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Taramasso: "Le curve 6 e 10 sono state rifatte dopo la F1"

Il responsabile della Michelin ha rivelato che dopo le lamentele dei piloti di F1, le curve 6 e 10 di Silverstone sono state rifatte in vista dell'arrivo della MotoGP. Dopo l'annullamento del 2018, l'azienda francese è comunque tranquilla per il GP di Gran Bretagna.

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Courtesy of Michelin

C'è grande voglia da parte di tutto il paddock della MotoGP di scendere in pista a Silverstone. Quello dello scorso anno è stato un weekend amaro, con la pioggia che ha costretto ad annullare tutto il programma domenicale, a causa di un asfalto incapace di drenare a dovere l'acqua caduta copiosa sul tracciato britannico.

Per questo il Motomondiale vuole riscattarsi e regalare un grande spettacolo a tutti gli impavidi che un anno fa decisero di rimanere sulle tribune sotto alla pioggia in attesa di una gara che non è mai partita.

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L'asfalto ora è stato rifatto, quindi non dovrebbe esserci il pericolo di un bis, ma in casa Michelin vogliono farsi trovare pronti per ogni evenienza, quindi proporranno soluzioni molto simili a quelle della passata stagione, alla quale se ne aggiunge una di "back up", consentita dal regolamento sulle piste su cui l'azienda francese non ha avuto modo di toccare con mano il nuovo manto.

Nuovo manto che aveva preoccupato alle curva 6 e 10 in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna di F1 di circa un mese e mezzo fa. In quei punti, però, sono stati fatti dei nuovi lavori, che dovrebbero aver risolto la situazione, come ha spiegato a Motorsport.com il responsabile della Michelin, Piero Taramasso.

"L'anno scorso purtroppo non abbiamo potuto fare la gara a Silverstone. Noi comunque qualche dato lo avevamo raccolto, sia sull'asciutto che sul bagnato. Peccato che poi non sia stato possibile correre, perché dai dati che avevamo raccolto sembrava che le gomme che avevamo portato funzionassero bene in tutte le condizioni" ha detto Taramasso.

"Ora hanno rifatto l'asfalto e quando ha corso la Formula 1 sembrava che alla curva 6 ed alla curva 10 ci fossero ancora parecchie buche. O almeno questo è quello che dicevano Hamilton e Ricciardo. Da quello che so io, però, queste due curve sono state rifatte completamente dopo il GP di F1 e adesso dicono che non dovrebbe più esserci il problema delle buche. Ci hanno dato anche qualche informazione sul tipo di asfalto che è stato steso e in base a questo abbiamo scelto le gomme per il weekend" ha aggiunto.

Che tipo di scelte avete fatto?
"Sono veramente simili a quelle dell'anno scorso, ma avremo quattro soluzioni sia all'anteriore che al posteriore, perché non abbiamo avuto modo di provare l'asfalto nuovo. La cosa più particolare è che presentiamo un'anteriore soft asimmetrica, quindi con due mescole diverse a destra e a sinistra. Quella sarà utilizzata in caso di temperature molto basse, tra i dieci ed i dodici gradi. Poi abbiamo una media e due dure simmetriche, ma diciamo che la quarta opzione la portiamo solo nel caso che ci sia un'usura anormale. Di solito a Silverstone le condizioni non sono mai troppo estreme, ma un asfalto nuovo può essere particolarmente scuro ed attirare i raggi del sole, quindi bisogna essere pronti ad ogni evenienza".

Sulle gomme posteriore invece cosa ci puoi dire?
"Anche qui parliamo della stessa tipologia di mescole dell'anno scorso a livello di rigidità, ma con quattro opzioni. Anche qui la quarta scelta, la seconda dura, la portiamo solo nel caso in cui si dovessero presentare temperature o livelli di usura elevati, ma non credo che i team le dovranno utilizzare. Diciamo che il piano è di utilizzare le prime tre soluzioni venerdì, vedere i risultati la sera e poi decidere su utilizzare la quarta o meno".

La quarta soluzione quindi non la fornirete da subito alle squadre?
"Sì, sì, la daremo subito nell'allocazione di partenza, anche perché in questo modo è più facile gestire tutto, evitando di dover rifare il sorteggio dell'assegnazione dei set di gomme ai piloti. Poi in base ai risultati di venerdì, toccherà ai team decidere se utilizzarle o meno".

