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Taramasso: "In diversi passeranno alla media al posteriore"

Il responsabile della Michelin crede che l'esperienza maturata nel caldo infernale di domenica sarà molto utile ai piloti in vista della seconda gara di Jerez.

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

Che a Jerez potesse fare caldo era più di un'ipotesi, ma la realtà probabilmente è stata più "infernale" del previsto per tutti i protagonisti della MotoGP, che finalmente sono riusciti a disputare la prima gara stagionale dopo il lungo stop imposto dalla pandemia del Coronavirus. Quando la temperatura dell'asfalto arriva a sfiorare, e a tratti anche a superare, la soglia dei 60 gradi, diventa tutto più complicato non solo per moto e piloti, ma anche per le gomme.

E lo sa bene Piero Taramasso, responsabile della Michelin, perché le insidie da affrontare sono state diverse. Per la nuova costruzione posteriore non è stato un debutto semplice, anche perché tutti i piloti in griglia hanno optato per montare la mescola soft nonostante le condizioni estreme. Il bilancio per l'azienda francese però è positivo, perché le prestazioni si sono viste, con Fabio Quartararo che ha fatto segnare il record del tracciato andaluso nelle qualifiche di sabato, prima di andare a centrare la sua prima affermazione nella classe regina.

Questo fine settimana ci sarà il bis a Jerez e secondo Taramasso l'esperienza maturata domenica scorsa aiuterà squadre e piloti a trovare le contromisure giuste, magari a partire proprio da una scelta differente per quanto riguarda la mescola al posteriore.

"Un drop della gomma c'è stato nel corso della gara, ma con una temperatura così alta era inevitabile. In diversi hanno anche sottolineato che domenica c'era meno grip rispetto a venerdì e sabato, perché c'è sempre il discorso legato al fatto che le Moto2 tendono a 'pulire' la pista e a portare via la gommatura delle MotoGP. Ed è una cosa che succede soprattutto quando fa particolarmente caldo. Noi ci stiamo dando da fare, anche con delle misurazioni, per provare a trovare una soluzione tecnica a questo problema, anche se magari basterebbe solo far correre la MotoE prima della MotoGP dove possibile" ha spiegato Taramasso a Motorsport.com.

"Poi sono andati tutti sulla scelta della morbida al posteriore e forse sarebbe stato meglio provare la media o la dura. A volte i piloti si fanno anche condizionare e scelgono la gomma in base a quello che fanno la maggior parte degli altri. Comunque credo che nella gara di domenica prossima qualcuno utilizzerà la media. Questa dovrebbe essere la soluzione ideale, perché è anche quella che aveva usato la maggior parte dei piloti l'anno scorso".

C'è stato qualcuno che ha avuto problemi di surriscaldamento all'anteriore stando molto vicino alla moto che li precedeva. Su questo fronte non c'è modo di prendere delle contromisure?
"Noi riproporremo la stessa allocazione. Magari cambiare la gomma posteriore può aiutare a frenare di più la moto. E magari si può pensare anche di modificare un pochino il bilanciamento dei pesi per scaricare l'anteriore. Però è un lavoro che va fatto a livello di setting, cercando poi di stare il meno possibile in scia una volta in pista. Forse siamo anche partiti con delle pressioni troppo alte e con queste temperature hanno raggiunto dei valori che non sono quelli abituali. Quindi questo è un altro aspetto su cui si può pensare di andare ad agire".

Altri hanno anche detto che il grip offerto dalla nuova gomma posteriore è talmente tanto che ad un certo punto finisce per spingere sull'anteriore...
"Si, la nuova posteriore offre più grip ed è anche molto costante. L'anteriore invece tende a calare un po' prima ed è in quel momento lì che può capitare di sentire una sorta di spinta sulla ruota davanti. Per questo penso che passando ad una media o ad una dura al posteriore ci possa essere anche l'opportunità di avere una moto più bilanciata. Credo che questo weekend le proveranno in tanti e magari scopriranno che è la soluzione migliore".

Il passo gara è stato un po' lento rispetto alle previsioni, ma non solo per una questione di gomme. Dal punto di vista fisico in tanti hanno detto che è stata davvero durissima...
"Lecuona si è ritirato per quello. Dovizioso, che è sempre uno dei più preparati dal punto di vista fisico, durante la gara ha pensato anche lui di ritirarsi un paio di volte, proprio perché fisicamente era durissima. Aleix Espargaro, che ha fatto solo un paio di giri prima di ritirarsi, diceva che al primo giro gli sembrava che ci fossero mille gradi. Noi ce lo aspettavamo il caldo e infatti avevamo modificato l'allocazione, ma non una cosa così estrema. Tanti piloti hanno detto che forse è peggio qui che quando andiamo in Malesia o in Thailandia. In queste condizioni, bastano veramente due o tre gradi in più e si sente una grande differenza".

Le previsioni dicono sempre che farà così tanto caldo anche questo weekend?
"Si, magari un paio di gradi di meno rispetto alla prima gara. Il vantaggio è che tutti saranno un po' più pronti a quello a cui vanno incontro. Partiamo da una buona base e sappiamo cosa ci aspetta. Penso che si possa fare del lavoro per migliorare tutti, trovando le giuste contromisure".

Le due Yamaha ufficiali sono state le uniche moto a montare la gomma soft all'anteriore, mentre tutti gli altri avevano la dura. C'erano delle controindicazioni da parte vostra in questo senso?
"Vinales ha accusato un calo, ma poi ha rallentato per qualche giro ed è riuscito a ritrovare la performance. Per noi era una soluzione che poteva fare la gara, ma devi avere una guida molto delicata, proprio come nel caso di Maverick. Il vantaggio della morbida è che ti offre un po' più di grip quando sei sull'angolo di piega e ti permette di far girare meglio la moto. La dura offre più stabilità e più supporto in frenata, ma forse qualcosina di meno a livello di grip a centro curva. La gara si può fare con entrambe, io però credo che, in base all'esperienza di questo primo weekend, tutti andranno con la gomma dura sull'anteriore, regolando meglio anche le pressioni".

E' immaginabile che sia stata una bella soddisfazione il fatto che Quartararo sia riuscito, nonostante il caldo infernale, a fare il record della pista in qualifica...
"Ce lo aspettavamo, perché sapevamo che la nuova gomma posteriore è più performante. E' vero però che con delle temperature così estreme, la pista tende a perdere un po' di grip, quindi i tempi potrebbero non venire anche con una moto a posto e con delle buone gomme. Invece sabato Fabio ha fatto il record della pista, ma tutti i piloti in prima fila (anche Vinales e Marc Marquez) sono andati sotto alla pole dell'anno scorso. Questo dice che il potenziale della gomma è alto e che i piloti iniziano a capire come sfruttarlo".

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Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini
Bradley Smith, Aprilia Racing Team Gresini
Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing
Iker Lecuona, Red Bull KTM Tech 3
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Azione in pista
Il vincitore della gara Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Danilo Petrucci, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Azione in pista
Azione in pista
Il vincitore della gara Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Danilo Petrucci, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, vince la gara
Il vincitore della gara Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT festeggia con il team
Jack Miller, Pramac Racing
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, vince la gara
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
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