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Simulazione MotoGP: ad Aragon sarà una gara tattica

Il Circuito Ciudad del Motor de Aragón è molto particolare perché mette a dura prova le gomme Michelin su un impianto che gira in senso antiorario con un asfalto molto abrasivo per la presenza di sabbia. I piloti, quindi, dovranno gestire gli pneumatici dal rischio di surriscaldamento emerso dai grafici di MegaRide nella simulazione dell'appuntamento spagnolo di fine estate. Ecco cosa è emerso nell'analisi...

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Aragon

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Aragon

MegaRide

Curve, saliscendi, asfalto abrasivo spruzzato di sabbia. Mescolare il tutto per 5 chilometri in senso antiorario ed ecco servito il Circuito Ciudad del Motor de Aragón, uno dei più impegnativi della stagione, da dove la Moto Gp riprende questo fine settimana, dopo la breve pausa di fine agosto.

Sul piano tecnico, a dominare la scena – e a soffrire di più – nel circuito spagnolo saranno freni e gomme, chiamati a gestire le mille insidie che il progettista Hermann Tilke si è divertito a disseminare lungo tutto il tracciato: 17 curve, di cui in totale 10 a sinistra e 7 terribili nei primi due chilometri, due rettilinei, frequenti cambi altimetrici.

Per Brembo il circuito si merita un indice di difficoltà di 4/5; per Michelin il modo migliore per affrontarlo sono mescole medie (e morbide), asimmetriche per il posteriore con spalla sinistra rafforzata.

Per un fornitore di pneumatici, infatti, la sfida maggiore all’Aragòn è minimizzare i fenomeni di overheating, confermati dall’analisi dei tecnici di MegaRide su entrambe le gomme e determinati dal super-lavoro che le coperture sono chiamate a fare nei 23 giri della gara.

Mentre l’anteriore soffre per i continui cambiamenti di pendenza e le frenate molto decise, la gomma posteriore è sottoposta a condizioni insidiose dall’asfalto “mangiagomme”, alla cui elevata abrasività contribuisce la presenza di sabbia, con fenomeni di usura irregolari e disomogenei.

Dai grafici elaborati da MegaRide, le due curve più critiche risultano quelle alla fine dei due rettilinei, ovvero curva 1 e 16, con un incremento termico che supera, rispettivamente, i 50°C e i 25°C.

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Aragon

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Aragon

Photo by: MegaRide

Il primo settore del circuito è caratterizzato da numerose curve in successione che stressano continuamente gli pneumatici anteriori: guardando l’andamento delle temperature medie sul giro, è evidente che il front sia particolarmente sollecitato nel tratto guidato e in percorrenza delle curve più impegnative, mentre tenda a raffreddarsi significativamente nei rettilinei.

La scelta e l’oculata gestione delle gomme risultano dunque determinanti e una combinazione di media sull’anteriore e morbida al posteriore può rivelarsi vincente.

Sebbene la pista sia impegnativa, le gomme morbide al posteriore possono garantire un buon livello di grip specie nell’ultima parte di gara, a patto di averle gestite nei primi giri.

Dal grafico risulta evidente un rapido aumento della temperatura media sullo pneumatico posteriore, in dieci giri superiore al 10%. Tutto ciò si traduce in un incremento termico che può portare a forte degrado, soprattutto nelle fasi conclusive e più determinanti della gara.

Ciò avvantaggerà sicuramente i piloti e i team che riusciranno ad essere conservativi con gli pneumatici nelle fasi iniziali del GP. La scelta della mescola media per il posteriore può rivelarsi però molto vantaggiosa nel giro secco, poiché riesce a garantire maggiore stabilità.

Anche la combinazione con una doppia morbida può presentare vantaggi a patto però che le temperature ambientali siano contenute, una condizione difficile che si verifichi a fine estate. Del resto il circuito aragonese è stato disegnato per essere servito caldo e rendere la vita ancor più difficile a chi lo affronta.

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Aragon

Grafico Simulazione MotoGP, MegaRide, Aragon

Photo by: MegaRide

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