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Taramasso: "4 gomme in più con FP1 e FP2 più lunghe"

Il responsabile della Michelin in MotoGP ha spiegato che a Portimao i piloti avranno due anteriori e due posteriori in più, visto che le libere del venerdì dureranno 50 minuti in più per permettere di scoprire il nuovo tracciato dell'Algarve. Inoltre, non avendo fatto test con i titolare, le mescole saranno quattro invece delle tradizionali tre.

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Courtesy of Michelin

La tappa di Valencia ha scritto il verdetto più importante della MotoGP 2020, con Joan Mir che si è laureato campione del mondo con una gara d'anticipo. La Suzuki si è portata a casa anche la classifica riservata ai team, mentre per chiudere la "Tripla Corona" dovrà vedersela con la Ducati nell'appuntamento conclusivo di Portimao, un tracciato inedito per il Motomondiale, considerato molto esigente per quanto riguarda le gomme.

Per questo la Michelin si è già preparata per affrontarlo con quattro soluzioni sia all'anteriore che al posteriore, cosa consentita dal regolamento per le piste nuove, ma anche aumentando l'allocazione degli pneumatici disponibili, visto che venerdì i piloti avranno a disposizione 50 minuti in più di prove libere per scoprire il tracciato dell'Algarve, che nei test del mese scorso avevano potuto valutare solo con delle Superbike stradali.

Nell'ormai consueto approfondimento per Motorsport.com, il responsabile Piero Taramasso è però partito da un recap del Gran Premio della Comunità Valenciana, che si è concluso con un ultimo giro da cardiopalmo che ha visto la Yamaha di Franco Morbidelli avere la meglio sulla Ducati di Jack Miller, con la KTM di Pol Espargaro a completare il podio. Joan Mir invece si è potuto accontentare del settimo posto con la sua Suzuki per iniziare la festa.

"Nella seconda gara di Valencia abbiamo avuto delle condizioni meteo più stabili e questo ha migliorato anche quelle della pista nelle giornate di venerdì e sabato. Tutti i piloti quindi avevano le idee chiare su quali gomme utilizzare in gara, poi durante la notte tra sabato e domenica c'è stata la pioggia e si è alzato parecchio vento. Le condizioni quindi sono un pochino peggiorate ed è calato anche il grip offerto dall'asfalto. La maggior parte dei piloti comunque ha scelto la gomma dura all'anteriore e la media al posteriore. Solo un paio, tra cui Miller, hanno montato la media anche all'anteriore" ha detto Taramasso.

"Nonostante il vento fastidioso, la gara è andata bene ed abbiamo assistito ad un ultimo giro spettacolare. Il ritmo è stato elevato, perché la corsa è durata 15" rispetto alla prima. Questo vuol dire che c'è stata una buona evoluzione dei setting delle moto e della pista, quindi è stato un weekend positivo per noi. Anche perché sul podio sono salite tre moto diverse e per noi è un indicatore del fatto che le gomme si adattano a tutte quante" ha aggiunto.

Jack Miller è tra quelli che hanno scelto la gomma media all'anteriore. La cosa curiosa è che è venuto fuori alla distanza rispetto a Franco Morbidelli, che invece aveva la dura. Come la possiamo leggere questa cosa?
"Le gomme medie, sia all'anteriore che al posteriore, non hanno sofferto il degrado a Valencia rispetto alle dure. La differenza tra la media e la dura all'anteriore era solo una questione di feeling. La dura offriva un po' più di sostegno in staccata, ma un po' meno grip quando la moto era sull'angolo di piega. La media invece garantiva più feeling e più turning, ma magari si schiacciava un po' di più nella fase di franata. Per Miller comunque è una scelta che ha dato i suoi frutti, perché ha fatto una bella gara e si è giocato la vittoria fino all'ultimo giro".