L'anno scorso la pioggia ha creato problemi, ma legati all'asfalto, avete preso delle contromisure particolari?
"In realtà no. Per la pioggia abbiamo le stesse due soluzioni dell'anno scorso, la soft e la media, con le anteriori che sono simmetriche e le posteriori che invece sono asimmetriche, con la mescola più dura a destra, come per le slick".

Quali sono le vostre aspettative per il weekend?
"E' vero che quando c'è un asfalto nuovo, di solito c'è più grip, quindi c'è meno spinning. In questo modo usuri meno la gomma, ma generi più temperatura. Noi ci aspettiamo un buon grip, con buoni tempi sul giro, ma con temperature elevate che controlleremo durante le libere. Silverstone comunque è un circuito che va sempre rispettato, perché è velocissimo ed esigente, perché ci sono anche delle forti accelerazioni e delle staccate importanti, che generano un po' di stress sulla gomma".

Parliamo ora dell'Austria, dove abbiamo visto un duello strepitoso tra Dovizioso e Marquez, che sono arrivati in fondo alla pari pur avendo fatto scelte di gomme differenti…
"L'Austria ha rappresentato un bel weekend sia per Michelin che per gli spettatori. Fin dal venerdì le condizioni della pista erano molto buone ed abbiamo fatto subito dei buoni tempi. Tutte le tre specifiche si sono comportate bene, sia all'anteriore che al posteriore e per noi è un risultato positivo. Poi abbiamo fatto tutti i record della pista, compreso quello della distanza di gara, e anche quello è importante, perché vuol dire che abbiamo proposto delle gomme veloci, ma anche costanti. Quella è la cosa più difficile, perché fare una gomma che abbia prestazione solo per un paio di giri è semplice. Fare in modo che sia costante per tutta la distanza di gara è la vera sfida per un produttore di gomme. Anche in gara sono state fatte delle scelte differenti, anche se l'abbassamento della temperatura ha impedito che venisse scelta la dura al posteriore. Però abbiamo visto scelte diverse e moto diverse sul podio: una Ducati, una Honda e una Yamaha. Questo vuol dire che le gomme funzionano per tutti e credo che fino ad oggi quello del Red Bull Ring sia stato uno dei weekend migliori della stagione".

Vi aspettavate il calo sul lato destro della gomma media posteriore di Marquez? Dovizioso lo ha indicato un po' anche come la chiave del suo sorpasso all'ultimo giro…
"Sapevamo che la media aveva un po' meno grip sul lato destro rispetto alla morbida. Alla fine ci aspettavamo che potesse avere un calo negli ultimi 4-5 giri, soprattutto su una gara così veloce fin dall'inizio. Probabilmente Dovizioso ha fatto la scelta giusta, perché aveva grande fiducia nella soft e sapeva che poteva mantenere il grip fino alla fine. Comunque avevamo visto fin da venerdì che la media aveva un pelino meno grip sul lato destro rispetto alla soft, ma che offriva qualcosina in più sul lato sinistro. Alla fine era questo che creava una difficoltà per fare la scelta finale".

Anche in Yamaha c'è stata una situazione curiosa, con Quartararo che è riuscito ad utilizzare la soft, mentre Valentino e Vinales hanno usato la media…
"Fabio ha guidato molto bene. Ci ha spiegato che cambiava le marce molto velocemente, tirando qualche giro motore in meno, per cercare di mettere meno stress sulle gomme ed evitare di surriscaldarle. Penso che questa sia stata la chiave che gli ha permesso di utilizzarla. Ma è altrettanto vero che lui ha uno stile di guida più dolce rispetto a Valentino o agli altri piloti della Yamaha. Lui è meno brutale sull'acceleratore".

Petrucci invece ha detto di essersi pentito di non aver usato la gomma dura con cui aveva lavorato tutto il weekend, perché temeva che domenica la temperatura fosse troppo bassa per sfruttarla. Si poteva usare o ha fatto bene a montare la media?
"Io penso che abbia fatto bene ad usare la media per la gara. La dura si poteva anche utilizzare in gara, ma non credo che avrebbe fatto una gara migliore o che sarebbe cambiato qualcosa per il suo risultato finale. C'erano molte nuvole e prima della gara aveva anche piovvigginato. Quando è così, sappiamo che la pista perde grip e temperatura, perché c'è meno gomma in pista. Poi c'è anche il calo generale di grip causato dalle Moto2. Per questo credo che le due soluzioni migliori al posteriore fossero la soft e la media".

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