Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Taramasso: "Ad Aragon buona soluzione anche la media"

Il responsabile della Michelin è convinto che la doppia soft non sarà l'unica opzione anche se farà freddo, perché al posteriore c'è una media specifica per Aragon.

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La pioggia è tornata a bagnare una gara di MotoGP e la domenica di Le Mans ha regalato grande spettacolo, con il ritorno alla vittoria di Danilo Petrucci. Nonostante le basse temperature e la pista bagnata, le gomme scelte dalla Michelin per la tappa di casa si sono comportate bene, infatti il responsabile Piero Taramasso ha tracciato un bilancio positivo del weekend appena trascorso.

Le aspettative poi sono buone anche per la prossima tappa, a Motorland Aragon, dove l'azienda francese sarà anche title sponsor, per la quale ha confermato la novità di allocazione che avevamo anticipato ieri per l'anteriore, ovvero la disponibilità di una gomma soft in più per tutti a discapito di una dura. Una scelta fatta in virtù della basse temperature, che sarà confermata fino all'ultima gara di Portimao.

"Le Mans è un posto in cui puoi trovare freddo in qualsiasi momento dell'anno, ma la cosa positiva è che l'asfalto offre un buon grip, anche se c'è bagnato, quindi le gomme funzionano sempre bene. Comunque ci voleva una gara sul bagnato, perché era tanto tempo che non ne avevamo una, inoltre può sempre mischiare le carte e regalare delle sorprese come è successo in Francia" ha detto Taramasso a Motorsport.com.

La pioggia è arrivata proprio quando stava per partire il giro di formazione ed ha obbligato tutti ad una scelta molto rapida per le gomme da bagnato. Quale pensi che fosse la soluzione ideale in quelle condizioni?
"Direi che la scelta migliore da fare per le condizioni che c'erano domenica fosse una media all'anteriore ed una soft al posteriore, che è anche quella che ha fatto Petrucci, che poi ha vinto la gara. L'anteriore media a fine gara probabilmente ha offerto un po' di stabilità in più, mentre le soft hanno sofferto un po' di più se non erano state gestite nella prima fase della corsa. In quei momento frenetici comunque è sempre difficile fare la scelta giusta. Per esempio, durante la gara ci sono stati un paio di scrosci di pioggia che hanno aiutato chi aveva la soft al posteriore. Se non ci fossero stati, avrebbero avuto un grande vantaggio quelli che avevano la media".

Prima di cadere, Rins però stava andando veramente forte con due gomme medie...
"Sì, lui stava andando forte, ma anche Zarco aveva due gomme medie. La differenza è che Rins è riuscito a fare dei buoni tempi quasi da subito, mentre Zarco è venuto fuori alla distanza, perché nei primi giri era normale perdere qualcosa. Nel finale ha pagato, perché ha rimontato fino al quinto posto, ma Johann dopo la gara diceva che probabilmente con la soft al posteriore avrebbe potuto lottare per il podio o per la vittoria. E io sono d'accordo con lui".

La sensazione è che le basse temperature di Le Mans comunque non abbiano generato grandi problemi...
"Anche quando la pista era asciutta, con due gomme soft, i piloti si sono trovati bene. C'era un buon warm-up e la cosa buona è che c'era poca usura, quindi questo permetteva di fare parecchi giri anche con le gomme morbide, mantenendo un buon grip ed un buon feeling. E' per quello che nessuno ha provato la media all'anteriore. Qualcuno l'ha provata al posteriore, ma poi è subito tornato indietro, perché aveva meno grip. Una coppia di gomme soft infatti sarebbe stata la scelta per tutti i piloti se non fosse arrivata la pioggia".

Sulla griglia di partenza abbiamo visto anche delle moto con una doppia termocoperta o con delle cerate. Sono soluzioni realmente utili a scaldare di più la gomma anteriore?
"In queste condizioni può servire. In tanti montano subito la gomma da gara e lo fanno proprio per cercare di tenerla il più possibile sotto alla termocoperta. Poi quando è montata, la coprono ancora con dei teli che si chiamano 'wind stop', che servono ad evitare che l'aria o il vento possano abbassare la temperatura della gomma. Poi appunto c'è anche chi mette una sorta di impermeabile sulla moto, ma alla fine serve, perché se riesci anche solo a mantenere due o tre gradi in più sulla gomma è sempre d'aiuto quando fa così freddo".

