da Jack Miller ha detto: "C'è stato un momento in cui ho pensato: 'stai attento o forse la gomma esploderà'. Non mi era mai successa prima una cosa del genere".

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Parole che hanno fatto arrabbiare Piero Taramasso, responsabile della Michelin in MotoGP, che parlando con Motorsport.com ha risposto così al pilota della Suzuki: "Riconosco che non è stata la nostra miglior performance, viste le condizioni meteorologiche e della pista, ma bisogna dire le cose come stanno, visto che le gomme sono arrivate tutte alla fine in buono stato. Per me non ha usato le parole giuste ed ha detto cose spropositate".

Altri piloti si sono lamentati, ma non in maniera così veemente…
"Pol Espargaro è stato equilibrato nelle sue dichiarazioni, anche Dovizioso lo è stato. Pure Aleix Espargaro si è lamentato di avere poco grip e di aver dovuto fare i conti con uno spinning anomalo fin dall'inizio della corsa. Però sono dichiarazioni legittime, sono parole adatte. Parlare di gomme che stanno per scoppiare non ha niente a che vedere con quello che è successo domenica".

Anche perché le condizioni sono state piuttosto particolari per tutto il weekend...
"A Brno c'è un problema di base con il circuito, perché l'asfalto ormai è vecchio di una decina d'anni, quindi offre poco grip. Poi abbiamo avuto delle condizioni particolari, perché venerdì c'è stato asciutto, poi sabato la pioggia, quindi non si è potuto lavorare troppo sulla messa a punto. Sapendo dell'arrivo della pioggia, in FP2 molti hanno lavorato sul time attack per entrare in Q2. Poi in gara, vista la temperatura e la presenza di alcune chiazze d'umido, la scelta della maggior parte dei piloti è stata di andare sulla gomma morbida al posteriore, che è quella che doveva andare meglio in quelle condizioni. Con il poco grip offerto dalla pista però c'è stato tanto spinning, quindi le gomme si sono un po' usurate e i tempi sono calati nel finale. Però sono arrivati tutti alla fine abbastanza bene, con Marquez e Dovizioso che hanno gestito bene".

Forse poi qualcuno ha spinto forte fin dall’inizio pensando che potesse tornare anche la pioggia a gara in corsa, imponendo il cambio moto...
"All'inizio hanno spinto parecchio, perché Marquez ha provato ad andare via. Poi verso la fine, quando ha visto che aveva un po' di vantaggio su Dovizioso, ha mollato un po', anche perché le gomme spinnavano parecchio. Però non è stata una gara d'attesa, hanno spinto fin dall'inizio e poi hanno gestito negli ultimi cinque giri. Quelli magari sono stati un po' delicati, ma alla fine le gomme sono arrivate in fondo abbastanza bene, anche per chi aveva scelto le medie come Dovizioso e Petrucci. Comunque tutti si aspettavano un calo negli ultimi quattro o cinque giri, già dai dati che avevamo visto nella giornata di venerdì".

In passato ci eravamo abituati a vedere la Ducati usare gomme più morbide degli altri, ma a Brno si è invertita la tendenza, con Dovizioso e Petrucci che hanno usato la media quando gli altri erano sulla soft. Ti ha stupito questa cosa?
"L'anno scorso a Brno avevano usato tutti la gomma dura, Ducati comprese, ma c'erano 40 gradi sull'asfalto. Quest'anno invece erano sono 27-28, quindi con quelle condizioni la scelta era obbligata tra soft e la media. Non mi ha stupito comunque che le Ducati abbiano scelto la media, perché la preferivano fin dal primo giorno perché garantiva più stabilità, che è una cosa importante su un circuito come Brno".

Dai primi commenti dei piloti, sembra che abbiate avuto dei feedback positivi sulle nuove gomme posteriori che avete introdotto nei test di lunedì...
"Le condizioni della pista erano migliori e ci hanno permesso di provare due nuove gomme posteriori. Una è una nuova gomma media, che ha una mescola più soft sul lato sinistro. Poi c'era anche una nuova costruzione che avevamo già provato anche a Barcellona e sta dando dei buoni risultati, perché i piloti sono contenti. In questo test ci siamo concentrati di più sulla durata, perché in Spagna avevamo già avuto la conferma che le performance erano buone. E' una gomma che ha confermato di andare in temperatura molto velocemente, ma i piloti vedono un bel vantaggio soprattutto in uscita di curva, perché sentono un miglior appoggio e più grip".

Ma ora voltiamo pagina, perché tra pochi giorni si torna subito in pista al Red Bull Ring, una pista piuttosto esigente per la gomma posteriore...
"E' un circuito difficile, che insieme alla Thailandia genera una temperatura molto alta negli pneumatici. Per questo utilizziamo una costruzione particolare al posteriore, che aiuta a mantenere la temperatura un po' più bassa. La riproponiamo anche quest'anno e pure le mescole sono uguali al 2018, perché avevano funzionato bene. Abbiamo modificato solo l'anteriore dura, che proporremo nella nuova specifica che abbiamo sviluppato durante l'inverno e che avevamo già portato anche in Argentina".

Purtroppo sembra che la pioggia possa rovinare la festa anche in Austria...
"Speriamo che le condizioni meteo siano un po' migliori che a Brno, ma dalle previsioni non si direbbe. Sembra che ci siano delle perturbazioni per tutti e tre i giorni, ma che la giornata peggiore possa essere addirittura domenica. Noi comunque siamo pronti per ogni evenienza e per il bagnato abbiamo due soluzioni, la soft e la media. Sappiamo già che vanno bene, perché le due anteriori e la posteriore morbida sono le stesse di Brno. Abbiamo solo una seconda posteriore un po' più dura rispetto a quella della Repubblica Ceca, sempre per il discorso delle caratteristiche della pista".

Tra l’altro, avrete di nuovo un doppio impegno, perché c’è anche la MotoE...
"Sarà un weekend impegnativo per noi, perché ci sarà anche la seconda gara della MotoE. Avremo 18 piloti in pista, ma loro hanno solo una specifica slick ed una specifica rain. Visto che il circuito è più sollecitante, anche per loro proporremo una mescola posteriore un po' più rigida rispetto a quella che hanno già utilizzato in Germania, ma che sarà specifica solo per il Red Bull Ring".

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