Archiviata Valencia, ora andiamo verso Portimao, che rappresenta un po' un salto nel buio per tutti, visto che è una pista nuova per il calendario, anche se avete avuto modo di fare un test con i collaudatori...
"Proprio per questo, una delle novità è che la FP1 e la FP2 saranno più lunghe di 25 minuti per dare tempo ai piloti di iniziare a scoprire questo circuito nuovo. E' vero che abbiamo fatto un test e in quel caso abbiamo trovato condizioni ideali, con 27 gradi di temperatura dell'aria e più di 40 sull'asfalto. Per questo weekend invece le previsioni parlano di massime di 20 gradi, quindi la pista non credo che andrà oltre i 30 gradi. Comunque è un circuito da non sottovalutare perché, anche se abbiamo avuto modo di provare, sappiamo che l'asticella si alza quando arrivano i titolari. Inoltre è un circuito che ha un asfalto abbastanza aggressivo, quindi genera usura sulle gomme ed ha una configurazione molto saliscendi. Per la gomma davanti, per esempio, è molto impegnativo nelle fasi di staccata, ma tende a scaricarla nei tratti in salita. Nell'arco di un giro, dunque, si generano situazioni completamente opposte a livello di sforzo, temperatura e pressioni".

Che tipo di soluzioni porterete quindi per rispondere a queste difficoltà?
"Porteremo quattro specifiche sia per quanto riguarda l'anteriore che il posteriore. Questa cosa è permessa dal regolamento quando si va su un circuito su cui non c'è stato modo di fare un test con i piloti titolari. Sia all'anteriore che al posteriore avremo una soft, una media e due diverse specifiche di gomme hard".

In cosa cambiano queste due specifiche di gomme dure?
"Per quanto riguarda l'anteriore, una gomma è simmetrica, mentre l'altra è asimmetrica ed ha una mescola un po' più dura sul lato destro, quello su cui c'è il maggior numero di curve. Passando al posteriore, la situazione è simile, ma la differenza è che in questo caso la più dura che portiamo è la simmetrica, perché è fatta tutta con la mescola che l'asimmetrica ha solo sul lato destro. E' una gomma che comunque crediamo possa essere utilizzata solo se il livello di usura si dovesse rivelare estremamente alto. Comunque l'abbiamo già utilizzata anche su altri circuiti, non ha problemi ad essere portata in temperatura e lavora su un range piuttosto ampio".

Rispetto alla gamma completa delle vostre mescole, vi siete indirizzati più verso il duro o verso il morbido in vista di Portimao?
"Direi che siamo in un range medio-soft, perché dobbiamo bilanciare anche il discorso delle temperature non troppo elevate. Abbiamo anche delle mescole molto più dure, ma queste sono pensate per la Malesia, la Thailandia o il Qatar, quindi per circuiti che sono aggressivi a livello di usura, ma presentano anche delle temperature molto elevate. Questo invece è un circuito impegnativo, ma sul quale troveremo temperature relativamente basse".

Circa una mese fa, a Portimao ha corso la Formula 1, e i piloti si sono lamentati molto dello scarso grip offerto dalla pista. Avete riscontrato anche voi questa cosa nel test con i collaudatori?
"Sì, però noi forse eravamo stati i primi a girare subito dopo la riasfaltatura. E' vero che il livello di grip era basso, ma quando il fondo è appena rifatto, ci sono tanti componenti chimici, come oli e catrame, che sono ancora in superficie e questo non aiuta. Per il momento non abbiamo troppi dati, ma ha anche pioviuto spesso. Comunque pensiamo di poter coprire tutte le condizioni con le quattro soluzioni che abbiamo approntato per l'anteriore ed il posteriore".

Come hai spiegato prima, venerdì ci saranno 50 minuti in più di prove libere. Avete preso delle contromisure anche in questo senso?
"Sì, i piloti avranno a disposizione un maggior numero di pneumatici: potranno utilizzare 12 anteriori invece che i 10 standard, ma anche 14 posteriori, due in più dell'allocazione base. Saranno i team a poter scegliere le mescole di queste gomme extra, ma credo che saranno soft e medie, perché sono le soluzioni migliori per andare a scoprire una pista nuova".

Camion Michelin

Camion Michelin

Pneumatici Michelin nel paddock

Pneumatici Michelin nel paddock

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Foto di: Michelin Sport

Un dipendente Michelin al lavoro

Un dipendente Michelin al lavoro

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Omino Michelin

Omino Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Gomme Michelin

Gomme Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

I tecnici della Michelin

I tecnici della Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Camion Michelin

Camion Michelin

Michelin tyre

Michelin tyre

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

I tecnici della Michelin

I tecnici della Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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