Leggi anche:

Domenica abbiamo visto tornare alla vittoria Danilo Petrucci. Lui è uno dei piloti più pesanti della griglia e questo di solito è un handicap per la gestione della temperatura delle gomme. Se fa freddo come a Le Mans invece può essere un vantaggio?
"Sì, è un ragionamento che ci sta, perché il peso aiuta a mettere più energia sulla gomma e quindi a scaldarla prima. Però io penso che Danilo sia molto bravo sul bagnato, sente bene la moto e il limite, perché lui riesce ad essere veloce anche quando piove in posti caldi come la Thailandia o la Malesia. E' vero poi che aveva conquistato la prima fila sull'asciutto e in questo caso può essere stato un vantaggio. Però non dimentichiamoci che Danilo è sempre andato forte a Le Mans (sempre sul podio dal 2018, ndr). Ma non c'è dubbio che in queste condizioni il peso aiuta e basta pensare a Pedrosa per avere un esempio al contrario: Dani è molto leggero e si lamentava sempre di non riuscire a mettere tanta energia sulle gomme e quindi tribolava per mandarle in temperatura".

Andando verso Aragon, che tipo di temperature vi aspettate questo fine settimana?
"Le previsioni per ora parlano di temperature comprese tra i 10 ed i 20 gradi, quindi un pelo migliori rispetto a quelle di Le Mans, anche se farà un po' più fresco dell'anno scorso (si corse a settembre, ndr). Il problema semmai è che Aragon è un circuito che normalmente viene utilizzato molto poco, quindi la pista è sporca e spesso offre poco grip. Per questo ci siamo indirizzati verso delle scelte più morbide per compensare entrambe le cose. Per noi poi si tratta di una gara importante, perché siamo title sponsor dell'evento come l'anno scorso, quindi ci teniamo a fare bella figura e sarebbe bello avere delle buone condizioni per provare a battere qualche record".

Che tipo di scelte avete fatto quindi?
"All'anteriore, la soft e la media sono le stesse dell'anno scorso, mentre la dura l'abbiamo fatta di uno step più morbida ed è asimmetrica: solo la spalla sinistra è dura come l'anno scorso, il resto è più morbido. Al posteriore invece quella che era la media nel 2019 sarà la dura nell'allocazione di quest'anno e poi abbiamo introdotto altre due soluzioni più morbide. Quella un po' più particolare forse è la media, anche se per assurdo è una gomma simmetrica, perché si tratta di una mescola che l'anno scorso avevamo sia sulla soft che sulla media, ma su lati differenti. Dalle indicazioni positive delle squadre è nata quindi questa gomma simmetrica. Poi è vero che ad Aragon ci sono più curve a sinistra che a destra, ma quelle a destra sono abbastanza impegnative, quindi pensiamo che possa essere una buona soluzione anche se le temperature dovessero essere basse. In caso di pioggia invece, le gomme saranno quelle standard, la soft e la media. Rispetto a Le Mans sarà solo invertita la rigidità dei due lati, visto che Aragon gira molto di più a sinistra".

La novità più grande, da qui alla fine dell'anno, però è probabilmente quella che riguarda l'allocazione delle gomme anteriori...
"Visto che andiamo verso la stagione fredda, abbiamo deciso di aumentare le gomme soft, allineandoci con il posteriore. Fino a Le Mans davanti portavamo cinque gomme per ogni tipo di mescola. Da Aragon invece i piloti avranno a disposizione sei soft e solamente quattro hard. Quando noi abbiamo fatto la proposta, la Dorna ha subito chiesto ai piloti domenica mattina e il responso è stato positivo".

Se per la MotoGP mancano ancora cinque gare, a Le Mans invece si è conclusa la stagione della MotoE, che ha incoronato Jordi Torres campione...
"Noi siamo contenti di come si sono comportate le nuove gomme che abbiamo introdotto quest'anno, che hanno più materiali bio. Sono state valide a livello di performance, perché siamo stati più veloci dappertutto, ma anche a livello di feeling i piloti si sono trovati meglio rispetto all'anno scorso, quindi è stata una stagione positiva. Ora per l'anno prossimo vogliamo lavorare per cercare di utilizzare una percentuale sempre più elevata di questi materiali bio, ma senza perdere niente in termini di performance".

Hai parlato di materiali bio: quando inizieremo a vederli anche nella realizzazione degli pneumatici per la MotoGP?
"Qualcosina c'è già in questo momento, ma come in tutta la gamma Michelin di prodotto anche per le auto e i camion. Se vogliamo aumentarne la percentuale in MotoGP dovremo discuterne con la Dorna, valutando insieme se e quando farlo. Noi comunque adoperiamo la MotoE come piattaforma di sviluppo, in maniera da farci trovare pronti quando si deciderà di fare questo passo anche in MotoGP".

Michelin tyre
Piero Taramasso, Michelin
Pneumatici Michelin
Michelin logo
Michelin Technical Team
Un dipendente Michelin al lavoro
Membri del team Michelin al lavoro
Pneumatici Michelin
Camion Michelin
I tecnici della Michelin
Piero Taramasso, Michelin
Piero Taramasso, Michelin
I tecnici della Michelin
Piero Taramasso, Michelin
Pneumatici Michelin
15

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Iannone aspetta il TAS: "Il giorno più importante della mia vita"
Articolo successivo Dovizioso: "Ad Aragon non favoriti, ma possiamo giocarcela"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera